CARDINALE SEPE: “INTERVENIRE COME CRISTIANI ALLA RICERCA DEL - TopicsExpress



          

CARDINALE SEPE: “INTERVENIRE COME CRISTIANI ALLA RICERCA DEL BENE COMUNE” “È questo il momento opportuno per intervenire, come cristiani, nella difficile situazione della nostra comunità, alla ricerca del bene comune”. Lo ha detto stasera il cardinal Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, nella celebrazione per l’inizio del nuovo anno pastorale. Celebrazione impreziosita dalla presenza delle reliquie dei Santi Martiri di Otranto, canonizzati da Papa Francesco il 12 maggio scorso. “Questo impegno ci deriva dall’essere Chiesa profetica, come ci ha indicato il Concilio, nello spirito del Dio delle Promesse, che ci precede sulle vie della storia. Con ciò, intendiamo riscoprire la vera identità della nostra fede che deve essere aperta alla storia e al mondo; una fede-missionaria che ci proietta verso la comunità degli uomini con un rapporto più autentico e maturo con i nostri fratelli e sorelle e con tutta la comunità degli uomini”, ha chiarito il porporato. Certo, ha aggiunto, “il cammino che intraprendiamo è delicato e difficile perché presuppone una nostra profonda conversione, un nuovo stile dell’attività pastorale, un nuovo slancio missionario, una nuova consapevolezza del nostro ruolo per cambiare le strutture della convivenza civile. Però siamo anche consapevoli che non possiamo tacere di fronte ai mali e ai gravi disagi del nostro popolo”. “Per realizzare questa missione – ha precisato il cardinal Sepe -, è necessario che usciamo da noi stessi, dalle nostre strutture, dai luoghi recintati delle nostre sagrestie ed andare incontro alla gente che vive in situazioni di gravi disagi morali e sociali e chiede amore e solidarietà da chi rappresenta Cristo e il suo Vangelo”. In realtà, “la storia ci insegna che questo impegno dei cristiani non è privo di ostacoli, frapposti da chi, per ideologia o per interessi personali, rifiuta o combatte ogni forma di solidarietà e di giustizia”. Ma “il vero discepolo di Cristo non ha paura di ‘gettarsi nella mischia’ e di ‘sporcarsi le mani’. Fondati su questa fede, siamo pronti ad assumerci la nostra responsabilità di fronte a Dio e agli uomini”. E, qui, ha sottolineato: “Non vogliamo essere ‘cristiani da salotto’ o ‘cristiani educati, ma senza fervore apostolico’, come ci esorta Papa Francesco, ma impegnati a ‘dare fastidio alle cose che sono troppo tranquille nella Chiesa’”. Responsabilità”, dunque, è “l’idea-forza che deve caratterizzare il nostro servizio pastorale nei diversi ambiti e nelle molteplici iniziative che si intendono realizzare”. Nella celebrazione per l’inizio dell’anno pastorale viene consegnata la lettera pastorale del cardinal Sepe, “Canta e cammina”.
Posted on: Fri, 13 Sep 2013 18:48:40 +0000

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