Cellulare acceso, ma week-end in famiglia, fuori Roma. Enrico - TopicsExpress



          

Cellulare acceso, ma week-end in famiglia, fuori Roma. Enrico Letta parla con Angelino Alfano, segue da vicino la scissione dei Pdl, ma prende comunque due giorni di riposo. Per una valutazione politica esplicita, diversa da quelle finora espresse, attenderà la formazione dei nuovi gruppi in Parlamento. Distanza non vuole dire che alcune valutazioni non siano già state fatte. E la prima ovviamente riguarda la forza del governo: aumenta o diminuisce? Al di là del riserbo, e del rispetto per la vita di un partito diverso dal suo, Enrico Letta lo dice apertamente, con i suoi collaboratori, da alcune settimane: «Avremo qualche alibi in meno, ma guadagneremo in velocità e compattezza». E lo stesso ragionamento che fa il ministro Kyenge, «più forza per portare avanti il programma», mentre il viceministro Fassina è convinto che ad aumentare sarà la «produttività».(...)Centra anche il tempo che resta a questo governo: 12 mesi ha detto Alfano, è una previsione che Letta condivide. E a Palazzo Chigi si aggiunge che per un tempo così breve largomento non è in cima alla lista dellagenda del premier: se correzioni dovranno arrivare non sarà ora. Insomma uno squilibrio eventuale nella rappresentanza di alcune forze politiche potrebbe essere più che tollerato da tutti. Nella sintesi del ministro Giampiero DAlia: «Lepoca del manuale Cencelli è finita». Del resto Roberto Giachetti, Pd, accosta i movimenti di Berlusconi al «gioco dellOca», dalla fiducia alla sfiducia, avanti e indietro, un mese dopo laltro: un accostamento che in qualche modo intende misurare lirrilevanza del peso politico del Cavaliere. E lo stesso Epifani non può che rallegrarsi dellepilogo nel Pdl: era stato lui stesso ad esortare Alfano a fare i gruppi autonomi. Ieri ha confermato: «Finiscono i ricatti, ora il governo potrà operare al meglio». Resta lincognita Renzi, del Pd che verrà, dopo l8 dicembre. Storace scommette che cambierà tutto: «Letta dovrà arrendersi, si andrà a votare». Unincognita non meno grande di quella sulla ripresa: il giudizio della Commissione europea sulla legge di Stabilità è stato una gelata. Le parole sugli investimenti che lItalia perderebbe senza correzioni di bilancio quelle che hanno fatto più male a Palazzo Chigi.(Marco Galluzzo Corsera)
Posted on: Sun, 17 Nov 2013 08:44:44 +0000

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