La dichiarazione di Putin sul fatto che se Berlusconi fosse stato gay non l’avrebbero condannato dimostra con ogni evidenza, se ancora ce ne fosse bisogno, l’omofobia del premier russo. Tra lui e Berlusconi fanno a gara di “virilità”, machismo e sessismo: sono indecenti. Al presidente russo bisognerà spiegare che il suo “compagno di merende” Berlusconi è stato condannato per reati fiscali e che alla giustizia italiana per fortuna nulla importa dei suoi orientamenti sessuali: siamo una democrazia. Putin si occupi piuttosto della violenza contro le persone gay in Russia, di cui è certamente responsabile e complice, vista l’omofobia che non tenta nemmeno di nascondere. Paolo Ferrero.
Posted on: Thu, 19 Sep 2013 16:24:16 +0000
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