Aggiustamento Strutturale in Occidente Mentre le nazioni - TopicsExpress



          

Aggiustamento Strutturale in Occidente Mentre le nazioni occidentali hanno contratto debiti enormi attraverso la fornitura del denaro delle banche (di fatto comprando il cattivo credito delle banche) e con decenni di imperialismo che ha edificato il massiccio debito estero, l’Occidente, ed in particolare l’America, stanno entrando in un periodo in cui saranno sottoposti alle stesse o simili forme di aggiustamento strutturale che hanno inflitto al resto del mondo. Con le promesse del G20 di imporre austerità fiscale andranno persi i posti di lavoro nel settore pubblico, saranno privatizzati beni e infrastrutture di proprietà dello Stato, le tasse aumenteranno, i tassi di interesse (alla fine) saliranno e, non da ultimo, sarà ampliata e istituzionalizzata la liberalizzazione dei mercati, cosicché le principali banche globali saranno in grado di fare profitti attraverso l’arma della speculazione finanziaria, con il conseguente collasso delle nazioni. Le classi medie svaniranno e regnerà la povertà, mentre i ricchi diventeranno infinitamente più ricchi e potenti. Naturalmente, la gente si solleverà, conquisterà le strade, protesterà, dimostrerà, si ribellerà, così come insorgerà e si rivolterà. Sicuro del fatto che la gente resisterà, lo Stato dovrà reprimerla con la polizia, i militari e l’apparato di sorveglianza e controllo di Sicurezza Nazionale. Non ci sbagliamo: questa è la Terzomondializzazione dell’Occidente: la Rivoluzione Post Industriale. All’inizio del giugno 2010 i ministri delle finanze del G20 e i governatori delle banche centrali si sono riuniti a Seoul, in Corea del Sud, in un meeting con una copertura mediatica significativamente inferiore rispetto al successivo summit dei leader G20 a Toronto, ma significativamente più importante per lo stato dell’economia mondiale. Il comunicato diffuso dai ministri delle finanze e dai banchieri centrali dopo il vertice affermava che le nazioni del G20 necessitavano di velocizzare il processo di consolidamento fiscale (vedi austerità fiscale).[38] Nel corso della riunione il FMI ha presentato una relazione che raccomandava l’adozione di politiche di aggiustamento, presumibilmente per aiutare la crescita economica.[39] Non c’è stata menzione, comunque, di come simili politiche di aggiustamento hanno fallito nel conseguire una crescita nel mondo in via di sviluppo negli ultimi 30 anni e, di fatto, hanno diffuso invece povertà e mancanza di prospettive economiche. Dopo il meeting dei leader del G20 a fine giugno del 2010, i leader delle più grandi economie del mondo hanno calcolato un calendario di imposizione di misure di austerità fiscale per ridurre il loro deficit e arrestare la crescita dei loro debiti. Il piano comportava il taglio del deficit della metà entro il 2013.[40] In giugno la Germania aveva annunciato tagli di austerità massicci alla spesa, stimolando le proteste nelle strade.[41] Simon Johnson, ex capo economista del FMI, dichiarava che l’austerità fiscale avrebbe portato a esacerbare negli Stati Uniti il tipo di problemi che si hanno nel mondo in via di sviluppo – e creare le condizioni per un’altra crisi finanziaria.[42] Il capo economista della banca di levatura mondiale HSBC nel maggio del 2010 ha affermato che:Per lo meno i governi necessitano di perseguire un periodo di diversi anni di austerità fiscale, e infine:le posizioni di bilancio diventeranno intollerabili politicamente, economicamente e finanziariamente.[43] L’austerità fiscale comporterà massicci tagli alla spesa sociale, e farà per il mondo sviluppato quello che ha fatto nel mondo in via di sviluppo: sanità, istruzione e servizi sociali saranno tagliati, con il licenziamento dei dipendenti pubblici in questi e altri settori, creando così una massiccia nuova ondata di disoccupati. Contemporaneamente, saranno drasticamente aumentate le tasse, in particolare sulle classi medie e basse, che saranno allora più povere di prima. Tuttavia, l’austerità fiscale non è l’unica condizione di aggiustamento strutturale, perché saranno prese molte altre misure, avanzando sulle attuali tendenze, tra cui un’ulteriore espansione e istituzionalizzazione della liberalizzazione del commercio, così come la svendita dei beni pubblici all’interno di grandi progetti di privatizzazione. Dal momento che l’Occidente ha in gran parte privatizzato tutte le industrie di proprietà statale agli albori dell’era neoliberista, le restanti aree della privatizzazione sono in gran parte progetti di infrastrutture come strade, aeroporti e porti. Tuttavia, queste saranno intraprese in America dai singoli Stati e città alla disperata ricerca di denaro e investimento. Thomas Osborne, responsabile delle infrastrutture e delle privatizzazioni presso la banca UBS, ha dichiarato nel maggio del 2009 che la privatizzazione finirà per prendere la mano ma sarà fatta in una approccio più incrementale.