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Bob Dylan Da Wikipedia, lenciclopedia libera. Se riscontri problemi nella visualizzazione dei caratteri, clicca qui. Bob Dylan Bob Dylan negli anni sessanta Bob Dylan negli anni sessanta Nazionalità Stati Uniti Stati Uniti Genere Folk[1] Folk rock[1] Country rock[1] Rock and roll[1] Musica dautore[1] Periodo di attività 1959 – in attività Strumento chitarra, armonica a bocca, pianoforte Etichetta Columbia Records, Asylum Records Album pubblicati 58 (dettaglio) Studio 35 Live 13 Raccolte 12 Sito web bobdylanStatuetta dellOscar Oscar alla migliore canzone 2001 Bob Dylan, nato con il nome di Robert Allen Zimmerman (Duluth, 24 maggio 1941), è un cantautore e compositore statunitense. Distintosi anche come scrittore, poeta, pittore, attore e conduttore radiofonico, è una delle più importanti figure degli ultimi cinquantanni nel campo musicale, in quello della cultura popolare e della letteratura a livello mondiale.[2] La maggior parte delle sue canzoni più conosciute risale agli anni sessanta, quando lartista si è posto come figura chiave del movement, il movimento di protesta americano. Canzoni come Blowin in the Wind e The Times They Are A-Changin[3] sono diventate gli inni dei movimenti pacifisti e per i diritti civili. I testi delle sue prime canzoni affrontano temi politici, sociali e filosofici, e risentono di influenze letterarie, sfidando le convenzioni della musica pop e appellandosi alla controcultura del tempo. Nel corso degli anni Dylan ha ampliato e personalizzato il suo stile musicale arrivando a toccare molti generi diversi come country/blues, gospel, rock and roll, rockabilly, jazz e swing, ed anche musica popolare inglese, scozzese ed irlandese[4][5]. Indice [nascondi] 1 Biografia 1.1 Gli inizi 1.2 New York e il primo contratto 1.3 La protesta e Another Side 1.4 Going electric 1.5 Highway 61 e Blonde on Blonde 1.6 Dopo lincidente: gli anni di Woodstock e la reclusione 1.7 Di nuovo on the road 1.8 Rinato 1.9 Anni ottanta: Trust Yourself 1.10 Anni novanta: Not Dark Yet 1.11 2000 e oltre: Things Have Changed 1.11.1 2000-2003 1.11.2 2004-2006 1.11.3 2007-2009 1.11.4 2010-2011 1.11.5 Concerti recenti e il Never Ending Tour 1.11.6 2012 2 Vita personale 3 I fan 4 Chronicles - Volume 1 5 Riconoscimenti 5.1 Grammy Awards 5.2 Academy Awards 5.3 Golden Globe Awards 6 Discografia italiana di Bob Dylan 7 Onorificenze 7.1 Onorificenze statunitensi 7.2 Onorificenze straniere 8 Voci correlate 9 Note 10 Bibliografia 10.1 Scritti 10.2 Biografie 10.3 Altre biografie 10.4 Bibliografia in lingua italiana 11 Altri progetti 12 Collegamenti esterni Biografia[modifica | modifica sorgente] Dylan si esibisce suonando chitarra, tastiera e armonica a bocca. Supportato da un gruppo di musicisti in continuo cambiamento, è in tournée dagli anni ottanta in quello che è chiamato Never Ending Tour. Molti grandi artisti hanno suonato con lui, tra cui John Fogerty, The Band, Tom Petty, Joan Baez, George Harrison, The Grateful Dead, Johnny Cash, Willie Nelson, Paul Simon, Eric Clapton, Patti Smith, Emmylou Harris, Bruce Springsteen, U2, The Rolling Stones, Joni Mitchell, Jack White, Merle Haggard, Jeff Lynne, Neil Young, Van Morrison, Ringo Starr, Mark Knopfler, Stevie Ray Vaughan, Carlos Santana, The Byrds, Roger McGuinn, Ramblin Jack Elliott, Wilco, My Morning Jackets, Ryan Bingham e Stevie Nicks. Benché i risultati come interprete di dischi e dal vivo costituiscano il nerbo della sua carriera, è la scrittura delle canzoni a essere generalmente considerata il suo più grande contributo.[6] Dylan è stato premiato più volte. I suoi album hanno ricevuto Grammy Award, Golden Globe e Academy Awards, ed egli è stato incluso nella Rock & Roll Hall of Fame, nella Nashville Songwriters Hall of Fame e nella Songwriters Hall of Fame. Nel 1999 è stato inserito dal TIME tra le cento più influenti personalità del XX secolo e nel 2004 è stato classificato come il secondo più grande artista rock di tutti i tempi dalla rivista Rolling Stone, preceduto dai Beatles.[7] Il suo album Modern Times, pubblicato il 29 agosto 2006 è stato nominato Album dellAnno dalla rivista Rolling Stone[8]. Nel gennaio 1990 il ministro della cultura francese Jack Lang lo ha nominato Commandeur des Arts et des Lettres, nel 2000 è stato insignito del Polar Music Prize dalla Accademia Reale svedese di musica[9] e nel 2007 del Premio Principe delle Asturie. È stato proposto più volte per il Premio Nobel per la Letteratura[10][11][12] ed è stato insignito del premio Pulitzer alla carriera nel 2008. Gli inizi[modifica | modifica sorgente] Pseudonimi Dylan ha spesso adottato in carriera diversi pseudonimi: Elston Gunnn, Blind Boy Grunt, Lucky Wilbury/Boo Wilbury, Elmer Johnson, Sergei Petrov, Jack Frost, Jack Fate, Willow Scarlet, Robert Milkwood Thomas, Tedham Porterhouse. Robert Allen Zimmerman (nome in ebraico: Zushe ben Avraham)[13][14][15] è cresciuto a Hibbing, nel Minnesota, una città mineraria ad ovest del Lago Superiore. I suoi nonni paterni, Zigman e Anna Zimmerman, emigrarono dalla città ucraina di Odessa negli Stati Uniti dopo i pogrom antisemiti del 1905.[16] Dylan stesso scrisse nella sua autobiografia Chronicles - Volume 1 che il nome da nubile della sua nonna paterna era Kirghiz e la sua famiglia era originaria di Istanbul, anche se lei crebbe nel quartiere Kagizman di Kars, nella Turchia orientale.[17] Scrisse anche che il nonno paterno era di Trebisonda, città sulla costa turca del Mar Nero. I nonni materni, Benjamin e Lybba Edelstein, erano ebrei lituani emigrati in America nel 1902.[16] I suoi genitori, Abram Zimmerman e Beatrice Beatty Stone, facevano parte della piccola comunità ebraica della zona. Robert Zimmerman visse a Duluth fino a sette anni. Quando suo padre si ammalò di poliomielite la famiglia ritornò alla vicina Hibbing, dove Zimmerman passò il resto della sua infanzia.[18] Uno degli amici dinfanzia di Dylan ricorda Abram come un uomo severo e sgradevole e Beatty come una donna cordiale e amichevole.