CASALGRANDE JAZZ FESTIVAL a Villa Spalletti DOPPIO - TopicsExpress



          

CASALGRANDE JAZZ FESTIVAL a Villa Spalletti DOPPIO CONCERTO Mercoledì 17 luglio alle 21.15 14° edizione – LUGLIO 2013 Villa Spalletti – loc. S.Donnino di Casalgrande doppio concerto Siniscalco-Zanisi Rock’in’Jazz Duo Marco Siniscalco, Basso Elettrico e Live Electronics Enrico Zanisi, Pianoforte I due musicisti partono da un territorio comune ad entrambi, il Rock inteso nel senso lato, quello che da 50 anni a questa parte ha costruito via via le fondamenta della musica globale di oggi, trasversalmente alle mode e ai periodi storici. Il duo attinge il suo repertorio ai giganti del Rock, da Emerson, Lake & Palmer a Tom Waits, dai Led Zeppellin ai Genesis, da Jimi Hendrix a Bruce Springsteen e via di seguito. Dal Jazz viene la libertà d’interpretazione totale, l’improvvisazione nel senso più moderno del termine, come contaminazione, citazione e creazione di nuovi orizzonti. Il senso della canzone è garantito dal rispetto delle melodie originali, che sono il vero filo conduttore delle avventure musicali in cui i due si lanciano. Una sintesi possibile grazie al loro trascorso musicale, che li vede spesso al fianco di grandi figure artistiche della scena rock/jazz, come Patti Smith, Andy Sheppard, Dulce Pontes, Sheila Jordan, David Liebman, Carmen Consoli, Kenny Wheeler, Eumir Deodato, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Javier Girotto Hamilton de Holanda (Brasile) MANDOLINO 10 corde SOLO “Hamilton è un musicista nato con un dono. Tutto è facile per lui. Questo ragazzo è già uno dei più grandi strumentisti del Brasile e del mondo. Uscito dalla scuola di Jacob do Bandolim, va più in là delle frontiere tradizionali e propone un rinnovamento dello choro.” (Hermeto Pascoal). Degno successore dei grandi mandolinisti Jacob do Bandolim, Joël Nascimento e Armandinho Macedo, il giovane Hamilton de Holanda, nato nel 1976, sta rivoluzionando lo strumento emblematico dello choro, il mandolino, al quale ha aggiunto una quinta doppia corda – portando il loro numero da 8 a 10 – e sul quale ha sviluppato una polifonia completa, soprattutto in solo, e un’espressività sonora e percussiva arricchite. La sua carica inventiva è inesauribile e il suo suono potente e preciso. Come Egberto Gismonti, Hermeto Pascoal e Astor Piazzolla, Hamilton si allontana dallo stile tradizionale utilizzando un approccio più jazzistico, ma mantenendo la forza espressiva dei grandi. La sua musica è sempre innovativa. Il suo talento oltrepassa velocemente le frontiere brasiliane: nel dicembre del 2001, Hamilton gareggiando con la “crème” degli interpreti brasiliani di musica erudita e musica improvvisata, vince il Premio de Musica Icatu in entrambe le discipline, che gli varrà una borsa di Studio alla Cité des Arts di Parigi sino a febbraio 2003. Durante questa permanenza stabilirà un ponte con il Vecchio Continente dove, da allora, continua a realizzare tourneés e importanti collaborazioni. Il carisma, la forza comunicativa, un tocco impeccabile e pieno di sofisticata creatività fanno di Hamilton uno dei musicisti di più grande rilievo nella nuova generazione di interpreti e compositori della musica contemporanea brasiliana. Con una libertà assoluta ha saputo costruire la sua personalità a partire da elementi presi dal suo ambiente naturale, da numerosi incontri interculturali e da un percorso ricco di esperienze importanti. Hamilton si ispira tanto al repertorio classico quanto a quello del jazz o della musica popolare brasiliana. Dimostra una maturità sorprendente che si manifesta nella sua estrema duttilità: suona con la stessa scioltezza sia con un’orchestra sinfonica che con artisti come Buena Vista Social Club, Cesaria Evora, Djavan, John Paul Jones, João Bosco, Zelia Duncan, Mike Marhall, Stanley Jordan, Ivan Lins o Richard Galliano che in “solo” sul palco.
Posted on: Tue, 16 Jul 2013 09:35:12 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015