Ai miei amici Ciao! La nostra amicizia è arricchita dalla condivisione spirituale e dalla concretezza della carità. Evocare la presenza del Signore nei momenti di dolore che scopriamo negli altri, diventa un gesto di grande fede, perchè ci rende più sensibili a comprendere che i bisogni dei poveri sono un segno tangibile della vicinanza del Cristo sofferente, la nostra Pasqua. Lamicizia ci salva. Salva dalla solitudine, dalla pochezza dei nostri limiti, salva dalla presunzione di bastarsi, perchè laltro diventa parte della nostra vita. Irrompe nelle nostre abitudini diventate spesso certezze, e ci sottrae alla nostra infingardaggine per disegnare una prospettiva più luminosa ed ampia dove il respiro del mondo penetri la nostra anima, trasformandola. E lamico diventa compagno di vita... E per questo che desidero aggiorarti sui nostri interventi di solidarietà. Serge dopo la delicata operazione al cuore e la riabilitazione che ha dovuto sostenere, è ritornato a casa. E in cerca di lavoro perchè non può più fare quello di prima, in quanto non è in grado di svolgere attività di fatica. Ha bisogno di tutto perchè non guadagna. Ma la sua determinazione gli dà forza e coraggio. I giovani nigeriani ex-rifugiati, in particolare Solomon, hanno ottenuto il permesso di soggiorno tanto ambito. Sol, lo scorso anno, è riuscito a inviare un container colmo di elettrodomestici non più funzionanti al porto di Lagos da dove poi è iniziata la loro riparazione. Questa azione gli ha permesso di guadagnare quel denaro necessario per continuare a vivere qui in Italia e pensare al suo domani. Attualmente cerca di replicare il successo con altri amici africani alcuni dei quali sono ancora rifugiati politici in attesa dei riconoscimenti giuridici necessari. Per quanto riguarda le situazioni familiari dei giovani studenti che frequentano il mio Istituto, posso dire che il nostro contributo ha permesso ad alcune mamme di intraprendere dei lavori remunarati secondo la legalità e questo ha consentito ai miei giovani studenti di continuare a venire a scuola, senza essere caricati di altre responsabilità. Si tratta, lo ricordo, di quattro famiglie latinoamericane e di una famiglia ucraina. Purtroppo altre sei famiglie hanno ritirato i lori figli da scuola per motivi di carattere economico. Due sono ritornate in Perù. Gli altri casi italiani hanno trovato assistenza presso centri di volontariato e alla Comunità di S. Egidio, compresa la situazione dei ragazzi lasciati soli con la madre perchè il padre li ha lasciati per raggiungere la nuova convivente . Per Natale spero di avere un ulteriore aiuto dai nostri amici dellACR Giovanissimi, allestando il consueto mercatino presso una delle parrocchie più disponibili (Salesiani, Ss. Pietro e Paolo, S. Agostino, Soccorso... Anche il Terzo Tempo Giovani sta improntando una rivendita del libro (non usato ma datato). Confido nella vostra collaborazione. Chi volesse ulteriormente fare delle offerte mi contatti o interpelli i giovani del Terzo Tempo. Aiutare gli ultimi non è il frutto di filantropia. E la conseguenza dellamore di Cristo che ci interpella. Vi abbracccio di cuore, diacono Andrea, lo Zargo per i più giovani.
Posted on: Sat, 02 Nov 2013 12:46:34 +0000
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