Lucera 15 novembre 2013 da Fisco e Tasse Lavoro: crolla il - TopicsExpress



          

Lucera 15 novembre 2013 da Fisco e Tasse Lavoro: crolla il popolo delle partite Iva, ma i professionisti volano partite iva Negli ultimi cinque anni hanno cessato l’attività 400 mila autonomi. In controtendenza solo i liberi professionisti (+ 125 mila), spesso costretti dalla crisi del lavoro subordinato. Male il Nordovest Lo si chiama un po’ oziosamente il ‘popolo delle partite Iva’, ma a ben guardare si stanno allontanando molti partecipanti. Dal 2008 al giugno del 2013 infatti hanno cessato l’attività ben 400 mila lavoratori indipendenti. In questi cinque anni e mezzo di crisi economica la contrazione è stata del 6,7%. Sempre nello stesso periodo di tempo, ogni cento lavoratori autonomi, ben 7,2 hanno chiuso i battenti. Al 30 giugno di quest’anno le partite Iva ammontavano a 5.559.000 lavoratori. Una istantanea del lavoro autonomo e delle micro imprese fornita dalla Cgia. Analizzando tutti i profili professionali che costituiscono il cosiddetto popolo delle partite Iva, si nota che la contrazione più significativa è avvenuta tra i lavoratori in proprio: vale a dire tra gli artigiani, i commercianti e gli agricoltori. In questi ultimi cinque anni e mezzo sono diminuiti di 357.000 unità, pari ad una contrazione del 9,9 percento. Male anche l’andamento dei coadiuvanti familiari, ovvero i collaboratori familiari: la riduzione è stata di 78.000 unità (-19,4 per cento). «Le partite Iva non usufruiscono dell’indennità di disoccupazione, di nessuna forma di cassa integrazione o di mobilità lunga o corta. Spesso si ritrovano solo con molti debiti da pagare e un futuro tutto da inventare», ricorda il presidente degli artigiani di Mestre Bortolussi. Anche i collaboratori occasionali o a progetto hanno subito un deciso ridimensionamento: la riduzione occupazionale è stata di 56.000 unità (-12 percento). Allo stesso modo gli imprenditori, vale a dire i soggetti a capo di attività strutturate con dipendenti, sono diminuiti di 37.000 unità (-12,9 percento). Le uniche categorie che hanno registrato risultati positivi sono stati i soci delle cooperative (+ 2.000 unità, pari al +6,2 per cento) e, soprattutto, i liberi professionisti. Il numero degli iscritti agli ordini e ai collegi professionali sono aumentati di ben 125.000 unità (+10,7 percento). Verosimilmente la tendenza positiva fatta segnare dai liberi professionisti potrebbe essere riconducibile sia all’aumento del numero di coloro che hanno deciso di mettersi in proprio non avendo nessun’altra alternativa per entrare nel mercato del lavoro, sia all’incremento delle cosiddette false partite Iva, vedi la pratica ricorrente e abusata soprattutto nella P.A. Infine, segnala la Cgia, a livello territoriale è stato il Nordovest ha registrare la caduta occupazionale più forte tra gli autonomi (-7,9%), mentre il Centro è stata l’area geografica meno investita dalla crisi, nonostante una contrazione comunque sostanziosa: – 4,1 percento.
Posted on: Fri, 15 Nov 2013 09:49:05 +0000

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