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“…Corpo: taglia media, lungo, tubulare, ben muscoloso ed elegante. Coda: lunga, sottile anche alla base e terminante a punta. Zampe: lunghe con ossatura e muscolatura fine. Piedi: piccoli e ovali. Testa: di media grandezza, triangolare, dal profilo diritto. Mento: fermo e in linea con la punta del naso. Orecchie: grandi, larghe alla base e ben appuntite, proseguono idealmente la linea triangolare della testa. Occhi: leggermente obliqui e a forma di mandorla, di colore limpido e brillante, verde. Mantello: la tessitura è corta, sottile, il pelo è setoso, brillante e ben aderente al corpo…” Età: cinque mesi appena compiuti. Insomma l’abbiamo chiamata…. Filo. Lo so che è una femmina e la sua padrona ci aveva anche detto come si chiama, ma essendo un felino di razza, ha un nome che non può essere memorizzato senza un allenamento preliminare della memoria ragionativa. Non abbiamo messo tanto tempo per ribattezzarla… lunga e sottile come era poteva essere chiamata solo Filo. E’ arrivata sabato mattina, spaventata dal primo viaggio in metropolitana moscovita, dove i rumori e gli odori mettono a dura prova un essere umano, un gatto invece con le capacità sensitive tanto più elevate, lo fanno impazzire come minimo. E, infatti, è arrivata stordita e conturbata. Dopo aver fatto un giretto per casa e dopo aver scaricato la tensione nell’apposito vasetto si è messa a famigliarizzarsi con noi. Dal comportamento si notava che era già abituata ad avere a che fare con tanta gente e di base non suscitavamo in lei il bisogno di addrizzare la coda oppure piegare la schiena a dromedario, MA…. nella nostra tribù ci sono loro, i due scienziati pazzi, esperimentatori disperati, inventori irrefrenabili. Il dubbio di una (ma mi sporcherà i vestiti di pelo) è passato in tre nano secondi, e la paura di quell’altro (ma mi graffierà tutta la faccia) è svanito dopo il primo urlo emesso che ha portato il Filo un’altra volta nella stanza dei pensieri segreti. Che dire, questa “gioia in prestito” per soli dieci giorni ha fatto esaltare non solo i due mostriciattoli ma anche tutti gli altri membri della nostra famiglia. Tutti noi abbiamo tirato fuori qualcosa di nuovo, talvolta a noi stessi sconosciuto. Lui che all’inizio ci ha consigliato con tono deciso di sistemare le ciotole con il mangime sul balcone, tra due giorni è stato avvistato sul letto con il Filo sul petto a fare la gara chi russa più forte. Lei che ha sempre dichiarato la simpatia estrema per questi peluche vaganti qualche notte era pronta a cambiare l’idea. Per quelli due più piccoli, non vi dico… quante scoperte!!!!! “…Ha i baffi bianchi! Ha le unghie lunghe e…fanno male! Corre veloce! È bravo a nascondersi! Mangia da solo!!!! E’ maleducato perché mette i piedi sul tavolo! E’ bravissimo perché si lava da solo! Che bello, fa le FUSAAAAA! E’ strano perché non gli piace il latte. E’ come un cane perché riporta sempre il suo topolino di gomma. E’ come una sveglia perché mi viene a svegliare tutte le mattine. E’ divertente perché sa giocare con noi. E’ un pericolo se non sappiamo giocare con lui. E ecc…” Ma sono arrivate anche tante domande. “… Ma come mai ha i denti cosi affilati? Ma come mai sa già quanto deve mangiare e non lo obblighi a finire? Ma come mai non sa parlare? Ma come mai fa fatica muoversi con i pantaloni di bambola se gli stanno così bene? Ma come mai si arrabbia se lo fascio? Ma come mai dorme così tanto? Ma come mai nasconde la cacca? . e ecc….” Tanto impegno ed esperienza, tante risate e divertimento, la strada di ritorno a casa dalla scuola fatta in questo periodo sempre di corsa, insomma è stata una cosa bella. E nella conclusione del decimo giorno nella tragedia assoluta, dopo aver eseguito le variazioni a tema “quanto è brutta la vita senza un gatto tra le mani” abbiamo dovuto lasciarlo tornare a casa sua con la padrona appena tornata dalle ferie. Qualche giorno dopo, le riflessioni profonde hanno portato il più piccolo a concludere: “ma allora con gli animali per essere voluto bene bisogna voler bene?!” “ma certo! – ha affermato la saputella di turno, - però anche con le persone funziona così, sai…”
Posted on: Wed, 03 Jul 2013 17:27:21 +0000

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