Bisceglie (Ba) CASA DIVINA PROVVIDENZA: QUANTO DENARO SPRECATO COMUNICATO di Biagio D’ALBERTO – Segr. Generale Fp Cgil Puglia Se i 27,5 milioni di euro della “ Casa di Procura Istituto Suore Ancelle della Divina Provvidenza” di Bisceglie erano il frutto di trattamenti previdenziali maturati dalle “consorelle” e quindi lecitamente accantonate, perché parti di tali somme sono state spostate all’estero ed hanno avuto bisogno di far ricorso allo scudo fiscale? Perché parte dei trattamenti previdenziali invece di essere collocati presso lo IOR non venivano depositati presso l’INPS, così come avviene per ogni lavoratore di questo Paese? La gravità delle vicende tratteggiate dalla Procura di Trani, in questi giorni danno la sensazione di un Ente (C.D.P.) che in apparenza gestiva servizi accreditata dal Servizio Sanitario regionale, mentre con la testa guardava altrove. Altrimenti non si giustificano le centinaia di assunzioni di dipendenti, molti con profili non appropriati rispetto alle attività dell’Ente, che hanno trasformato lo stesso in una vero e proprio carrozzone. Assunzioni che rispondevano al soddisfacimento di bisogni diversi dagli interessi economici e funzionali della C.D.P.; scelte che hanno costretto l’Ente a mandare via oltre 400 lavoratori nel 2004, e di un numero di pari entità quest’anno. La voragine debitoria che ha sommerso l’Ente si giustifica solo con la necessità di una struttura dirigenziale votata ad autogarantirsi nella speranza che qualche “benefattore” ponesse rimedio al disastro economico. Adesso la partita volge al termine. Diventa davvero difficile dare un terzo tempo a chi ha dilapidato molto di più di quello che poteva gestire. Non sappiamo cosa deciderà il Tribunale di Trani il 5 novembre prossimo, per noi però è fondamentale che gli utenti da un lato ed i restanti 1500 lavoratori dall’altro, non paghino un prezzo più alto rispetto a quello che hanno già pagato. Bari, 07.10.2013
Posted on: Mon, 07 Oct 2013 08:51:01 +0000