[19] Zimmerman passò gran parte della sua giovinezza ascoltando la radio, prima dalle potenti stazioni di Shreveport, che trasmettevano musica blues, country e più tardi rock and roll.[20] Durante le scuole superiori formò alcune band: la prima, i The Shadow Blasters, ebbe vita breve, ma la seconda, i The Golden Chords, con cui suonava cover di canzoni popolari, durò più a lungo. Lesibizione di Dylan coi Danny and the Juniors Rock and Roll is Here to Stay ad una recita scolastica fu talmente rumorosa che il preside decise di spegnere i microfoni.[21] Nellannuario scolastico del 1959 Robert Zimmerman scrisse che la sua ambizione era «Conoscere Little Richard».[22] Lo stesso anno, usando il nome Elston Gunnn,[23] si esibì in due concerti con Bobby Vee suonando il pianoforte e guadagnandosi qualche applauso.[24] Zimmerman entrò alla University of Minnesota Twin City nel settembre del 1959, trasferendosi così a Minneapolis. Il suo iniziale interesse per il rock and roll lasciò il posto a quello per la musica folk, tradizionalmente suonata con strumenti acustici. Dylan in unintervista disse in proposito: «La mia passione per il folk è nata quando ho ascoltato Odetta. Ho sentito un suo disco in un negozio, quando ancora i dischi si ascoltavano lì, nel negozio. Era il 1958, più o meno. Proprio allora sono uscito e ho venduto la mia chitarra elettrica e lamplificatore per comprare una chitarra acustica, una Gibson».[25] Nelle note dellalbum Biograph Dylan spiega così lattrazione che la musica folk esercitò su di lui: «La questione principale a proposito del rock and roll, per me, era che comunque non era sufficiente. Tutti Frutti e Blue Suede Shoes avevano frasi di grande effetto e di grande presa, nonché un ritmo trascinante ed una energia travolgente, però non erano cose serie, e non riflettevano per niente la realtà della vita. Sapevo bene, quando mi sono dedicato alla musica folk, che si trattava di una cosa molto più seria. Le canzoni folk sono colme di disperazione, di tristezza, di trionfo, di fede nel sovrannaturale, tutti sentimenti molto più profondi. [...] Cè più vita reale in una sola frase di queste canzoni di quanta ce ne fosse in tutti i temi del rocknroll. Io avevo bisogno di quella musica».[26] Subito iniziò a suonare al 10 OClock Scholar, un caffè a qualche isolato dal campus. Entrò così nel circuito folk di Dinkytown, fece amicizia con estimatori del folk e prese in prestito molti dei loro album.[27][28] Nei giorni di Dinkytown, Zimmerman iniziò a presentarsi come Bob Dylan. In Chronicles - Volume 1 scrive: «Volevo andare via di casa e farmi chiamare Robert Allen […] Sembrava il nome di un re scozzese e a me piaceva». Leggendo la rivista Downbeat, scoprì lesistenza di un sassofonista di nome David Annyn. Nello stesso periodo conobbe la poetica di Dylan Thomas. Zimmerman doveva decidere tra Robert Allyn e Robert Dylan. «Non sapevo decidermi, ma la lettera D acquistava sempre più forza», spiegò. Decise per Bob in quanto cerano molti Bobbies nella musica popolare del tempo.[29] New York e il primo contratto[modifica | modifica sorgente] Dylan abbandonò il college alla fine del primo anno. Rimase a Minneapolis lavorando nel circuito folk e fece dei viaggi a Denver, Madison e Chicago. Nel gennaio del 1961 si trasferì a New York City per suonare e far visita al suo idolo musicale Woody Guthrie, ricoverato al New Jersey Hospital. Guthrie fu una rivelazione per Dylan ed ebbe una grande influenza sulle sue prime composizioni. Dylan più tardi disse a proposito dellopera di Guthrie che «Potevi sentire le sue canzoni e allo stesso tempo imparare a vivere».[28] Nella stanza dospedale Dylan conobbe un vecchio amico di Guthrie, Ramblin Jack Elliott, che di ritorno da un viaggio in Europa era andato a visitarlo. Dylan ed Elliott divennero amici e gran parte del repertorio di Guthrie era canalizzato attraverso la produzione di questo autore (Dylan ha citato diverse volte Elliott in Chronicles - Volume 1[30]). Tra laprile e il settembre del 1961 Dylan suonò in vari club nel Greenwich Village[31] e il 29 luglio fu ospite del programma radiofonico Saturday Of Folk Music in cui suonò Acne di Eric Von Schmidt in duetto con Ramblin Jack Elliott,[32] e Mean Old Southern Man con Danny Calb, e altre tre cover: Handsome Molly, Omie Wise e Poor Lazarus[33]. Dylan attirò linteresse del pubblico dopo una recensione positiva[34] di Robert Shelton del New York Times di unesibizione al Gerdes Folk City nel settembre del 1961. Sempre in settembre Dylan fu invitato a suonare larmonica dalla cantante folk Carolyn Hester nel suo terzo album, Carolyn Hester.[35] John Hammond, il talent scout della Columbia Records e produttore dellalbum della Hester, notò il talento di Dylan e il mese successivo lo scritturò, permettendogli così di registrare il suo primo album, Bob Dylan, che include canzoni della tradizione folk, blues e gospel, oltre a due inediti dello stesso Dylan. Lalbum non ebbe un grande impatto, vendette solamente cinquemila copie nel primo anno, abbastanza per pagare appena le spese. La Columbia Records considerò Dylan come una delle follie di Hammond, a cui suggerì di stracciare il contratto. Hammond difese Dylan vigorosamente, e anche Johnny Cash divenne un suo potente alleato alla Columbia.[36] Nonostante il contratto appena firmato, Dylan registrò una dozzina di canzoni con lo pseudonimo di Blind Boy Grunt per Broadside Magazine, una rivista ed etichetta discografica di musica folk. Nellanno 1962 assunse come pseudonimo ufficiale Bob Dylan. Nellagosto del 1962 Dylan fece due importanti cambiamenti per la sua carriera: andò alla corte suprema di New York e cambiò il suo nome in Robert Dylan ed assunse Albert Grossman come suo manager. Grossman rimase il manager di Dylan fino agli anni settanta ed era importante sia per la sua personalità a volte provocatoria che per la grande e protettiva fiducia nei riguardi del suo principale cliente.[37] Nel documentario No Direction Home: Bob Dylan, Dylan descrive Grossman così: «Assomigliava al manager di Elvis Presley [...] sapevi che stava arrivando dal profumo». Le tensioni tra Grossman e John Hammond spinsero Hammond e lasciare il posto di produttore al giovane produttore jazz Tom Wilson.