Questi falò agricoli sono ormai frequentissimi nelle nostre campagne. Si tratta di attività che molti considerano legali invece sono attività in contrasto con la legge ed integrano il reato di cui all’art. 256 del decreto legislativo 152/2006 (testo unico sull’ambiente). Chi attiva questi falò agricoli si muove per disfarsi nel modo più semplice possibile dei rifiuti agricoli mediante una bruciatura e ciò è vietato sia dal testo unico ambientale che dalle direttive europee. Queste nuvole di fumo che nel migliore dei casi contengono una massiccia dose di anidride carbonica ma nei casi peggiori contengono anche diossine se all’interno vi è plastica o polistiroli, invadono per ore le aree circostanti costringendo i cittadini residenti e di passaggio a respirare tale esalazioni fumose. Tutto questo appare a palese contrasto con quanto disposto dall’art. 674 del codice penale che proibisce l’emissione di fumi polveri o quant’altro che possano sembrare moleste per la cittadinanza
Posted on: Sat, 28 Sep 2013 18:40:46 +0000
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