Amnistia in Russia: Pussy Riot forse libere, Greenpeace no E - TopicsExpress



          

Amnistia in Russia: Pussy Riot forse libere, Greenpeace no E stato lo stesso Putin a chiedere il provvedimento Roma, 14 ott. Arriverà domani sulla scrivania di Vladimir Putin il progetto di amnistia richiesto dallo stesso presidente russo, in occasione dei 20 anni della Costituzione russa. Il Consiglio per lo sviluppo della società civile e dei diritti umani presso la presidenza russa ha stilato un testo, che entro domani va consegnato al capo dello Stato. Sulla stampa e i siti russi si moltiplicano di ora in ora le ipotesi di scarcerazioni illustri: usciranno di prigione gli oppositori sotto processo? Lex oligarca nemico numero uno del capo del Cremlino, Mikhail Khodorkovksy? Le Pussy Riot della preghiera anti-Putin nella cattedrale di Mosca? Coloro che hanno già letto il testo, (ma tutti attendono la consegna per svelarlo, anche perché potrebbero essere apportate modifiche dellultima ora) fa la lista di chi, tra i casi più noti e controversi, probabilmente resterà dietro le sbarre e di chi, invece, potrà uscire dal carcere. Secondo Novaya Gazeta, che ha visionato il progetto di amnistia, le due esponenti del gruppo punk Pussy Riot hanno buone chance di tornare in libertà, in base a diversi punti del piano. In particolare, lamnistia sarebbe prevista in molti casi per le madri di minorenni e sia Nadezhda Tolokonnikova, sia Maria Alekhina sono mamme di bambini piccoli. Niente amnistia, poi, per gli attivisti di Greenpeace, in carcere in attesa di giudizio: sono accusati di pirateria e questo articolo del codice penale è stato inserito nella cosiddetta lista nera dei reati non previsti per lamnistia. AFP
Posted on: Mon, 14 Oct 2013 10:44:58 +0000

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