Cari Amici, proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta dei Colori - TopicsExpress



          

Cari Amici, proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta dei Colori (Seconda parte) I COLORI… LA PERCEZIONE Partendo dal presupposto che i colori non esisterebbero se non grazie alla luce (e che quindi non potremmo vederli al buio a meno che non siano luminosi di per sé stessi) poniamoci un quesito: da cosa hanno origine? Essi hanno origine dal processo di interazione tra luce e materia. Vi ricordo che la principale fonte di luce è il Sole le cui differenti radiazioni colorate ci pervengono fuse insieme sotto forma di luce bianca. Come è possibile dunque percepire i colori? I CORPI COLORATI Come reagisce la materia alla luce? Secondo la propria composizione. Se un corpo si lascia attraversare completa- mente dalla luce è detto “trasparente”, se invece ne assorbe alcune radiazioni e ne respinge altre è detto “opaco”. Quindi…ogni sostanza o superficie che appare colorata “sottrae” alcune radiazioni alla luce per assorbimento e “trasmette” tutte le altre per riflessione. Questa breve anticipazione si è resa utile ed indispensabile per giungere a questo principio: Le radiazioni rlflesse sono ciò che viene percepito come colore in un oggetto. Avviciniamoci ai colori… Un corpo NERO assorbe tutte le onde della luce e Non ne riflette alcuna. Un corpo BIANCO le respinge tutte Un corpo GIALLO assorbe tutte le radiazioni visibili tranne il giallo e così via… IL COLORE APPARENTE degli oggetti è quindi legato alla lunghezza d’onda del loro spettro d’assorbimento e del loro spettro di riflessione in rapporto alla luce che li colpisce. Analizziamo insieme sotto il profilo “tecnico” cosa sono: la riflessione, l’assorbimento parziale o totale della lunghezza d’onda, la rifrazione e la diffusione. Ci servirà per comprendere meglio. LA RIFLESSIONE Quando un’onda luminosa incontra un oggetto (es.una lastra) e la radiazione viene deviata con un angolo di riflessione uguale all’angolo di incidenza dell’onda. ASSORBIMENTO PARZIALE O TOTALE DELLE LUNGHEZZE D’ONDA Quando si produce un’interazione tra la radiazione luminosa e la materia della sostanza dell’oggetto. La “densità e lo spessore” dell’oggetto o della sostanza svolgono un ruolo determinante. Le radiazioni assorbite vengono sottratte alla visione dell’occhio, mentre quelle riflesse colpiscono l’apparato visivo e creano la sensazione del colore. RIFRAZIONE Quando una radiazione luminosa entra in un materiale con proprietà molecolari diverse da quelle del mezzo da cui proviene e nell’attraversarlo, la sua velocità di propagazione cambia e il raggio viene deviato. Applichiamo questo principio…con un ESEMPIO: Se un fascio di luce visibile viene inviato su un prisma di vetro, mentre lo attraversa vengono deviate le direzioni di propagazione delle radiazioni con angoli diversi e compaiono così i “raggi colorati”. L’ARCOBALENO è la conseguenza della scomposizione dei raggi solari per opera delle gocce di pioggia che funzionano da prisma. DIFFUSIONE Un fascio di radiazioni che si propaga in una determinata direzione se colpisce un oggetto può essere “diffuso” cioè rimesso in tutte le direzioni. Considerando la luce visibile, si può dire che l’intensità della diffusione è maggiore per le radiazioni a bassa lunghezza d’onda (fascia del blu) Ciò spiega il COLORE DEL CIELO dovuto alla luce del sole “diffusa” dalle particelle atmosferiche soprattutto per la sua componente BLU. Ed ora un ultimo dettaglio tecnico sulle diverse lunghezze d’onda: Un colore è determinato prima di tutto dalla lunghezza d’onda: la luce solare è formata da raggi di lunghezza d’onda differenti. Vediamo le lunghezze d’onda di alcuni colori espresse in nanometri (nm): Violetto 380 - 436 nm blu 436 - 495 nm verde 495 - 566 nm giallo 566 - 589 nm arancione 589 - 626 nm rosso 626 - 780 nm L’OCCHIO E LA VISIONE Perché un colore possa essere visto occorrono, oltre a una fonte di luce (naturale o artificiale), e naturalmente all’oggetto la cui luce riflessa produca l’impressione definita COLORE, dicevo …sono indispensabili l’occhio e il senso della VISTA che permette all’organo di interpretare la gradazione cromatica con l’intermediazione del CERVELLO. Gli impulsi luminosi che colpiscono la retina dell’occhio vengono infatti trasformati in impulsi nervosi, trasmessi poi dal NERVO OTTICO alla CORTECCIA CEREBRALE VISIVA nell’AREA OCCIPITALE, laddove avviene la percezione del colore (identificazione, distinzione, reazioni estetiche). Gli STIMOLI LUMINOSI esercitano la loro influenza anche sull’area cerebrale dell’ipotalamo, una parte del cervello (più antica rispetto alla corteccia) in cui avviene la regolazione dell’OROLOGIO BIOLOGICO del corpo delle funzioni sonno-veglia, dell’alimentazione, della temperatura corporea ecc… L’Ipotalamo agisce sulle ghiandole endocrine del cervello, l’epifisi e l’ipofisi, che governano tutte le funzioni del corpo attraverso la produzione di ormoni, a loro volta stimolati da altre ghiandole endocrine del corpo (tiroide, timo, pancreas, surreni, ovaie e testicoli ecc.) Si conclude qui la seconda parte del nostro viaggio attraverso il mondo dei colori. Ma il nostro viaggio non e’ finito … A presto Amici! Fulvia Da: “Curarsi con i colori” di Romeo Compostella
Posted on: Thu, 11 Jul 2013 11:48:44 +0000

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