Caserta. Nell’ambito dell’indagine, partita da un grosso - TopicsExpress



          

Caserta. Nell’ambito dell’indagine, partita da un grosso incendio che si è sviluppato nel deposito Mister Toys di Capua del luglio 2008 e condotta dalla compagnia della Guardia di Finanza di Capua, è emerso che i due importavano giocattoli dalla Cina senza passare dalla dogana per non pagare l’Iva, utilizzando società appositamente create in vari Paesi europei poi fatte fallire. I giocattoli venivano poi esportati anche in Austria, Germania, Belgio, Gran Bretagna e Slovenia. Mediante il cosiddetto sistema “carosello”, cioè fatturazioni false tra azienda, l’entità della maxi truffa ai danni dello Stato è di circa 114 milioni di euro. Sequestrati beni mobili e immobili. Agli arresti domiciliari anche Francesco Chianese, 43 anni, di Casandrino (Napoli); Giovanni Bagno, 50 anni, di Sant’Arpino (Caserta). Obbligo di dimora per: Giuseppe Italiano, 30 anni, di Santa Maria Capua Vetere; Raffaele Cataneo, 34, di Napoli; Renato Liguori, 60, di Frattamaggiore (Napoli); Alberto Cataneo, 24. In tutto sono 25 gli indagati per frode, mentre sono 37 le società coinvolte nel contrabbando di giocattoli. Tra di loro ci sono le ditte individuali Unistore Corporation di Armando Paciello, la Jolly Service di Giuseppe Italiano e la General Store. I reati contestati agli otto indagati sono: emissione di fatture inesistenti, omessa dichiarazione, occultamento delle scritture contabili, concorso in bancarotta fraudolenta per distrazione e concorso in bancarotta documentale.
Posted on: Wed, 18 Sep 2013 06:57:43 +0000

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