[38] Con il suo secondo album, The Freewheelin Bob Dylan, pubblicato nel maggio 1963, iniziò a farsi un nome sia come cantante che come autore. Molte delle canzoni dellalbum vennero considerate canzoni di protesta ed erano in effetti ispirate in parte da Guthrie e influenzate dalla passione per le canzoni sui fatti dattualità di Pete Seeger.[39] Oxford Town, ad esempio, è un sardonico racconto della traversia di James Meredith, il primo studente nero iscrittosi alluniversità del Mississippi.[40] Una delle sue più famose canzoni, Blowin in the Wind, deve parzialmente la sua melodia alla canzone tradizionale degli schiavi, No More Auction Block, mentre il testo disquisisce sullo status quo sociale e politico. La canzone è stata ripresa da molti musicisti e divenne un successo internazionale per Peter, Paul and Mary, che crearono un precedente per molti altri artisti che scalarono le classifiche con una canzone di Dylan. Le canzoni dattualità di Dylan rafforzarono la sua reputazione, ma Freewheelin includeva anche canzoni damore e scherzose, e talking blues surreali. Lumorismo faceva parte del carattere di Dylan,[41] e il materiale incluso nellalbum impressionò molti ascoltatori, tra cui i Beatles. George Harrison disse: «Labbiamo subito ascoltato, e subito lo consumammo. Il contenuto dei testi e il suo atteggiamento - è stato incredibilmente originale e meraviglioso».[42] La canzone A Hard Rains a-Gonna Fall, costruita sulla melodia della ballata folk Lord Randall, con i suoi velati riferimenti allapocalisse nucleare[43], ebbe una grande risonanza dopo la crisi dei missili di Cuba, avvenuta qualche mese prima delluscita della canzone.[44] Come Blowin in the Wind, A Hard Rains a-Gonna Fall aprì una nuova strada nella canzone moderna, unendo la tecnica del flusso di coscienza e liriche imagiste con tradizionali progressioni armoniche della musica folk.[45] In Freewheelin Dylan suona la chitarra acustica e larmonica, ma in altre registrazioni, non incluse nellalbum, suona con una band di supporto e sperimenta un sound rockabilly. Mixed Up Confusion è stata pubblicata come singolo e rapidamente ritirata dal commercio. Cameron Crowe la descrive come «unaffascinante occhiata ad un artista folk con un animo che vagava in direzione di Elvis Presley e della Sun Records».[46] Subito dopo la pubblicazione di Freewheelin, Dylan emerse come la figura dominante del nuovo movimento folk incentrato sul Greenwich Village. La voce di Dylan non era allenata e aveva uninusuale incisività, ma era adatta allinterpretazione delle canzoni tradizionali. Robert Shelton descrive lo stile canoro di Dylan come «una voce arrugginita che ricorda le vecchie interpretazioni di Guthrie, incise con la voce stridula di Dave Van Ronk».[47] Molte delle sue prime canzoni famose catturarono il pubblico attraverso versioni di altri musicisti già famosi. Joan Baez divenne una sostenitrice di Dylan, oltre che la sua amante, e, invitandolo sul palco per duettare con lei e registrando alcune delle sue prime canzoni, fu determinante nel portare Dylan al successo nazionale e internazionale.[48] Altri musicisti quali The Byrds, Sonny and Cher, The Hollies, Peter, Paul and Mary, Manfred Mann e The Turtles registrarono con successo canzoni di Dylan nella prima metà degli anni sessanta, facendo attenzione ad impartire alle canzoni uno stile più pop, mentre Dylan e Joan Baez le suonavano prevalentemente come pezzi folk stonando ritmicamente la voce. Le reinterpretazioni divennero così onnipresenti che la CBS fece una campagna pubblicitaria a favore di Dylan con lo slogan: «Nessuno canta Dylan come Dylan». La protesta e Another Side[modifica | modifica sorgente] Bob Dylan in concerto nel novembre 1963 Nel 1963 sia Bob Dylan che Joan Baez erano personaggi di rilievo nel movimento per i diritti civili. Cantavano insieme ai raduni, e anche alla Marcia su Washington in cui Martin Luther King pronunciò il suo famoso discorso I have a dream.[49] In gennaio Dylan partecipò ad uno sceneggiato televisivo della BBC, Madhouse on Castle Street, interpretando il ruolo del chitarrista vagabondo.[50] Il 12 maggio 1963 provò sulla propria pelle il conflitto coi media quando se ne andò dallEd Sullivan Show. Dylan aveva deciso di suonare Talkin John Birch Paranoid Blues, ma gli autori del programma gli impedirono di suonarla perché poteva essere potenzialmente diffamatorio per la John Birch Society, unassociazione anticomunista. Data la censura, Dylan si rifiutò di apparire.[51] Il suo album successivo, The Times They Are a-Changin, rappresenta il più politico, cinico e sofisticato Dylan. Questo album cupo, incentrato su temi come lassassinio dellattivista per i diritti civili Medgar Evers e la povertà generata dal tracollo delle fattorie e delle città minerarie (Ballad of Hollis Brown, North Country Blues), contiene anche due canzoni damore, Boots of Spanish Leather e One Too Many Mornings, e la rinunciataria Restless Farewell. La brechtiana The Lonesome Death of Hattie Carroll descrive la vera storia di Hattie Carroll, una cameriera di un hotel uccisa da un giovane borghese William Zantzinger. Benché la canzone non lo esprima esplicitamente, non ci sono dubbi che lassassino sia un bianco e la vittima sia nera.[52] Verso la fine del 1963, Dylan si sentì sia manipolato sia imprigionato dal movimento folk e di protesta. Alla cerimonia di consegna del Tom Paine Award dal National Emergency Civil Liberties Committee, un ubriaco e sconnesso Dylan, «Reso nervoso dal fatto di trovarsi in un ambiente ufficiale che non gli era congeniale, aveva ripetutamente sottolineato che ci aveva messo molto tempo per diventare giovane, ma ora ci era riuscito e invitava dunque le teste calve dei presenti ad andarsene in pensione in Florida». Il pubblico, già perplesso, iniziò a fischiare quando Dylan aggiunse che credeva di capire cosa era passato per la mente di Lee Harvey Oswald, il quale, poco meno di un mese prima, il 22 novembre 1963, aveva sparato al presidente Kennedy. Dylan intendeva dire, come spiegò successivamente, che tanto Oswald quanto lui erano soggetti alla stessa pressione esercitata dalla società, ma non riuscì a farsi capire e la brutta figura coincise con la fine del suo periodo di collaborazione con le organizzazioni politiche di base».