[44] Nel settembre del 2010 il Chicago Council on Global Affairs ha pubblicato un rapporto sulla privatizzazione delle infrastrutture. Il Council rappresenta ed è gestito da diversi funzionari, come JP Morgan Chase & Co., CME Group (il più grande mercato di derivati al mondo), la Federal Reserve Bank di Chicago, Bank One Corporation, McKinsey and Company, Goldman Sachs, Boeing, Northern Trust, United Airlines, il Chicago Board of Trade e una miriade di altre imprese, banche e interessi finanziari e il consiglio include anche la First Lady, Michelle Obama.[45] Nella relazione patrocinata dal Chicago Council si dichiarava che la tendenza verso la privatizzazione delle industrie non avviene solo negli Stati Uniti, ma a livello globale.[46] In definitiva, la relazione rilevava che:realtà finanziaria significa che la privatizzazione delle infrastrutture continuerà.[47] Nel definire le infrastrutture, la relazione individuava strade, ponti, strutture portuali, impianti di depurazione, linee di trasmissione elettrica e ferrovie, così come ospedali, carceri e altri beni comuni che servono l’interesse pubblico.[48] Su questa nota, i fondi sovrani (SWF) provenienti da tutto il mondo stanno comprando le infrastrutture americane. I fondi sovrani sono fondi di investimento di proprietà dello Stato di azioni, obbligazioni, beni finanziari, risorse e patrimoni. Alcuni dei più grandi fondi sovrani al mondo sono quelli degli Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Norvegia, Cina, Corea del Sud, Kuwait, e Russia. Come margini di recupero all’interno dell’oblio della Grande Depressione Debitoria Globale, i fondi sovrani stanno comprando le infrastrutture americane, tra cui: Una strada a pedaggio in Indiana. L’autostrada elevata di Chicago. Un tratto di autostrada in Florida. I parchimetri a Nashville, Pittsburgh, Los Angeles e altre città. Un porto in Virginia. Un’intera compagnia di progetti pubblici infrastrutturali Californiana, tutti o già affittati o già impostati per essere affittati per 50 o 75 anni o più in cambio di una tantum, la somma forfettaria di alcuni miliardi di dollari nel migliore dei casi, di solito solo per aiutare a mettere una pezza ad un buco o due in un singolo bilancio annuale. L’America è letteralmente in vendita, a prezzi stracciati, e gli acquirenti sono sempre le stesse persone che hanno ottenuto parecchio nella bolla del petrolio. Grazie a Goldman Sachs, Morgan Stanley e altre banche di investimento che hanno sollevato artificialmente il prezzo della benzina nel corso dell’ultimo decennio, gli americani hanno consegnato un sacco del loro eccesso di denaro contante nelle casse dei fondi sovrani come il Qatar Investment Authority, il Libyan Investment Authority, il SAMA Foreign Holdings dell’Arabia Saudita e l’Abu Dhabi Investment Authority degli Emirati Arabi Uniti.[49] Questo processo è in corso anche in Canada, poiché il governo dell’Ontario, nel 2009, considerava di svendere tutto o in parte le sue società della Corona per ridurre il deficit provinciale, ed ha ingaggiato Goldman Sachs per scrivere un progetto per le possibili privatizzazioni.[50] Inoltre, si riscontra un aumento degli appelli – a livello globale – per portare avanti il programma di privatizzazione dell’acqua, un regime che la Banca Mondiale ha spinto a parecchi paesi in tutto il mondo, con costi enormi – in termini economici, politici e sociali – per le persone più povere, ed enormi profitti per una manciata di conglomerati dell’acqua a livello mondiale. Organizzati intorno all’International Water Association e al World Water Council, i principali conglomerati dell’acqua, la Banca Mondiale e le Nazioni Unite, hanno promosso progetti di privatizzazione dell’acqua dappertutto nel mondo in via di sviluppo e sempre più in Occidente come mezzo per risolvere la crisi mondiale dell’acqua. Come abbiamo visto, tuttavia, da quei casi di privatizzazioni in luoghi come Bolivia, Sud Africa, El Salvador e diversi altri, sono i poveri che soffrono di più, e sarà lo stesso sia che essa avverrà in Angola o in America. La Schiavitù del Debito Mentre le nazioni Occidentali cominciano a imporre l’austerità fiscale alle loro popolazioni a alle strutture sociali, gli effetti crudeli arriveranno nel tempo, poiché le nazioni mantengono tassi di interesse estremamente bassi, mantenendo così il costo del denaro a buon mercato. Tuttavia, come riporta la relazione