Come si trasmette l’infezione tubercolare? Per via aerea, - TopicsExpress



          

Come si trasmette l’infezione tubercolare? Per via aerea, attraverso le goccioline emesse da una persona malata di tubercolosi polmonare (l’unica forma potenzialmente contagiosa) con la tosse, gli starnuti o parlando. La probabilità di contagio aumenta con l’aumentare del tempo trascorso con il malato in ambienti chiusi; è elevata quando si dorme nella stessa stanza, si condivide l’ufficio o l’aula scolastica. La trasmissione dell’infezione è rara se i contatti non sono prolungati nel tempo e/o avvengono in ambienti aperti o in luoghi pubblici. La TBC inoltre non viene trasmessa da indumenti, lenzuola, né da oggetti personali in genere. Le persone non possono essere infettate dal bacillo attraverso la stretta di mano, sedendosi in una toilette, o facendo uso di piatti e posate in comune con un malato di TBC. La TBC di altri organi, come reni o ossa, non è contagiosa. Quali sono i sintomi della tubercolosi? La malattia si manifesta di solito con uno o più dei seguenti sintomi: tosse prolungata, febbre, perdita di peso, sudorazioni notturne, stanchezza, dolori al torace, catarro striato di sangue. In caso di tubercolosi extra-polmonare, più rara, i sintomi sono diversi a seconda dell’organo colpito. Come si previene la diffusione della tubercolosi? o Con la diagnosi precoce dei casi di malattia tubercolare polmonare; o la cura immediata e completa del malato; o il trattamento antibiotico preventivo (chemioprofilassi) delle persone che sono state a contatto con un malato contagioso. Quando rivolgersi al medico? Se si presentano sintomi sospetti come tosse persistente, febbre, perdita di peso, sudorazioni notturne, sangue nel catarro, è necessario rivolgersi al medico che può prescrivere dei test per accertare o escludere la tubercolosi. Il rischio di tubercolosi è più elevato se la persona è anziana, ha una malattia cronica di base o se proviene da Paesi ad alto rischio di TBC (Africa, Asia, Europa dell’Est, Sud America) ed è in Italia da meno di 5 anni. Cosa fa l’Azienda Sanitaria quando viene segnalato un caso di tubercolosi? Se si tratta di una forma polmonare contagiosa, operatori dell’Azienda Sanitaria rintracciano le persone che sono state a contatto stretto con il malato (familiari, conviventi, colleghi di ufficio, compagni di scuola ecc) per accertare, mediante dei test, se vi è stata trasmissione dell’infezione; il test più frequentemente usato è il test cutaneo tubercolinico di Mantoux. Sono disponibili anche dei test sul sangue detti “IGRA” (=test sul rilascio di interferone gamma), utili in certi casi per es. come test di conferma; sarà il medico eventualmente a consigliarli. Cos’è il test cutaneo tubercolinico di Mantoux? E’ un test che permette di accertare, con un buon grado di probabilità, se è avvenuta la trasmissione dell’infezione tubercolare. Consiste nell’iniezione intradermica sull’avambraccio di una piccola quantità di tubercolina (un derivato proteico del bacillo della tubercolosi). Dopo circa 72 ore viene eseguita la lettura del test da parte di personale sanitario: il test è positivo se compare un indurimento di almeno 5 millimetri di diametro nel punto di iniezione. Se compare solo un arrossamento oppure un indurimento di scarsa entità (inferiore a 5 mm), l’esame è negativo. Cosa significa un risultato positivo al test cutaneo di Mantoux? Indica che la persona ha probabilmente contratto l’infezione tubercolare. In caso di test positivo, il medico può prescrivere una radiografia al torace per accertare l’eventuale presenza di malattia polmonare in atto; nei casi di test cutaneo positivo con radiografia del torace negativo (assenza di malattia in atto) può essere indicato un trattamento di chemioprofilassi dell’infezione.
Posted on: Sun, 11 Aug 2013 16:33:15 +0000

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