[53][54] Registrato in una sola sera nel giugno del 1964, Another Side of Bob Dylan affronta temi diversi dal suo predecessore. In I Shall Be Free #10 e Motorpsycho Nitemare riemerge il surrealismo di Freewheelin. Spanish Harlem Incident e To Ramona sono romantiche ed appassionate canzoni damore, mentre Black Crow Blues e I Dont Believe You (She Acts Like We Never Have Met) si rifanno agli inizi musicali di Dylan dominati dal rock and roll. Ad un primo ascolto It Aint Me Babe può sembrare una canzone damore, ma si tratta in realtà di un sottile e disgustato rifiuto da parte di Dylan del ruolo affibbiatogli dal successo. Una nuova direzione lirica si evidenzia in due canzoni: limpressionistica Chimes of Freedom, in cui la cronaca sociale si affianca ad un paesaggio denso e metaforico, uno stile in seguito descritto da Allen Ginsberg come «Catene di immagini squillanti», e My Back Pages, nella quale attacca la semplicistica e maliziosa serietà delle sue prime canzoni dattualità e sembra predire la reazione che stava per scatenare tra i suoi ex difensori nel momento in cui prenderà una nuova direzione.[55] Tra il 1964 e il 1965 limmagine di Dylan cambiò rapidamente, passando da quella di leader del movimento folk a quella di rock star. I suoi Blue jeans usurati e le sue camicie da lavoro furono rimpiazzati dal guardaroba di Carnaby Street. Un reporter londinese scrisse: «Capelli che potrebbero imprigionare i denti di un pettine. Una sgargiante maglietta che strizza locchio ai neon di Leicester Square. Sembra un denutrito cacatua».[56] Dylan iniziò anche a rispondere alle domande degli sfortunati giornalisti in modi sempre più crudeli e surreali. Nella trasmissione televisiva Les Crane TV Crane gli chiese del film che stava progettando di fare. Dylan gli rispose che si trattava di «una specie di western-horror». Alla domanda se avrebbe interpretato la parte delleroe cowboy, Dylan rispose: «No, interpreto la parte di mia madre».[57] Going electric[modifica | modifica sorgente] Bringing It All Back Home, conosciuto in Italia anche come Subterranean Homesick Blues, uscì nel marzo 1965 e segnò un profondo cambiamento stilistico: è il primo album in cui Dylan viene accompagnato da strumenti elettrici.[58] Il primo singolo, Subterranean Homesick Blues, risente dellinfluenza di Too Much Monkey Business di Chuck Berry e fu oggetto di uno dei primi video musicale, incluso poi in Dont Look Back, il documentario cult di D. A. Pennebaker sulla tournée inglese del 1965.[59] Il testo, con le sue libere associazioni, richiama lenergia della poesia beat ed è un predecessore dei moderni rap ed hip hop.[60]. Nel 1969 il gruppo di militanti, i Weathermen, prese il nome dal verso della canzone You dont need the weatherman/to know which way the wind blows.[61]. Il lato B è diverso. Include quattro lunghe canzoni acustiche in cui argomenti politici, sociali e personali si intrecciano senza regole con immagini semi mistiche, un tratto distintivo dei testi dylaniani. Una di queste canzoni, Mr. Tambourine Man, divenne una delle più conosciute e venne ripresa con successo dai The Byrds, mentre Gates of Eden, Its All Over Now Baby Blue e Its All Right Ma (Im Only Bleeding) diventarono standard nei concerti di gran parte della sua carriera. Tra laprile e il maggio del 1965 Dylan fece un tour trionfale in Inghilterra. Quellestate Dylan fece il suo storico primo concerto elettrico dai giorni della scuola con un gruppo formato per loccasione e prelevato in parte dalla Paul Butterfield Blues Band composto da Mike Bloomfield alla chitarra, Sam Lay alla batteria, Jerome Arnold al basso, Al Kooper allorgano e Barry Goldberg al pianoforte. Dylan era il protagonista del Newport Folk Festival, al quale aveva già partecipato con successo altre due volte, nel 1963 e nel 1964, ma nel 1965 il pubblico diede una risposta diversa. Dylan venne pesantemente fischiato e lasciò il palco dopo sole tre canzoni. Una delle leggende nate da questesibizione racconta che i fischi fossero da parte del pubblico folk alienato dalla chitarra elettrica di Dylan. Un resoconto alternativo della vicenda dice che il pubblico era arrabbiato per la cattiva qualità del suono e per la brevità del concerto. Nonostante la manifesta ostilità del pubblico, Dylan ritornò sul palco e suonò due canzoni acustiche, Its All Over Now Baby Blue e Mr. Tambourine Man, che furono accolte favorevolmente. La scelta rivolta al passato è spesso stata descritta come un cosciente rintocco funebre per il tipo di musica sociopolitica e puramente acustica che suoi fan gli chiedevano, con il ruolo del nuovo movimento folk in quello di Baby Blue.[62] Lesibizione al Newport Folk Festival del 1965 indignò i componenti del movimento folk.[63] Ewan MacColl scrisse in Sing Out: «Le nostre ballate e canzoni tradizionali sono le creazioni di straordinari artisti di talento che lavorano nelle tradizioni formatesi nel tempo... E Bobby Dylan?... solo un pubblico non-critico, nutrito dallinsipida sbobba di musica pop può farsi ingannare da tali sciocchezze di ultima scelta». Il 29 luglio, solo quattro giorni dopo la sua partecipazione al festival, Dylan ritornò in studio per registrare Positively 4th Street. La canzone è zeppa di immagini di paranoia e vendetta (Lo so perché/mi parli alle spalle./Stavo anchio fra la gente/che frequenti[64]) e viene spesso interpretata come una critica ai suoi ex amici della comunità folk, amici che aveva conosciuto nei club della West 4th Street.[65] Gran parte del movimento folk aveva abbracciato lidea che la vita eguaglia larte, che un certo tipo di vita caratterizzato da sofferenza e emarginazione in realtà sostituisca larte.[66] I cantanti e collezionisti spesso descrivono la musica folk come linnocente caratteristica di unesistenza vissuta superficialmente o con una falsa conoscenza del capitalismo.