della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) del giugno 2010 si potrebbero restringere sia la politica fiscale che monetaria al tempo stesso. Ciò significa che, secondo la BRI, i tassi di interesse devono salire insieme alle misure di austerità fiscale. Non dimentichiamo che sono stati i tassi di interesse estremamente elevati nei tardi anni ’70 e nei primi anni ’80 che hanno scatenato la crisi del debito degli anni ’80, perché le nazioni con grandi debiti esteri non potevano più permettersi il loro pagamento degli interessi annuali, quindi necessitavano di rivolgersi al FMI e alla Banca Mondiale per l’assistenza in forma di programmi di aggiustamento strutturale. La spesa massiccia di stimolo e i salvataggi creeranno il probabile scenario di provocare inflazione, facendo salire drammaticamente i prezzi. Per combattere l’inflazione le nazioni possono aumentare i tassi di interessi, che rendono la moneta più costosa che, quindi, riduce i tassi di inflazione. Mentre le banche centrali di tutto il mondo iniettavano miliardi e miliardi di dollari nel sistema finanziario, hanno mantenuto il tasso di interesse estremamente basso, al fine di incoraggiare il flusso di denaro. Nella relazione annuale 2009 della BRI si avvertiva che tale politica poteva creare una massiccia inflazione, per cui, alla fine, i tassi di interesse dovevano essere sollevati. La questione principale è quando saliranno: se troppo in ritardo l’inflazione potrebbe andare fuori controllo, se troppo presto potrebbe distruggere il recupero.[51] Così, mentre la relazione annuale 2010 della BRI chiede strette simultanee monetarie e fiscali, ciò potrebbe essere potenzialmente disastroso, con l’eventualità di spingere l’economia globale in depressione.[52] L’effetto degli alti tassi di interesse, mentre fanno potenzialmente diminuire i tassi di inflazione, aumentano il costo dei pagamenti annuali del debito delle nazioni, aggravando e alimentando così le misure imposte di austerità fiscale per ridurre la spesa. Ciò si riverbera sulla persona media, perché i tassi di interesse agiscono su tutti i suoi debiti, compresi i debiti personali, che dovrebbero incrementare. Mentre l’austerità fiscale aumenterà le tasse, aumenterà anche la povertà e decostruirà la classe media, così gli alti tassi di interesse dovrebbero portarla al dissanguamento. Tuttavia, l’inflazione agisce come una tassa occulta, aumentando i costi dei beni di consumo come il cibo e il carburante, mentre la moneta si deprezza di valore. Anche questo sarà un costo importante per la classe media in via di sparizione. Sembra che, in entrambi i casi, la persona media sia nel mirino del sistema di terrorismo economico. E’ l’epitome di un Catch-22; sarai dannato se lo fai e sarai dannato se non lo fai. L’aumento dei tassi di interesse durante un periodo di austerità fiscale, tuttavia, è particolarmente distruttivo per la persona media. In particolare la stretta fiscale e monetaria fu collaudata in tandem nei primi anni ’30 e allora non funzionò.[53] In altre parole, ha contribuito a gettare il mondo nella Grande Depressione. Oggi, però, sarebbe molto peggiore, perché ora abbiamo la realtà dei mutui, il debito delle carte di credito, i derivati, il debito degli studenti, ecc. Queste cose non esistevano al momento della comparsa della Grande Depressione, per cui oggi si determinerebbe La Più Grande Depressione. E’ una trappola del debito, e tutti sono presi all’interno di essa. Se gli Stati non alzano i tassi di interesse, il ‘mercato’ potrebbe rivoltarsi contro di loro, perché le principali banche mondiali, gli hedge foud e gli speculatori di valuta, possono ‘perdere la fiducia’ nella valuta del paese, e far fuggire la moneta, facendone crollare il valore, con conseguente iperinflazione potenziale (come vissuta dalla Germania di Weimar e dallo Zimbabwe), che ha anche l’effetto di devastare una nazione e saccheggiare la ricchezza della sua gente. Mentre la crescita dei tassi di interesse è fatta in nome della riduzione del debito a un ritmo più rapido, si ha infine l’effetto opposto. Si crea, in sostanza, una condizione in cui una nazione è sempre indebitata e gli aumenti del debito si accumulano annualmente. Ciò si verifica a causa di una nazione che lotta per pagare i suoi interessi annuali sul debito, e quindi cerca ‘assistenza’ del Fondo Monetario Internazionale e dei creditori per concedergli un prestito veloce e pagare gli interessi. Il FMI fornisce un prestito, che viene immediatamente reindirizzato a pagare i creditori, e il montare del prestito che il FMI fornisce è quindi aggiunto al debito nazionale complessivo. Così, i tassi di interesse crescenti aumenteranno il pagamento degli interessi