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IMPIANTO ELETTRICO A NORMA Un impianto elettrico può essere considerato a norma di legge se certificato dalla dichiarazione di conformità. La dichiarazione di conformità è quel documento nel quale il professionista abilitato attesta la messa in regola di un impianto. La normativa che regolamenta tale rilascio è il Decreto Ministeriale 37/2008. Vediamo però quali sono le caratteristiche che un impianto elettrico deve possedere per poter essere considerato un impianto a norma. Se il decreto approfondisce ogni aspetto della normativa vigente, nelle prossime righe cercheremo di riassumere i principali requisiti che un impianto deve rispettare. In particolare ci soffermiamo sui requisiti per gli impianti domestici. I principi regolatori che riguardano la messa in regola degli impianti installati in ambienti lavorativi sono più stringenti e dettagliati. a)Messa a norma da parte di un’azienda registrata Affinchè l’impianto risulti a norma di legge è necessario il rilascio della Dichiarazione di Conformità, certificato che può essere redatto solamente da personale abilitato e regolarmente iscritto al registro delle imprese. Tutti gli interventi (installazione, modifica, ampliamento e manutenzione) eseguiti su di un impianto elettrico devono essere seguiti da un professionista dai requisiti tecnici verificati dalla Camera di Commercio. Nel caso di un immobile non a norma e soprattutto nel caso di impianti installati precedentemente del 1990, è obbligatorio che l’installatore abbia un’esperienza in materia di almeno 5 anni. In tale situazione verrà rilasciata la Dichiarazione di Rispondenza. Tutti gli interventi “Fai da te”, operati da personale non qualificato, non hanno alcun valore a norma di legge e sono puniti con sanzioni amministrative fino a 10.000€. Nel caso in cui il malfunzionamento dell’impianto (es. incendi o infortuni) arrechi danni a terzi sono previste sanzioni penali per il commissario ed il committente. b) Salvavita Uno dei fattori che distingue un impianto in regola da uno non a norma è la presenza del salvavita. Il salvavita, o interruttore differenziale, è quel dispositivo che interrompe il flusso elettrico sia nel caso di dispersione elettrica che di folgorazione. Tale strumento quindi è necessario per mettere in sicurezza gli immobili e soprattutto le persone che li abitano da incendi, shock elettrici ed incidenti domestici di vario tipo. c) Interruttori magnetotermici Per proteggere gli inquilini dell’immobile dalle conseguenze di un cortocircuito o di sovracorrente, è fondamentale che gli interruttori magnetotermici accompagnino gli interruttori differenziali. La parte magnetica è quella che provvede alla messa in sicurezza rispetto al cortocircuito mentre la parte termica protegge dalla sovracorrente. d) Impianti protetti Inutile dire che gli impianti devono essere installati in modo che ogni tipo di contatto con le persone e le cose venga evitato. Le barriere e le protezioni per la messa in sicurezza vanno allineate rispetto alle condizioni dell’ambiente in cui l’impianto deve operare (es. ambiente umido, soleggiato, polveroso…). e) Sezione dei cavi E’ importante che il diametro dei cavi utilizzati sia bilanciato sulla portata dell’impianto. Maggiore la potenza richiesta, maggiore sarà la sezione dei cavi necessaria a ridurre il rischio di dispersione di energia. Per avere un’idea sulla potenza di cui un immobile può avere bisogno, va preso in considerazione il numero di elettrodomestici (forni, frigoriferi, condizionatori), le dimensioni dell’edificio ed il numero di abitanti. f) Suddivisione dell’impianto elettrico Nel caso di incidenti, cortocircuiti o incendi può essere necessario isolare la parte dell’impianto che accusa il malfunzionamento. Quindi è indispensabile sezionare l’impianto elettrico in più parti in modo che sia possibile regolare l’afflusso di energia localmente. g) Messa a terra La messa a terra, o messa a massa, è quel dispositivo che permette di portare un elemento allo stesso potenziale elettrico del terreno. Questa strumento è necessario per disperdere nel terreno il flusso elettrico fuoriuscito da un impianto: può succedere che un cavo scoperto entri in contatto con un elemento metallico. Affinchè la messa a terra funzioni correttamente è necessaria la presenza del salvavita o interruttore differenziale.
Posted on: Mon, 07 Oct 2013 20:09:12 +0000

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