BERLINGUER E IL SETTANTASETTE È uscito il numero dedicato - TopicsExpress



          

BERLINGUER E IL SETTANTASETTE È uscito il numero dedicato agli anni Settanta della rivista online Iconocrazia, diretta da Giuseppe Cascione. Troverete un mio articolo su Berlinguer e il Settantasette. Ringrazio Enrico Scuro per la bella foto di Trentin a colloquio con gli studenti a Bologna nel 1977. Eccovi uno stralcio (larticolo completo cliccando sul link): «Ma la scissione tragica tipica del moderno è una lotta tra desiderio e istituzioni, così come volevano i fautori dellanti-psicanalisi? Non è forse necessario ammettere invece che la stessa seconda natura è sì linteriorizzazione di un grande numero di costrizioni esterne – che per essere diventate seconda natura non sono più tali e si configurano anzi come dimora – che socializzano però la psiche e la mediano con la società? Insomma, scarto e scissione mettono a distanza loggetto del desiderio e lumano può affrontare con maggiore consapevolezza labisso del nulla e accettare la sfera dellautonomia come dimora etica. Listituzione, in quanto deposito di significati immaginari che socializzano e danno senso al mondo, viene investita affettivamente, perché è ciò che struttura, contiene e allo stesso tempo esplicita la tensione tragica. Leticità è lamore per unistituzione considerata nostra non solo e non tanto come sfondo che permette il riconoscimento dei progetti di vita di ciascuno, ma come ciò che esplicita e non nasconde il conflitto tragico e allo stesso tempo cerca di attenuarlo. Per fare questo ha bisogno di costituirsi come spazio della politica che necessita della produzione di immaginario di tutti, della discussione pubblica sui grandi temi dellesistenza in una sorta di grande autorappresentazione collettiva della propria fragilità ontologica. Di tutto questo non vè traccia nella riflessione libertaria degli anni Settanta. Va inoltre rilevato che lenfasi sullautorealizzazione non teneva e non tiene conto della grande offensiva del capitalismo postmoderno contro limmaginario democratico dei lavoratori. Si è trattato di una sfida vinta che ha introdotto individualismo, edonismo e privatismo nellhabitus quotidiano di milioni di persone proprio tramite la retorica dellautorealizzazione e dellespressione della propria creatività tramite i consumi e il tempo libero. Possiamo allora dire che il passo dallautorealizzazione allindividualismo edonista fu breve e una parte della sinistra non colse il problema, per non dire che addirittura ne accelerò la convergenza. Ora, ci pare che Berlinguer fosse invece molto consapevole del pericolo. Allindomani del referendum sul divorzio, Berlinguer mise in guardia da orientamenti e abitudini di vita formatisi in larghi strati di cittadini per il diffondersi delle ideologie proprie del neocapitalismo e in conseguenza delle distorsioni e del tipo di sviluppo realizzatosi in Italia. Di seguito denunciò lirrazionalismo delle culture giovanili e dei gruppi di estrema sinistra. Compito del partito è invece per lui quello di comprendere e trasformare la realtà contro qualsiasi forma di vitalismo e attivismo per lattivismo: Vi sono atteggiamenti pseudo-rivoluzionari di negazione dello sviluppo produttivo, della scienza e della tecnica, e persino del patrimonio culturale, tutti considerati puri strumenti del dominio delle classi sfruttatrici. Atteggiamenti nichilistici di questo tipo vengono persino teorizzati da certi gruppi estremisti, sfociando inevitabilmente in posizioni pratiche meramente agitatorie distruttive».
Posted on: Sat, 12 Oct 2013 12:03:42 +0000

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