[67] Questa filosofia è fondamentalmente quello con cui Dylan entrò in collisione nel 1965. Ad una conferenza stampa ad Austin nel settembre di quellanno, il giorno del concerto con Levon and The Hawks, descrive la sua musica non come musica pop da classifica, fatta per rompere col passato, ma come «musica storico-tradizionale».[68] Nel 1966 disse al giornalista Nat Hentoff che la musica folk «Viene da leggende, Bibbie, pestilenze e tratta di verdure e morte. Nessuno riuscirà a uccidere la musica tradizionale. Tutte queste canzoni che parlano di rose che crescono dal cervello della gente o di amanti che in realtà sono oche e cigni che si trasformano in angeli, non moriranno. Sono tutti questi personaggi paranoici che pensano che stia per arrivare qualcuno a rubargli la carta igienica, sono loro che moriranno. Canzoni come Which Side Are You On? e I Love You, Porgy non sono canzoni folk, sono canzoni politiche. Sono già morte».[69] Questa mistica e contemporanea tradizione di canzoni è servita da sfondo per Bringing It All Back Home, ed accenna ai cambiamenti che stanno per avvenire mostrati apertamente per la prima volta a Newport, con gli strumenti elettrici che diventeranno parte fondamentale della sua musica. Highway 61 e Blonde on Blonde[modifica | modifica sorgente] Nel giugno 1965 uscì il singolo Like a Rolling Stone, che arrivò al secondo posto nella classifica americana e al quarto in quella inglese. Lunga più di sei minuti, è la canzone che ha cambiato latteggiamento nei confronti di quello che poteva trasmettere una canzone. Con Like a Rolling Stone, Dylan, ha riportato la musica degli anni 60, alla sua più autentica forma stilistica tradizionale elaborando sonorità nuove. In Like a Rolling Stone, amara cronaca della Miss Lonely un tempo benestante ora caduta in disgrazia, sono distillati la rabbia e lodio di un cantautore che si sfoga contro la convenzionalità e lipocrisia del benessere sociale in un messaggio sempre attuale. Nel discorso di introduzione di Dylan alla Rock and Roll Hall of Fame, Bruce Springsteen disse: «Suonava come qualcuno che avesse aperto a calci la porta della tua mente. [...] Sapevo di star ascoltando la voce più forte che avessi mai sentito».[70] Nel 2004 la rivista Rolling Stone ha classificato la canzone al primo posto nella classifica delle cinquecento migliori canzoni di tutti i tempi.[71] Il sound della canzone, pieno e aspro, e il riff dellorgano influenzarono lintero album successivo, Highway 61 Revisited, intitolato come la strada che porta dal Minnesota, lo stato in cui è nato Dylan, al focolaio musicale di New Orleans. Le canzoni stilisticamente attraversano la patria del blues, il delta del Mississippi, e si rifanno a molti blues come 61 Highway di Mississippi Fred McDowell. Le canzoni hanno lo stesso spirito di Like a Rolling Stone, con le surreali litanie dal sapore grottesco della chitarra di Mike Bloomfield, una sezione ritmica e levidente divertimento di Dylan durante le registrazioni. La canzone che chiude lalbum, Desolation Row, è una visione apocalittica con molti riferimenti a figure della cultura occidentale. Per promuovere lalbum, Dylan fu scritturato per due concerti negli Stati Uniti e formò la band. Mike Bloomfield non voleva abbandonare la Butterfield Blues Band, così Dylan unì Al Kooper e Harvey Brooks, che erano parte del personale dello studio di registrazione, con la band formata da Robbie Robertson e Levon Helm, che al tempo accompagnava Ronnie Hawkings. Nellagosto del 1965 al Forest Hills Tennis Stadium, il gruppo fu importunato dal pubblico che, nonostante i fatti di Newport, continuava a domandare il Dylan acustico dellanno precedente. Il 3 settembre la band si esibì allHollywood Bowl ricevendo unaccoglienza più benevola.[72] Né Kooper né Brooks andarono in tour con Dylan, che non riuscì neanche ad avere la band che voleva, un gruppo della costa occidentale conosciuto per aver accompagnato Johnny Rivers formato dal chitarrista James Burton e dal batterista Mickey Jones, già occupati da precedenti impegni. Così Dylan scritturò Robertson e la band di Levon Helm, i The Hawks, per il tour, ed iniziò le sessioni di registrazione in studio con loro nello sforzo di registrare il seguito Highway 61 Revisited. Mentre Dylan e gli Hawks incontravano un pubblico sempre più ricettivo, il lavoro in studio annaspava. Il produttore Bob Johnston nel febbraio del 1966 convinse Dylan a registrare a Nashville per qualche tempo e lo circondò di un gruppo di musicisti di alto livello. Dopo qualche insistenza, Robertson e Kooper accettarono la proposta di Dylan e scesero da New York per partecipare alle sessioni.[73] Le sessioni di Nashville diedero vita a Blonde on Blonde (1966), quello che Dylan successivamente chiamò «quel sottile selvaggio suono vivace». Al Kooper disse che lalbum è un capolavoro perché «è il dialogo di due culture che si scontrano con unenorme esplosione»: il mondo musicale di Nashville e il mondo del Dylan «quintessenziale della New York hipster».[74] Per molti critici la trilogia formata da Bringing It All Back Home, Highway 61 Revisited e Blonde on Blonde rappresenta uno dei migliori esempi culturali del XX secolo. Nelle parole di Mike Marquesee: «Tra la fine del 1964 e lestate del 1966 Dylan creò un corpo di lavoro che è rimasto unico. Prendendo spunto dal folk, blues, country, R&B, rocknroll, gospel, beat inglese, poesia simbolista, modernista e beat, surrealismo e dadaismo, rivelando gergo e cronaca sociali, Fellini e il Mad Magazine, forgiò una voce e una visione artistica coerente e originale. Il bello di questi album è che conservano il potere di scioccare e consolare».[75] Il 22 novembre 1965 Bob Dylan sposò Sara Lownds. Alcuni amici di Dylan, (incluso Ramblin Jack Elliott) dissero che nelle conversazioni immediatamente successive allevento Dylan negò il matrimonio.[76] La giornalista Nora Ephron per prima pubblicò la notizia del matrimonio nel New York Post nel febbraio del 1966 col titolo «Silenzio! Bob Dylan è sposato».