annuali, perché il debito stesso si è allargato. La nazione ha bisogno ‘dell’assistenza’ di un prestito ulteriore – più debito – per pagare gli interessi sul debito complessivo, che quindi continua a salire. Ecco come le nazioni del ‘Terzo Mondo’ diventano così indebitate accumulando più debiti per pagare gli interessi sui debiti pregressi, i quali creano poi più debito, che richiede maggiore indebitamento per pagare gli interessi sul debito accumulato, e così via. Nel frattempo, sono stati attuati i ‘programmi di aggiustamento strutturale’ (SAP) secondo le ‘condizioni’ dei prestiti del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale che ‘assistono’ a decostruire le basi sociali di una nazione, eliminano la classe media e fanno esacerbare la povertà, per aiutare presumibilmente a ridurre il disavanzo. Questo sembra ora essere il destino delle nazioni del del ‘Primo Mondo’ industrializzato. Mentre la relazione annuale della BRI invocava l’aumento dei tassi di interesse, un documento interno scritto dal capo economista della BRI nel marzo 2010 avvertiva che la lotta contro l’aumento dell’inflazione attraverso l’inasprimento delle politiche monetarie non funzionerebbe, perché l’aumento dei tassi di interesse comporterebbe pagamenti di interessi più elevati sul debito pubblico, con conseguente aumento del debito.[54] In ultima analisi, parlare o meno di aumentare i tassi di interesse e su come imporre l’austerità fiscale è fuorviante. Questo perché queste discussioni sono fatte sulla base del fatto che questi debiti sono legittimi. La dottrina giuridica del ‘debito odioso’ prevede che il debito sovrano incorso senza il consenso del popolo, e non a suo beneficio, è odioso e non deve essere trasferito ad un governo successore. In altre parole, se un debito non giova al popolo è illegittimo e non deve essere rimborsato. Se questo principio fosse applicato ai paesi del ‘Terzo Mondo’, si potrebbe tranquillamente dire che il FMI, la Banca Mondiale e le nazioni occidentali potrebbero perdere effettivamente il loro controllo del Sud del Mondo. E’ attraverso il meccanismo del debito che il moderno imperialismo funziona più efficacemente. Naturalmente, la corretta strada economica da seguire per un effettivo recupero potrebbe essere quella di dichiarare illegittimi tutti questi grandi debiti – del ‘Terzo Mondo’ e del mondo Occidentale – perché i debiti dell’Occidente sono avvenuti dai finanziamenti alle avventure imperiali all’estero; e i debiti del ‘resto’ sono il risultato di questo imperialismo. Attraverso la crisi economica, i debiti contratti sono così stati in gran parte fatti in termini di acquisto di crediti dubbi dalle banche che hanno creato la crisi, quindi, anche questi sono illegittimi. Anche il denaro di ‘stimolo’, al fine di risolvere una crisi finanziaria creata da una minoranza corrotta in tutto il mondo, è stato un indebitamento. I debiti delle carte di credito e i debiti studenteschi esasperano la povertà, e se non ci sono posti di lavoro per gli studenti in una economia in rottura, il loro debito è illegittimo. Dal momento che il debito da carta di credito è stato fatto per finanziare il consumo e permettere alle persone di vivere al di sopra delle proprie possibilità, vi è una nozione di responsabilità da parte del debitore, perché le compagnie di carte di credito hanno preso di mira le persone indebitate e hanno essenzialmente ‘preso in ostaggio’ la classe media, che adesso deve pagare mediante il proprio impoverimento; le persone sono state indotte in errore e il debito, in ultima analisi, non li beneficia; quindi, è pure illegittimo. Se i nostri governi, le banche, le imprese e tutti i creditori sono stati collusi insieme nel cercare il profitto personale e il guadagno, mentre impoverivano noi e il resto del mondo in questo processo, i debiti fatti in tutto il mondo da queste istituzioni, attori e nazioni sono odiosi e non devono essere rimborsati. Prendendo questa posizione, tuttavia, non si potrebbe ottenere molto nel mondo dell’economia e della politica, perché non ci sarebbe nessun difensore per la fine dell’imperialismo e delle strutture di potere finanziario, economico, sociale e politico; nessuna posizione particolarmente popolare da parte del potere. Quindi, i dibattiti e le discussioni infurieranno; mentre si alzano i tassi di interesse, mentre si impone l’austerità fiscale, mentre si crea un ‘recupero’, tutto nello stesso tempo in cui le istituzioni globali politiche ed economiche, gli stati e gli attori, lavoreranno per impoverirvi e distruggere le fondamenta della società in cui vi trovate.
Posted on: Sat, 23 Nov 2013 13:33:58 +0000

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