A mio avviso, un intervento medicalizzante è già di per sé - TopicsExpress



          

A mio avviso, un intervento medicalizzante è già di per sé patologizzante e non fa altro che rinforzare la necessità di adeguamento allo stereotipo sociale. Quello che io mi chiedo sempre è: non è più facile e doveroso avere un atteggiamento di “tolleranza” sociale rispetto all’alterità e accettare la c.d. “diversità” come normalità?Noi purtroppo viviamo in una società che ghettizza la diversità e impone il binarismo sessuale: o maschio o femmina. Quello che c’è nel mezzo deve sparire. Non possiamo e non dobbiamo costringere queste persone all’invisibilità! [...] Giocare con le bambole o indossare gli abiti della sorella “non è una diagnosi”, ma è un indicatore di quello che potrebbe essere una possibile Disforia di Genere. Noi parliamo sempre al maschile, quando poi abbiamo tante bambine che giocano con i cosiddetti giocattoli da maschio. Ma chi è che impone il concetto di “giocattolo maschile/femminile”? Il contesto socio-culturale. Quindi è la società che crea il pregiudizio nei confronti di quei bambin* che spontaneamente e serenamente si esprimono o cercano di manifestare la loro identità attraverso il gioco. Nei genitori dei pazienti che ho in carico, non ho mai riscontrato un atteggiamento rigido per le scelte operate dai propri figli. La difficoltà subentra nel momento in cui il bambino, inserendosi in un contesto sociale – quindi scuola materna e scuola elementare, media ecc. – viene in qualche modo osteggiato da una mentalità che esclude la diversità e che ghettizza queste minoranze. L’intervento di sostegno alle famiglie è una condizione indispensabile, perché se i bambini sono rassicurati e sostenuti nel loro percorso evolutivo dai propri genitori, saranno in grado di mediare tra i loro bisogni e il contesto socio-culturale in cui vivono. il punto centrale è questo proprio questo: l’esigenza di normalizzare! Ma qual è il confine tra normalità e patologia? I modelli socio-culturali che impongono il binarismo sessuale sono società normalmente patologiche o patologicamente normali [...] Nella Disforia di Genere la salvaguardia dell’integrità psicofisica dell’individuo passa – soprattutto in età evolutiva – attraverso l’accettazione delle diverse identità e un cambio di mentalità sociale. Perché emarginare o costringere alcune persone a scelte obbligate quando c’è la possibilità, a livello sociale, di poter accogliere le diverse identità non necessariamente in linea col sesso biologico? Le persone transgender che non accettano interventi chirurgici di adeguamento fisico, vivono la loro identità – al maschile o al femminile – liberamente. Dobbiamo evolverci dal punto di vista sociale più che intervenire medicalizzando e pensare al rapporto costi/benefici di ogni intervento.
Posted on: Tue, 12 Nov 2013 11:17:48 +0000

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