ANTIBIOTICI AI BAMBINI, LITALIA ESAGERA. COLPA DEI MEDICI E ANCHE - TopicsExpress



          

ANTIBIOTICI AI BAMBINI, LITALIA ESAGERA. COLPA DEI MEDICI E ANCHE DEI GENITORI Gli esperti: non usarli per linfluenza, non interrompere la terapia prescritta anche se i sintomi dellinfezione spariscono, buttare le confezioni a fine cura. Scuola, famiglia numerosa e fumo passivo tra i fattori di rischio. Un elemento di estrema importanza è quello della resistenza antimicrobica, che rappresenta un problema mondiale di sanità pubblica perché i superbatteri resistenti ai farmaci causano circa 400 mila infezioni e 25 mila morti ogni anno solo in Europa. Inoltre, questo fenomeno comporta un surplus di spese per i servizi sanitari pubblici e perdite di produttività per almeno 1,5 miliardi di euro. Nelle diverse strutture sanitarie, poi, la resistenza antimicrobica costituisce una minaccia particolarmente grave, che si manifesta sotto forma di infezioni contratte in seguito a un ricovero in ospedale: basti pensare che, solo nellUnione Europea, circa 4 milioni di pazienti soffre ogni anno di uninfezione connessa alle cure medico-sanitarie. Come usarli. Uno dei problemi maggiori è rappresentato dal fai-da-te dei genitori che, quando il bambino si ammala, danno spontaneamente un antibiotico con dosaggi non ottimali e appena i sintomi migliorano interrompono la terapia. Gli antibiotici - sottolinea Susanna Esposito, presidente della Società italiana di infettivologia pediatrica - sono farmaci preziosi, molto utili in presenza di specifiche infezioni, ma che non funzionano o addirittura possono essere dannosi qualora non vengano utilizzati in modo corretto. E quindi molto importante che siano somministrati solo quando li prescrive il pediatra, dopo aver fatto unattenta diagnosi. Non servono per linfluenza. Va ricordato, poi, che gli antibiotici non sono sempre la soluzione al problema: funzionano solo ed esclusivamente verso le infezioni batteriche, non in caso di semplice raffreddore o influenza. Nelle infezioni virali, come linfluenza di cui si parla tanto in questo periodo, gli antibiotici non sono utili - chiarisce Esposito - e possono soltanto favorire il rischio di comparsa di infezioni causate da batteri resistenti allantibiotico somministrato. In questi casi è possibile aiutare il bambino a sentirsi meglio utilizzando farmaci che alleviano i sintomi, mentre la malattia fa il suo corso. E poi una volta iniziata la terapia antibiotica è importantesomministrare tutte le dosi giornaliere e per il periodo di tempo indicato dal pediatra. Se la terapia viene sospesa prima del previsto, linfezione non verrà eliminata. Altra regola importante è quella di gettare gli antibiotici scaduti o che sono già stati aperti e utilizzati per uninfezione precedente.
Posted on: Fri, 15 Nov 2013 11:44:03 +0000

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