"Cazzo, voglio te, non lo capisci? Voglio i tuoi capelli scompigliati la mattina, il trucco un po’ sbavato perché abbiamo fatto l’amore all’improvviso, non il sesso di cui hai bisogno tu per fare ginnastica; voglio te che dormi nelle coperte nere che mi hai fatto comprare perché sei fissata, che aspetti a farti la doccia perché ti piace tenerti un profumo addosso che non sia il tuo; voglio i sorrisi inaspettati come lampi quando una bambina ti guarda, voglio le risate di cuore, i tuoi battiti irregolari voglio calmarli io, voglio uscire a comprare la pizza all’ultimo minuto perché hai bruciato pure l’insalata; e poi voglio la rabbia, la passione, la violenza, i tuoi nervi che saltano solo perché ho sbadatamente chiuso il libro che stavi leggendo senza metterci il segno; e le urla, nel cuore della notte, per i tuoi incubi, e le lacrime, da baciare via, e i progetti da costruire insieme, da realizzare; il tuo modo di studiare impertinente e sfacciato, in un’ora fai tre materie, voglio urlarti addosso ‘Giada studia cazzo che quest’anno hai la maturità’ e poi buttare via i libri e buttare te sul letto, a farti il solletico, a dirti che mi piaci di più quando ti vergogni un po’, e che i tuoi denti sono più belli dei suoi; e dai retta a Noemi per una volta, cristo santo, e lasciati andare, e lasciati amare. Voglio te come tu non vuoi nessuno, accettarti come tu non accetti te stessa, e baciarti questi dannati capelli corti che ti fanno sembrare più grande, e aspettare, sapere che ci sarò a guardarli crescere. "
Posted on: Sun, 06 Oct 2013 00:08:47 +0000
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