BRASILE Il governo brasiliano ha annunciato che invierà - TopicsExpress



          

BRASILE Il governo brasiliano ha annunciato che invierà l’esercito nella regione del Mato Grosso do Sul per sedare la rivolta degli indios brasiliani e ristabilire l’ordine. Nell’ultima settimana in questa regione amazzonica, situata nella parte occidentale del Paese, le comunità indigene sono tornate a protestare, armandosi di frecce e archi per rivendicare le terre dei loro antenati prese in possesso dalle fazendas degli agricoltori. La situazione è degenerata venerdì scorso, quando un giudice ha emesso un ordine di sfratto per il gruppo indigeno Terena, al quale è stato ordinato di sloggiare da un pezzo di terra in mano a un importante politico locale. I Terena si sono immediatamente ribellati, affermando che non lasceranno il ranch perché si tratta di un terreno che spetta loro di diritto. Negli scontri con la polizia uno di loro è stato anche ucciso. Il fatto ha rinvigorito gli animi delle comunità indigene sparse in tutta le regione, come nella vicina e più grande del Mato Grosso. Per evitare che un’escalation di violenze, il ministro della Giustizia del Brasile Josè Cardozo ha ordinato l’invio di 200 soldati per sedare le rivolte in particolare nell’area di Sidrolândia, promettendo che si recherà personalmente sul posto per supervisionare le operazioni dell’esercito. “Non verseremo ulteriore benzina sul fuoco – ha spiegato Cardozo -. Dobbiamo evitare che queste proteste tornino a radicalizzarsi in questo territorio. Perché qui ci sono dissapori vecchi quanto la storia del Brasile”. Nella “Giungla Fitta”, questa è la traduzione in italiano di Mato Grosso, la situazione è infatti delicata in molte altre aree. Circa 2.000 membri della comunità Kaingang e dei Guarani stanno bloccando le autostrade che attraversano la regione per protestare contro la decisione del governo di cedere i loro terreni alle fazendas. I Munduruku, invece, presidiano la zona in cui è in programma la costruzione della grande diga idroelettrica di Belo Monte, destinata a diventare la terza più grande del mondo. Martedì scorso il governo brasiliano ha incontrato una delegazione dei leader indigeni nella capitale Brasilia, provando a stemperare gli animi. Il problema è che gli indigeni si oppongono alle politiche di costruzione su cui punta l’esecutivo per far fruttare nuovi investimenti nazionali ed esteri anche in quel 13% del suo territorio sinora protetto perché considerato di loro proprietà. In questo scenario un peso sempre più rilevante lo assumono le potenti lobby agricole brasiliane. La loro richiesta di limitare a decisioni urbanistiche i poteri della FUNAI (Fundação Nacional do Índio), l’organo ufficiale fondato all’inizio del Novecento per proteggere i diritti dei popoli indigeni, è stata accolta dal governo. Gli indios, che saranno pure armati di archi e frecce ma che non sono affatto stupidi, hanno capito che aria tira. E proprio per questo hanno deciso di tornare a protestare.
Posted on: Fri, 07 Jun 2013 14:03:09 +0000

Trending Topics



x;">
Cheap Thomas Pink tollemache check shirt - button cuff White/Blue
Im so thankful for everyone thats a part of or has been a part of
A VIGOROUS COLD FRONT WILL BRING DAMAGING WINDS TO SOUTHEASTERN
SENIOR SOFWARE DEVELOPMENT ENGINEER Company Name: Elkotob
Homecoming Titan Funland Volunteers Titan Funland Thursday Oct
This is from Sheri ....SOOOO excited for her!!! WTG
My name is Jamal and i want to sell my 2013 Lexus LX 570 Used for
. . a tiny spark leads to a flame which leads to full burning fire
LEVY JUNCTION SHOW TIMES

Recently Viewed Topics




© 2015