[77] Dylan intraprese un tour mondiale tra lAustralia e lEuropa nella primavera del 1966. I concerti erano divisi in due parti. Nella prima metà Dylan suonava da solo accompagnandosi con chitarra acustica e armonica, nella seconda veniva accompagnato dagli Hawks con strumenti elettrici ad alto volume. Questo contrasto sconcertò molti fan, che lo applaudivano lentamente per schernirlo. Il tour culminò in un celebre chiassoso confronto tra Dylan e il pubblico alla Manchester Free Trade Hall in Inghilterra (il concerto è stato pubblicato ufficialmente nel 1998 e si intitola The Bootleg Series Vol. 4: Bob Dylan Live 1966, The Royal Albert Hall Concert). Al climax del concerto, un fan arrabbiato per il sound elettrico di Dylan gli gridò «Giuda!» e un altro disse che non lavrebbe più ascoltato (tale voce è a mala pena udibile dalla traccia audio del concerto) per cui Dylan rispose «Non ti credo… Sei un bugiardo!», poi si girò verso la band e, a portata del microfono, disse «Suonate più forte che potete!».[78] La band suonò con energia lultima canzone del concerto, Like a Rolling Stone. Dopo lincidente: gli anni di Woodstock e la reclusione[modifica | modifica sorgente] Dopo il tour europeo Dylan ritornò a New York City, ma le pressioni su di lui continuarono a crescere. La ABC aveva pagato un anticipo per un programma televisivo che avrebbero potuto mandare in onda.[79] La Macmillan Publishers chiedeva il manoscritto del romanzo/poema Tarantula. Il manager Albert Grossman aveva programmato un tour per la fine dellestate. Il 29 luglio del 1966, mentre Dylan guidava la sua Triumph Tiger T100 a pochi chilometri di distanza da Bearsville, nei pressi di Woodstock, nello stato di New York, ebbe un curioso incidente che ancora oggi è attorniato da un alone di mistero. Sebbene molte biografie non ufficiali riportino il fatto in maniera differente, Dylan stesso durante unintervista dichiarò di aver semplicemente perso il controllo della sua moto. Questa vicenda diede origine ad una serie di leggende metropolitane che divisero il mondo fra quelli che pensavano che fosse morto e quelli che pensavano fosse ancora vivo. Le cause di questo incidente furono attribuite ad uno dei seguenti motivi: guasto meccanico, droga, semplice distrazione, colpo di sonno, tentato suicidio. Sebbene la gravità delle ferite non sia mai stata pienamente confermata, Dylan dichiarò di essersi rotto alcune vertebre del collo.[80] Commentando limportanza dellincidente, Dylan fece chiarezza su come sfruttò quelloccasione: «Quando ebbi lincidente motociclistico... mi rialzai per riprendere i sensi, realizzai che stavo solo lavorando per tutte quelle sanguisughe. Non volevo farlo. In più avevo una famiglia e volevo solo vedere i miei bambini».[81] Lalone di mistero continua a circondare le circostanze dellincidente e la gravità delle ferite di Dylan.[82] Nella biografia, Down the Highway: The Life Of Bob Dylan, Howard Sournes scrive che non è stata chiamata nessuna ambulanza sulla scena dellincidente e che Dylan non è stato ricoverato in nessun ospedale.[83] Sournes arriva alla conclusione che lincidente offrì a Dylan loccasione per scappare dalle pressioni che lo affliggevano. Iniziò così un periodo di isolamento dallattenzione del pubblico durato diciotto mesi. Quando Dylan si rimise abbastanza da ricominciare il suo lavoro creativo, iniziò il montaggio di alcuni spezzoni del film sul tour del 1966, Eat the Document, il seguito di Dont Look Back, una vera rarità. La bozza venne rigettata dalla ABC perché la riteneva incomprensibile per la maggior parte del pubblico.[84] Nel 1967 iniziò alcune registrazioni con gli Hawks in casa sua e nello scantinato della vicina casa degli Hawks, chiamata Big Pink. Latmosfera rilassata incoraggiò Dylan ad interpretare molte delle vecchie sue e nuove canzoni preferite ed alcuni pezzi inediti.[85] Queste canzoni, inizialmente composte come demo per altri artisti che le registrarono, diventarono successi per Julie Driscoll (This Wheels on Fire), The Byrds (You Aint Goin Nowhere, Nothing Was Delivered) e Manfred Mann (Quinn the Eskimo (the Mighty Queen)). La Columbia decise di pubblicare le registrazioni nel 1975 col titolo The Basement Tapes. Negli anni, molte altre canzoni registrate in quel periodo da Dylan e la sua band apparvero in vari bootleg, il più importante dei quali è un cofanetto di cinque CD intitolato The Genuine Basement Tapes, che contiene centosette canzoni e versioni alternative.[86] Alla fine del 1967 gli Hawks cambiarono il nome in The Band, e registrarono indipendentemente lalbum Music From a Big Pink, dando così inizio ad una lunga e fortunata carriera. Nel 1997 il critico Greil Marcus pubblicò un autorevole studio sui Basement Tapes intitolato Invisible Republic. Marcus cita i ricordi di Robbie Robertson, chitarrista di The Band: «[Dylan] voleva portare queste canzoni fuori dal nulla. Non sapevamo se le scriveva o se le ricordava. Quando le canti non puoi capirlo».[87] Marcus chiamò queste canzoni «chiacchiere con una comunità di fantasmi»[88] aggiungendo che «questi fantasmi non erano astrazioni. Come figli e figlie dei nativi erano una comunità. Erano raccolti in un solo posto: lAnthology of American Folk Music, un lavoro di diciannove anni del vagabondo Harry Everett Smith». Marcus sostiene che le canzoni di quel periodo rappresentino la resurrezione dello spirito dellAntologia di Smith.[89] Tra lottobre e il novembre del 1967 Dylan ritornò in studio a Nashville accompagnato solo da Charlie McCoy al basso, Kenny Buttrey alla batteria e Pete Drake alla chitarra.[90] Alla fine dellanno venne pubblicato John Wesley Harding, il suo primo album dallincidente motociclistico. È una raccolta di brevi canzoni calme e contemplative, calate in un paesaggio a metà tra lAmerica occidentale e la Bibbia. La povertà degli strumenti, abbinata ai testi che affrontano con serietà la tradizione ebraico-cristiana, segna un allontanamento sia dai precedenti lavori che dal fervore per la nascente musica psichedelica.