Appena il tempo di insediarsi che la nuova Amministrazione - TopicsExpress



          

Appena il tempo di insediarsi che la nuova Amministrazione comunale di Santa Cesarea Terme (3000 ABITANTI) deve fare i conti con le prime gatte da pelare. E l’affondo arriva proprio dall’ex sindaco Daniele Cretì, ora capogruppo di minoranza, che contesta la formazione della nuova giunta comunale, la quale non rispetterebbe le istruzioni di legge in merito alle cosiddette “quote rose”. Nel primo consiglio comunale, il leader della lista “Continuità e Sviluppo” ha chiesto con queste parole la revisione dell’assegnazione delle deleghe: Dalla lettura dei decreti di nomina fatta dal Sindaco si evince la illegittima composizione della Giunta a causa della mancata applicazione di quanto prescritto dall’art. 46, comma 2, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n° 267. Nella Giunta appena nominata non è garantita la presenza di entrambi i sessi: ai sensi della Legge 23/11/2012 n° 215, che ha modificato l’ art. 46 del TUEL 267/2000, è necessario rivedere la composizione dell’organo dell’esecutivo comunale con l’inserimento di almeno una rappresentanza di sesso femminile. Se prima dell’entrata in vigore della legge n. 215/2012 questo era solo un problema di opportunità, ora rappresenta un problema di legittimità anche per i comuni al di sotto dei 5.000 abitanti. Il gruppo di minoranza “Continuità e Sviluppo”, pertanto, invita il Sindaco a rivedere la compagine di Giunta applicando correttamente quanto previsto dall’ art. 46 del TUEL, diffidando la Giunta così come costituita ad emettere atti fino a quando lo stesso organo esecutivo non sarà legittimamente costituito. Anticipiamo che quanto da noi evidenziato in questo Consiglio, sarà portato a conoscenza di S.E. il Prefetto di Lecce, nonché delle consigliere per le Pari Opportunità della Regione Puglia e della Provincia di Lecce. Nel caso di inerzia da parte del Sindaco nel voler applicare correttamente la legislazione vigente, questo gruppo di minoranza si riserva di adire le vie legali. Nell’attesa della replica del sindaco Pasquale Bleve e delle sue eventuali mosse in merito, non si può non sottolineare la particolare formazione dei due principali organi amministrativi; nessuna presenza femminile né in consiglio, né in giunta comunale. Se il neosindaco sarà costretto a rivedere le sue nomine dovrà necessariamente chiedere l’appoggio di un membro femminile esterno, privando uno dei tre attuali assessori delle sue deleghe, magari col rischio di creare malumori.
Posted on: Fri, 12 Jul 2013 11:07:51 +0000

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