SETTORE LAVORO E POLITICHE GIOVANILI COLLOCAMENTO MIRATO - TopicsExpress



          

SETTORE LAVORO E POLITICHE GIOVANILI COLLOCAMENTO MIRATO DISABILI “PROGETTO TIROCINI OCCUPAZIONALI” Contesto L’esperienza di applicazione della normativa sul diritto al lavoro delle persone disabili sul territorio provinciale ha superato il decennio. In questo lungo lasso di tempo sono stati applicati gli ordinari istituti previsti dalla normativa per l’inserimento lavorativo. Statisticamente negli ultimi 4-5 anni si assiste contemporaneamente all’aumento degli iscritti, arrivati a quota 5000, ed alla riduzione delle assunzioni annuali Dall’analisi dei dati riferiti all’accesso al lavoro delle persone disabili si evidenzia che coloro che hanno trovato occupazione stabile sono prevalentemente lavoratori con caratteristiche definibili di “fascia alta”. Lo stock degli avviati è infatti prevalentemente composto da coloro che hanno bassi livelli di percentuale di invalidità, alta scolarità, giovani, maschi. Di converso le persone disabili con ridotte competenze lavorative permango nelle liste in modo sempre più consistente e dai servizi comunali pervengono all’ufficio continue richieste di loro inserimento lavorativo. Questa situazione pone il problema degli strumenti da adottare per favorire l’inserimento lavorativo dei disabili che hanno caratteristiche personali e professionali che determinano maggiori difficoltà di avviamento. Sul tema sono state adottate diverse iniziative quali l’applicazione delle deroghe all’età per i contratti di apprendistato a cui è stato affiancato un progetto di finanziamento della formazione obbligatoria , le varie edizioni del Piano disabili per il finanziamento delle azioni di formazione e collocazione delle persone con particolari difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario, le agevolazioni concesse ai datori di lavoro che assumono disabili con livelli di invalidità medio alti o con menomazioni di natura mentale. Sul versante aziendale per effetto del continuo progredire tecnologico delle modalità di produzione si osservano reali difficoltà nel reperire persone disabili con caratteristiche adeguate alle mansioni presenti nel ciclo lavorativo nell’ambito di diversi settori industriali. Diviene sempre più difficile reperire mansioni a basso contenuto di conoscenze ed esercitabili con limitazioni funzionali dei movimenti o delle posture. La complessificazione dei cicli produttivi sta quindi gradatamente erodendo le posizioni lavorative storicamente più adeguate all’inserimento delle persone disabili e di conseguenza le imprese tendono sempre più ad accedere all’istituto dell’esonero. Nell’ambito delle aziende con autorizzazione all’esonero è certamente possibile identificare, anche attraverso forme di semplice adattamento del ciclo lavorativo ordinario, alcune posizioni lavorative assegnabili alle persone disabili Presupposti alla base del presente progetto : 1) l’attuale sistema di norme che regola la collocazione lavorativa delle persone disabili prevede che la quasi totalità delle assunzioni avvenga con la modalità della richiesta nominativa. È quindi il datore di lavoro che sceglie la persona disabile da assumere tra gli iscritti alle liste del CMD. Ciò determina il fatto che la scelta cada sempre più su persone disabili con più alte competenze professionali e fisico-funzionali, di conseguenza quelle con più alti livelli di riduzione delle capacità lavorative hanno e avranno sempre meno probabilità di trovare occupazione; 2) queste persone presentano spesso patologie tali da compromettere significativamente la costanza nella presenza al lavoro, il tempo di tenuta alla prestazione, la produttività e pertanto gli ordinari strumenti e modalità di collocazione lavorativa quali la preselezione, il tirocinio formativo e la mediazione di un Servizio di inserimento lavorativo, risultano essere efficaci in una percentuale molto bassa dei casi trattati; 3) si osserva un aumento delle aziende che fanno ricorso all’istituto dell’esonero che consente, subordinatamente ad autorizzazione, la sostituzione di una quota degli obblighi di assunzione ( max 60%) con il pagamento di una quota giornaliera per ogni posizione esonerata da versare al Fondo regionale per l’inserimento lavorativo; 4) recenti interventi legislativi hanno elevato l’importo della quota giornaliera del contributo esonerativo portandola da 12,91 a 30,64 euro determinando a carico del datore di lavoro un costo che, per ogni posizione esonerata, è salito da 3.500 a circa 8.300 euro all’anno. Al fine di offrire una