Cosenza: Sviluppo Italia, i sindacati dei figli di papà Due - TopicsExpress



          

Cosenza: Sviluppo Italia, i sindacati dei figli di papà Due storie parallele, due vergogne infinite. Protagonista assoluta l’azienda di Sviluppo Italia, sponsorizzata dal ministro Bersani che l’ha affidata ad un suo uomo, quel Domenico Arcuri che non perde occasione per manifestare la sua fedeltà all’esponente ex diessino. Sviluppo Italia nazionale ha fiutato l’affare e si è precipitata a chiedere, ottenendola, la gestione dell’istituto Papa Giovanni di Serra Aiello. L’accordo è stato firmato ieri ma non appare per niente foriero di buone prospettive per i dipendenti dell’istituto e per la stessa sorte della struttura. Sviluppo Italia è famosa per avere scialacquato centinaia di miliardi delle vecchie lire in operazioni che si sono rivelate fallimentari. Affidare a questa azienda una struttura che avrebbe bisogno di una efficiente gestione manageriale significa perpetuare l’equivoco di un carrozzone clientelare messo a disposizione negli anni passati dellå vecchia Dc e affidato adesso al controllo degli ex diessini del Pd. L’accordo che mette il Papa Giovanni sotto il protettorato di Sviluppo Italia pone in evidenza ancora una volta come anche i partiti della sinistra cosiddetta radicale e i sindacati facciano parte in Calabria del club delle clientele e degli affari e partecipino alla spartizione del potere. Questa degenerazione è ancor più evidente nelle vicende che riguardano l’azienda Sviluppo Italia Calabria che deve cessare la sua attività entro fine anno. Svi Calabria è balzata agli onori della cronaca nazionale quando il nostro giornale ha pubblicato un primo parziale elenco dei dipendenti. Tutti assunti a tempo indeterminato per chiamata diretta e quasi tutti figli di papà, congiunti o parenti di parlamentari, ex deputati o senatori, consiglieri regionali, dirigenti della Regione, figli o parenti di magistrati. Un elenco che ha fatto gridare allo scandalo l’Italia che lotta contro i privilegi e le ingiustizie e di cui si è fatto interprete Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera in un articolo dal titolo esemplare di Sviluppo Parenti. Ora che Sviluppo Italia Calabria sta per chiudere i battenti, costringendo i dipendenti, figli di papà, a cercare lavoro altrove, ecco che scendono in campo i sindacati, che erano rimasti silenziosissimi quando la stessa Svi Calabria aveva mandato a casa nei mesi scorsi una decina di precari, anche loro raccomandati, ma evidentemente da personaggi meno influenti dei figli di papà, che sono rimasti al loro posto. I sindacati vorrebbero adesso che la Regione assumesse direttamente i figli di papà che corrono il pericolo di restare disoccupati. Se questo disegno sciagurato di cui si sono fatti portatori dirigenti sindacali, che dovrebbero arrosssire per avere consentito assunzioni così scandalose dovesse andare avanti; se la magistratura dovesse continuare ad ignorare una vicenda esemplarmente indecente, vorrà davvero dire che in Calabria , come paventa il pm Luigi De Magistris, lo stato di diritto non c’è !
Posted on: Tue, 27 Aug 2013 00:25:02 +0000

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