COMUNICATO STAMPA SPOLTORE. RAPPORTO PUBBLICO-PRIVATO: IL GRANDE - TopicsExpress



          

COMUNICATO STAMPA SPOLTORE. RAPPORTO PUBBLICO-PRIVATO: IL GRANDE MALE DA COMBATTERE. La cattiva gestione del rapporto pubblico-privato rappresenta uno dei mali peggiori che impediscono un sano sviluppo dei nostri territori. Basta leggere i giornali e seguire le vicende giudiziarie a noi vicine per comprendere quanto sia profondamente malato il rapporto di dialogo tra mondo imprenditoriale e mondo politico-amministrativo. A farne le spese sono gli interessi pubblici sviliti e affievoliti di fronte a logiche lontane dal bene comune. Questo purtroppo vale anche per il Comune di Spoltore, come testimoniano le vicende del passato e, in particolare, la nota questione Arca, il mancato completamento della scuola di S. Teresa e il Mammuth. Sono consigliere comunale da un anno, sono slegata da qualsiasi logica del passato e, con la massima libertà di giudizio, mi permetto di affermare che quel modo di fare politica è stato un vero fallimento. Ne sono la prova l’assenza o la mancata fruibilità di importanti opere, il grande dispendio di risorse pubbliche e la non individuazione dei responsabili di questi enormi danni ai cittadini e a Spoltore. Un cambio di rotta dovrebbe, quindi, partire da chi amministra. Purtroppo il Consiglio comunale di ieri a Spoltore ha dato l’ennesima dimostrazione di come si faccia ancora troppa fatica a voltare pagina. All’ordine del giorno 12 punti tra i quali molti relativi a regolamenti e delibere su edilizia, urbanistica e opere pubbliche. Ieri è emerso in maniera chiara che a Spoltore vi sia una evidente divergenza di vedute su come intendere il rapporto tra l’ente comunale e le imprese tra il PDL e il PD, ormai unico partito di maggioranza (se si eccettua la piccola componente Fli-Udc). Ne sono la prova il rigetto dei nostri emendamenti al regolamento “per la realizzazione di interventi di riqualificazione urbana e manutenzione straordinaria e ordinaria in rapporto pubblico-privato” e della nostra mozione sul progetto ALAN-DADO. In particolare, quest’ultimo progetto prevede la realizzazione di un complesso produttivo, artigianale e di logistica in località S. Teresa, adottato nel 2009 dal Consiglio comunale e di recente modificato inspiegabilmente e in senso peggiorativo dalla Giunta Di Lorito. In sostanza, le due società potranno costruire opere a carattere privato e, in cambio, si impegnano a realizzare un’area di verde pubblico, di 11 mila metri quadrati, oltre ad altre opere di urbanizzazione primaria (strade, rotatorie, fogne e illuminazione). Per evitare gli errori già commessi nel passato, abbiamo richiesto che “il verde pubblico” sia realizzato contestualmente ai manufatti di tipo privato e che i certificati di agibilità siano concessi solo dopo che siano ultimate e collaudate le opere pubbliche. Inoltre, sul collaudo finale (che nel caso Arca dopo 12 anni stiamo ancora aspettando che venga concluso), abbiamo evidenziato come la scelta operata di recente dalla Giunta di una “terna di collaudatori”, di cui due “nominati e pagati” dal privato e uno “nominato e non pagato” dal Comune non assicurasse la giusta tutela degli interessi pubblici in gioco. Sulla polizza fideiussoria che le società devono fornire, a garanzia delle opere pubbliche da realizzare, abbiamo richiesto di imporre un controllo da parte del responsabile comunale che firmerà la Convenzione dal notaio e un monitoraggio attento da parte dell’amministrazione. La nota fideiussione dell’Arca, rivelatasi insussistente e rilasciata da una società discutibile che poi è anche fallita prima del tempo e la mancata punizione dei responsabili comunali che non hanno controllato ci dovrebbe imporre un cambio di rotta che, però, la Giunta Di Lorito non vuole perseguire. Infine, abbiamo richiesto il coinvolgimento del Consiglio comunale su queste scelte che impattano notevolmente sul territorio e incidono sulla vita dei cittadini e che invece sono state rivendicate in via esclusiva dalla Giunta. Insomma, niente di nuovo sotto il sole: tutte le nostre proposte su questi temi sono state rigettate. Secondo il mio gruppo politico, le imprese sono una risorsa perché con i loro investimenti possono creare ricchezza sui territori in termini di benessere e occupazione. E’ chi svolge pubbliche funzioni a dover porre le condizioni e le regole migliori al privato, notoriamente interessato, come è ovvio, ai profitti più che al bene comune. Dobbiamo guardare avanti, imparando dal passato. I tempi sono cambiati: le risorse a disposizione finite, i soliti metodi clientelari ormai desueti e il bisogno crescente di una nuova moralità ed etica nella gestione della cosa pubblica ci impongono di cambiare rotta. Purtroppo, a Spoltore, siamo ancora lontani dal voltare pagina. Come gruppo del PDL e quindi come Opposizione a Spoltore continueremo sempre a stigmatizzare questi problemi e a stimolare, col nostro lavoro, un cambiamento nel modo di amministrare che la nostra città merita e che i cittadini ci chiedono con forza.
Posted on: Fri, 12 Jul 2013 16:40:56 +0000

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