possibile risposta ai bisogni di integrazione lavorativa e di minima sussistenza economica alle persone disabili con le caratteristiche sopra descritte e contemporaneamente di ridurre i costi alle imprese che hanno richiesto e ottenuto l’esonero si è ipotizzato di introdurre un nuovo strumento: il “tirocinio occupazionale ”. Si tratta di pattuire con l’azienda l’inserimento, con la formula del tirocinio ai sensi della normativa vigente, di una persona disabile con particolari difficoltà di inserimento per la quale il Comitato Tecnico abbia valutato la compatibilità sanitaria alla mansione. Il datore di lavoro che accoglie la proposta verserà al lavoratore, una quota economica per rimborso spese (di circa 300/500 euro mensili). A partire dal 74% di invalidità civile le persone disabili percepiscono un sussidio economico di circa 250 euro mensili, in questi casi la persona inserita in tirocinio avrebbe un reddito di 550-650 euro mensili. L’adozione di questo strumento può portare: per l’azienda ad un risparmio di circa il 40-50% a cui aggiungere il ritorno in termini di lavoro effettuato dal tirocinante per la persona disabile la possibilità di mantenere e/o sviluppare le competenze professionali e sociali, aumentando così la propria spendibilità nel mercato del lavoro per la Provincia all’aumento dell’offerta dei servizi e quindi alla facilitazione dell’incontro fra domanda e offerta Fasi di approvazione del progetto presentazione del progetto al Sottocomitato disabili e acquisizione del parere approvazione con delibera di giunta Fasi operative Relative all’intervento stipula convenzione ex art. 11 L68/99 per la previsione di tirocini occupazionali; determinazione dirigenziale di sospensione di una parte dell’esonero e del relativo pagamento della quota esonerativa; individuazione del/della candidato/a; valutazione di compatibilità della mansione lavorativa da parte del Comitato tecnico; stipula di una convezione di tirocinio ai sensi della normativa vigente; valutazione della mansione e del/della candidato/a; accompagnamento nella fase iniziale di inserimento e disponibilità all’intervento per criticità durante il tirocinio, anche attivando i Servizi sociali e di Inserimento lavorativi di competenza territoriale; attività di verifica sull’esecuzione dei contenuti della convezione di tirocinio. Relative al progetto presentazione alla Direzione Territoriale del lavoro promozione attraverso campagna informativa predisposizione di materiale informativo comunicati stampa incontri presso associazioni datoriali Proiezioni numeriche: attualmente le posizioni lavorative riservate alle persone disabili esonerate sono 503 si reputa possibile perseguire l’obiettivo di realizzare 15-20 tirocini/anno Proiezioni economiche: ogni 10 tirocini il valore economico mosso è di circa 80.000 euro: i datori di lavoro risparmiano 35/40.000 euro e alle persone disabili si assegnano euro 4/4.500 annui ciascuno per un totale complessivo di 40/45.000 euro Effetti positivi: A favore delle persone disabili l’obiettivo prioritario di questa misura è quello di aumentare la spendibilità nel MDL delle persone disabili con particolari difficoltà di inserimento ed agire a favore del loro sostegno al reddito. A favore dei datori di lavoro ridurre i costi sostenuti per l’esonero effettuando una operazione a contenuto sociale. Considerazioni finali L’intervento proposto è stato preliminarmente testato dagli operatori del CMD con alcune aziende disponibili. I riscontri sono stati positivi da parte sia dei datori di lavoro che delle persone disabili, tanto da indurre il servizio a definire la presente proposta progettuale. Date le caratteristiche dell’azione, la cui gestione richiede competenze professionali specialistiche e disponibilità di tempo da dedicarvi, la sua piena realizzazione è dipendente dalla disponibilità di una risorsa umana da destinare al progetto. A tale riguardo è in corso di valutazione la possibilità di attivare una procedura di mobilità interna. Nel caso in cui non fosse perseguibile l’obiettivo di riservare una unità di personale all’azione, gli operatori del CMD, in relazione ai propri carichi di lavoro, valuteranno la fattibilità di una presa in carico di alcuni casi particolarmente critici o interessanti. Si ritiene, inoltre, utile segnalare che un progetto simile è operativo da anni presso una provincia lombarda ed ha ottenuto l’appoggio delle parti sociali oltre che l’apprezzamento dei datori di lavoro coinvolti.
Posted on: Mon, 18 Nov 2013 14:55:30 +0000

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