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da Siciliainformazioni di Giuseppe Bianca - I toni sono pacati ma decisi. Ferma la volontà di riaprire un dialogo, ma altrettanto chiara la determinazione a non andare via. Scilabra, Lo Bello e Bianchi rimangono al loro posto. Al fianco di Rosario Crocetta. Nino Bartolotta valuterà nelle prossime ore, ma è disponibile a dare le dimissioni in una ottica di rafforzamento dell’azione di governo di Crocetta e di ricomposizione del quadro politico generale. Dispiaciuti e provati, ma motivati a proseguire in un’azione di governo, forte ed efficace, i tre assessori confermati, sono stati autori di scelte importanti e strategiche, di riforme che li hanno sovraesposti. A rompere il ghiaccio Nelli Scilabra: “Siamo quattro assessori e quattro dirigenti del partito, non c’è qualcuno che può proclamarsi più PD degli altri. Bisogna rivedere i personalismi, e scelte di questo tipo non si possono assumere sulla base di valutazioni come quelle che sono state fornite”. Mariella Lo Bello, che rivendica lo storico risultato siglato con i forestali dopo sessanta anni, senza aumento della spesa, e con il rafforzamento di diritti, garanzie e prospettive, nel settore, esprime con altrettanta fermezza rispetto alla direzione regionale di ieri, la serenità per un lavoro svolto, incardinato in una prospettiva nuova per metodo e sostanza. Calibrato, sereno ma efficace nella sua sintesi , l’intervento di Luca Bianchi, che ha riassunto l’impegno di ridare credibilità alla Sicilia all’esterno, attraverso sacrifici all’interno di contenimento della spesa, di riduzione e di riforme strutturali. “Non so se è il migliore dei governi del dopoguerra in ogni caso non lo sono neanche i partiti. Voglio dare atto al PD del contributo di raccordo e di forte sostegno in occasione della finanziaria approvata, che è l’esatto contrario, mi pare, di quello che viene rimproverato in termini di presunta, mancata sinergia”. Bianchi aggiunge che rimarrà se il PD, tra Roma e la Sicilia, lo vorrà e se, soprattutto se ci saranno le condizioni di disponibilità oggettiva a proseguire nel percorso intrapreso. Diversa la posizione di Nino Bartolotta, pronto a rimettere nelle mani di Crocetta e del partito, la propria delega nel caso in cui questo possa servire da spunto per una lettura diversa e per una riconciliazione tra le parti. Gesto nobile, ma forse, ormai inutile.
Posted on: Wed, 25 Sep 2013 06:43:13 +0000

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