[91] Lalbum include All Along the Watchtower, il cui testo deriva dal libro di Isaia 21,1-12. La canzone è stata rifatta da Jimi Hendrix, la cui famosa versione è stata riconosciuta dallo stesso Dylan come definitiva nelle note della raccolta Biograph. A prova di questo, fin dal 1974 Dylan e la sua band suonarono la canzone con un arrangiamento più vicino alla versione di Hendrix che a quella presente in John Wesley Harding.[92] Woody Guthrie morì il 3 ottobre 1967 e Dylan fece la sua prima apparizione live in venti mesi ad un concerto in memoria di Guthrie tenutosi alla Carnegie Hall il 20 gennaio 1968. Lalbum successivo, Nashville Skyline (1969), è di fatto un album country tradizionale suonato da musicisti di Nashville e cantato con una voce calda. Contiene un duetto con Johnny Cash e il singolo Lay Lady Lay, scritto per la colonna sonora di Un uomo da marciapiede, che non è stato consegnato in tempo per luscita del film.[93] Durante la registrazione dellalbum Dylan incontrò Carl Perkins, assieme al quale scrisse Champaign Illinois, che venne inclusa nellalbum On Top di Perkins, in uscita per lanno successivo.[94][95] Nel maggio del 1969 partecipò alla prima puntata del nuovo programma televisivo di Johnny Cash, duettando con lui le canzoni Girl from the North Country, It Aint Me Babe e Living the Blues. Dopo questa partecipazione Dylan volò in Inghilterra per suonare come artista principale al festival dellIsola di Wight il 31 agosto del 1969, dopo aver rifiutato di partecipare al festival di Woodstock perché troppo vicino a casa sua.[96] Allinizio degli anni settanta i critici accusarono il lavoro di Dylan di varia ed altalenante qualità. Il giornalista del Rolling Stone e ammiratore di Dylan scrisse lormai famosa domanda «Cosè questa merda?» dopo aver ascoltato per la prima volta Self Portrait (1970). In generale Self Portrait, un doppio LP contenente alcune canzoni inedite, fu molto criticato. Verso la fine dello stesso anno Dylan pubblicò New Morning, considerato un ritorno in forma. Sempre nel 1970 Dylan scrisse Id Have You Anytime assieme a George Harrison, che venne poi inclusa come traccia dapertura dellalbum dellex beatle All Things Must Pass (che contiene anche una cover di una canzone di Dylan, If Not For You). La sua inaspettata apparizione al Concerto per il Bangladesh di George Harrison del 1971 (da cui fu tratto lalbum triplo The Concert for Bangla Desh) è universalmente elogiata, in particolare una stizzosa versione di A Hard Rains A-Gonna Fall. Comunque, i progetti di un nuovo album, di uno special televisivo e del ritorno in tour finirono in niente. Lunica ulteriore attività in studio nel 1970 consistette nella registrazione di due canzoni, East Virginia Blues e Nashville Skyline Rag, registrate in dicembre col suonatore di banjo Earl Scruggs e i suoi figli, Randy e Gary, che apparvero nellalbum Earl Scruggs Performing With His Family And Friends (1971).[97] Tra il 16 e il 19 marzo del 1971 fece alcune registrazioni ai Blue Rock Studios, un piccolo studio di registrazione nel Greenwich Village a New York. Durante le sessioni vennero registrati tre singoli, Watching The River Flow, When I Paint My Masterplace e George Jackson, ma non un album. Lunico LP pubblicato tra il 1971 e il 1972 è stato Bob Dylans Greatest Hits Vol. II, che contiene alcune rielaborazioni delle allora inedite I Shall Be Released e You Aint Got Nowhere col cantante Happy Traum. Il 4 novembre 1971 Dylan registrò il singolo George Jackson che venne pubblicato la settimana successiva.[98] Nel novembre del 1971 Dylan registrò una serie di sessioni mai pubblicate col poeta Allen Ginsberg alla Record Plant di New York, con lintenzione di includerle nellalbum di Ginsberg Holy Soul Jelly Roll. Le sessioni portarono alla registrazione di tracce come Vomit Express, September On Jessore Road e Jimmi Barman, come alcune composizioni inedite di Ginsberg e alcune poesie musicate di William Blake. Ginsberg è il cantante principale in molte delle canzoni, mentre Dylan si limita ad accompagnarlo con la chitarra, larmonica e la voce.[99][100] Non è dato di sapere se queste registrazioni siano state pubblicate ufficialmente, ma esistono alcuni bootleg in circolazione. Nel maggio 1971 il TIME investigò sulla voce secondo cui Dylan avrebbe donato soldi alla Jewish Defense League di Rabbi Kahane. Dylan negò di aver dato dei soldi alla JDL, ma disse di Kahane che «È un ragazzo veramente sincero; ha veramente messo tutti insieme».[101] Rabbi Kahane disse che Dylan assistette ad alcuni meeting della Jewish Defense League in modo da scoprire «quello che siamo a tutto tondo».[102] Nel 1972 Dylan partecipò alla realizzazione del film Pat Garrett & Billy the Kid, scrivendone la colonna sonora e recitando nel ruolo minore di Alias, un membro della banda di Billy The Kid. A dispetto dello scarso successo del film, la canzone Knockin on Heavens Door ha resistito nel tempo ed è stata rifatta da più di centocinquanta musicisti.[103] Di nuovo on the road[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Rolling Thunder Revue. Bob Dylan in concerto con The Band nel 1974 a Chicago. Nel 1973 Dylan contribuì con una sua canzone, Wallflower, come chitarrista e voce solista allalbum Doug Sahm and Band, di Doug Sahm, pubblicato dalla Atlantic Records. La prima versione della canzone è stata pubblicata in The Bootleg Series Volumes 1-3. Quando scadde il contratto con la Columbia Records Dylan firmò con la Asylum Records, la neonata casa discografica di David Geffen, e registrò Planet Waves con The Band mentre facevano le prove per un tour. Lalbum contiene due versioni di Forever Young. Christopher Ricks connettè il ritornello della canzone alla Ode su unurna greca di John Keats,[104] (soprattutto per quanto riguarda il verso For ever painting, and for ever young), e Dylan rispose: «La scrissi pensando ad uno dei miei ragazzi senza voler essere troppo sentimentale».[105] La canzone rimane una delle più suonate nei concerti[106] e un critico la descrisse come «qualcosa di innografico e profondo che parla del padre che è in Dylan».[107] Nello stesso momento la Columbia Records pubblicò Dylan, una caotica raccolta di outtakes (quasi esclusivamente cover), che viene interpretata come una volgare rivalsa nei confronti di Dylan che aveva cambiato etichetta discografica.