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Ciao Amici, oggi paraboletta karmica con brevi cenni di letteratura: Rishi Valmiki è un rinomato saggio (rishi) indiano, noto come il “Primo Poeta” e precursore della poesia sanscrita per aver scritto la prima versione del poema epico Ramayana. Secondo la leggenda egli però non era nato tale, anzi era un famoso bandito, la cui specialità era assaltare le persone e derubarle. Qualche volta le sequestrava in cambio di denaro, altre volte le uccideva e solo raramente le lasciava andare illese. Un giorno Valmiki riuscì a catturare Narada, il piantagrane divino (noto per la sua astuzia), e siccome questi non aveva nulla di valore, Valmiki per punizione decise di ucciderlo. Narada gli disse: “Va bene, sono pronto a morire, ma prima dimmi perché derubi le persone?». Valmiki rispose: «Perché devo nutirire la mia famiglia!». Allora Narada gli chiese: «Ma tu pensi che loro siano disposti a condividere con te il karma delle tue cattive azioni, come lo sono nel condividere i tuoi bottini?». «Certo che lo sono!», rispose Valmiki, ma un piccolo dubbio iniziò a farsi spazio nella sua mente. Quindi Narada continuò: «Prima di uccidermi e aggiungere altro karma negativo al tuo fardello, perché non ti assicuri che la tua famiglia sia disposta a condividere con te questa azione?». Valmiki lasciò Narada legato ad un albero ed andò a casa, dove ricevette una brutta sorpresa... Alla sua domanda, infatti, i genitori gli dissero: «Noi ti abbiamo cresciuto e mantenuto per molti anni, ora è il tuo turno di ripagarci. Non ci interessa da dove provengono i soldi, quello è un problema tuo». Sua moglie invece gli disse: «Io ti sto crescendo i figli e mi occupo della casa. Tu mi devi mantenere e non sono interessata a come tu provveda a questo. Il tuo karma è una tua responsabilità». I figli infine risposero: «Non ti abbiamo mai chiesto di nascere qui. Tu ci hai fatti ed ora devi badare a noi a tue spese. Sei tu che devi preoccuparti dei tuoi karma». Uno scosso Valmiki tornò quindi da Narada, il quale chiaramente aveva previsto tutto e suggerì a Valmiki che se voleva fare qualcosa per cancellare il suo karma negativo doveva diventare devoto del dio Vishnu. Valmiki si sedette ed iniziò a meditare sul nome di Rama (incarnazione di Vishnu), pare addirittura per ben sessantamila anni, tanto che su di lui si formarono dei termitai, da cui prese il nome; valmika infatti in sanscrito vuol dire termitaio.Rishi Valmiki è un rinomato saggio (rishi) indiano, noto come il “Primo Poeta” e precursore della poesia sanscrita per aver scritto la prima versione del poema epico Ramayana. Secondo la leggenda egli però non era nato tale, anzi era un famoso bandito, la cui specialità era assaltare le persone e derubarle. Qualche volta le sequestrava in cambio di denaro, altre volte le uccideva e solo raramente le lasciava andare illese. Un giorno Valmiki riuscì a catturare Narada, il piantagrane divino (noto per la sua astuzia), e siccome questi non aveva nulla di valore, Valmiki per punizione decise di ucciderlo. Narada gli disse: “Va bene, sono pronto a morire, ma prima dimmi perché derubi le persone?». Valmiki rispose: «Perché devo nutirire la mia famiglia!». Allora Narada gli chiese: «Ma tu pensi che loro siano disposti a condividere con te il karma delle tue cattive azioni, come lo sono nel condividere i tuoi bottini?». «Certo che lo sono!», rispose Valmiki, ma un piccolo dubbio iniziò a farsi spazio nella sua mente. Quindi Narada continuò: «Prima di uccidermi e aggiungere altro karma negativo al tuo fardello, perché non ti assicuri che la tua famiglia sia disposta a condividere con te questa azione?». Valmiki lasciò Narada legato ad un albero ed andò a casa, dove ricevette una brutta sorpresa... Alla sua domanda, infatti, i genitori gli dissero: «Noi ti abbiamo cresciuto e mantenuto per molti anni, ora è il tuo turno di ripagarci. Non ci interessa da dove provengono i soldi, quello è un problema tuo». Sua moglie invece gli disse: «Io ti sto crescendo i figli e mi occupo della casa. Tu mi devi mantenere e non sono interessata a come tu provveda a questo. Il tuo karma è una tua responsabilità». I figli infine risposero: «Non ti abbiamo mai chiesto di nascere qui. Tu ci hai fatti ed ora devi badare a noi a tue spese. Sei tu che devi preoccuparti dei tuoi karma». Uno scosso Valmiki tornò quindi da Narada, il quale chiaramente aveva previsto tutto e suggerì a Valmiki che se voleva fare qualcosa per cancellare il suo karma negativo doveva diventare devoto del dio Vishnu. Valmiki si sedette ed iniziò a meditare sul nome di Rama (incarnazione di Vishnu), pare addirittura per ben sessantamila anni, tanto che su di lui si formarono dei termitai, da cui prese il nome; valmika infatti in sanscrito vuol dire termitaio. RAMRAM!!!
Posted on: Thu, 05 Sep 2013 02:32:33 +0000

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