Carissimi, non si riesce mai a stare tranquilli. Parrebbe che AIGA, insieme ad un iscritto facente parte dei famosi 56.000 che la riforma Forense obbliga ad iscriversi a Cassa, abbia promosso un ricorso ex art. 700 c.p.c. per reclamare la mancata formale iscrizione dei 56.000 a Cassa e così la loro esclusione da coloro che avranno diritto di voto alle prossime elezioni di Cassa Forense. Premesso che non so a quanti dei 56.000 possa realmente interessare un’iscrizione “forzata” a Cassa che, in questo momento, diritto di voto a parte, li costringerebbe ad un versamento contributivo che non si possono in alcun modo permettere, è importante chiedersi le ragioni che hanno spinto AIGA a “forzare la mano” e soprattutto le conseguenze sull’autonomia di Cassa qualora il 700 dovesse essere accolto. E’ chiaro che ergersi a paladini dei 56.000 potrebbe sembrare prima facie un investimento elettorale conveniente; se però ci si sofferma a ipotizzare che un tale procedimento potrebbe avere sui 56.000 ripercussioni patrimoniali che sinora Cassa ha correttamente voluto evitare e su Cassa medesima e sui suoi iscritti ripercussioni che potrebbero portare nella migliore delle ipotesi anche al Commissariamento, forse qualche riflessione più approfondita si sarebbe potuta fare. AIGA al momento tace e non smentisce né conferma il deposito del ricorso di cui sopra. Il comunicato stampa del Segretario Generale ANF però non lascia spazio a ipotesi. Stiamo a vedere che succede! Saluti. Ivan Pera
Posted on: Wed, 24 Jul 2013 07:10:34 +0000
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