[107] Nel gennaio 1974 Dylan e The Band partirono per il Bob Dylan and The Band Tour of North America. Il promotore, Bill Graham, disse che ebbe più richieste di biglietti che per qualsiasi altro tour di un singolo artista. Un doppio LP live fu pubblicato col titolo Before the Flood dalla Asylum Records. Dopo il tour, Dylan e sua moglie si allontanarono dalla vita pubblica. Dylan riempì un piccolo bloc notes rosso con canzoni riguardanti i suoi problemi materiali, e velocemente registrò un nuovo album intitolato Blood on the Tracks nel settembre del 1974.[108] La notizia del nuovo album presto trapelò e le aspettative crebbero, ma Dylan ne ritardò luscita, e alla fine dellanno registrò nuovamente le canzoni al Sound 80 Studios a Minneapolis con il fratello David come assistente alla produzione. In questo periodo Dylan ritornò alla Columbia Records che ripubblicò gli album registrati per la Asylum. Pubblicato allinizio del 1975, Blood on the Tracks venne accolto in modo contrastante. In NME, Nick Kent scrisse che «gli accompagnamenti spesso così scadenti suonano come dei meri esercizi». John Landau del Rolling Stone scrisse che «lalbum è stato fatto con la tipica roba di scarto». Comunque, negli anni i critici hanno iniziato a considerarlo uno dei migliori album di Dylan, forse lunico rivale della trilogia della metà degli anni sessanta. Nel sito Salon, Bill Wyman scrisse che «Blood on the Tracks è il suo unico album senza difetti e il migliore che abbia mai pubblicato; ogni canzone è costruita in modo disciplinato. È il suo album più mite e allo stesso tempo il più sgomento, e sembra, con il senno di poi, aver conquistato il sublime equilibrio tra la sua musica della metà degli anni sessanta, influenzata dal tormento logorroico dei suoi eccessi, e le impacciate semplici composizioni degli anni immediatamente successivi allincidente motociclistico».[109] Le canzoni descrivono un Dylan più profondo ed esplicito.[110][111] Un anno dopo Dylan registrò in duetto la canzone Buckets of Rain con Bette Midler nel suo album Songs for the New Depressions[112] anche se inizialmente voleva registrare una versione di Friends. Nellestate del 1975 Dylan scrisse la prima canzone di protesta di successo in dodici anni, sposando la causa del pugile Rubin Hurricane Carter, che era stato imprigionato per triplice omicidio a Paterson, nel New Jersey. Dopo aver incontrato Carter in prigione, Dylan scrisse Hurricane, sostenendo la sua innocenza. A dispetto della sua durata (8 minuti e 32 secondi), la canzone fu pubblicata come singolo ed arrivò al trentatreesimo posto nella classifica di Billboard, e venne suonata da Dylan in ogni data del tour successivo, la Rolling Thunder Revue.[113] Bob Dylan e Allen Ginsberg. Il tour era uno spettacolo mutevole fatto da molti artisti, la maggior parte dei quali erano del circuito folk del Greenwich Village, tra cui T-Bone Burnett, Allen Ginsberg, Ramblin Jack Elliott, Steven Soles, David Mansfield, lex frontman dei Byrds, Roger McGuinn, il chitarrista inglese Mick Ronson, Scarlet Rivera, una violinista scoperta da Dylan mentre stava andando ad una prova, con la custodia del violino sulla schiena,[114] e Joan Baez, con la quale Dylan tornerà a suonare insieme dopo più di dieci anni dallultima volta. Successivamente anche Joni Mitchell si unì alla compagnia. Il poeta Allen Ginsberg accompagnava la compagnia dattori ed allestiva le scene per il film che Dylan stava contemporaneamente girando. Sam Shepard era inizialmente impiegato come scrittore per il film, ma finì per seguire il tour come un cronista informale.[115] La Rolling Thunder Revue si compose di due tour, uno alla fine del 1975 e laltro allinizio del 1976, tra i quali venne pubblicato Desire (1976). Nellalbum sono incluse molte delle nuove canzoni di Dylan che sembrano un diario di viaggio, e risentono dellinfluenza del suo nuovo collaboratore, Jaques Levy.[116][117] Il tour del 1976 fu documentato da un concerto andato in onda in uno special televisivo, Hard Rain, poi uscito come LP. Non un album live fu più acclamato ed atteso di quello pubblicato nel 2002 come quinto volume della serie ufficiale del bootleg di Dylan, The Bootleg Series Vol. 5: Bob Dylan Live 1975, The Rolling Thunder Revue, che documenta il tour del 1975. Il singolo Rita May, un outtake dalle registrazioni di Desire, preceduto dalla versione di Hard Rain di Stuck Inside of Mobile with the Memphis Blues Again fu pubblicato come per promuovere entrambi gli album.[118] Il tour del 1975 servì da sfondo per il film di quasi quattro ore che Dylan stava girando, Renaldo and Clara, composto da una parte narrativa disordinata ed improvvisata mescolata a spezzoni del concerto e reminiscenze. Pubblicato nel 1978, il film ricevette brutte recensioni, per non dire severe,[119][120] ed ebbe una breve trasposizione teatrale. Più tardi, lo stesso anno, Dylan ripubblicò il film con una durata di due ore dominato dalle performance del concerto per essere più largamente distribuito. Nel novembre del 1976 Dylan partecipò al concerto daddio di The Band al fianco di altre star come Joni Mitchell, Muddy Waters, Van Morrison e Neil Young. Lacclamato film del concerto,[121] The Last Waltz, venne pubblicato nel 1978 e contiene metà dellesibizione di Dylan. In quellanno Dylan scrisse e duettò con Eric Clapton la canzone Sign Language, inclusa nellalbum No Reason To Cry. Nel 1977 contribuì come accompagnamento canoro allalbum di Leonard Cohen Death of a Ladies Man, prodotto da Phil Spector. Street Legal venne pubblicato nel 1978 ed i testi sono tra i più complessi e coesivi dellopera dylaniana.[122] La qualità del suono non fu delle migliori per un problema di missaggio attribuito alle modalità di registrazione[123] che ovattava il suono di gran parte degli strumenti fino alla versione rimasterizzata pubblicata quasi un quarto di secolo dopo. Rinato[modifica | modifica sorgente]
Posted on: Thu, 07 Nov 2013 23:12:52 +0000

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