DOMANDA da UN MILIONE DI DOLLARI $ : CHI SONO I correspondant - TopicsExpress



          

DOMANDA da UN MILIONE DI DOLLARI $ : CHI SONO I correspondant VIVENTI, CRIMINOLOGI PSICHIATRI ( E IPNOTERAPEUTI ) DI APPARATO, E QUALE COLORAZIONE CROMATICA ESPONGONO ?!. ( prego rispondere di seguito nei commenti citando link ed analisi del CDD reperibili tramite indice cddindex,blogspot.it ). ALDO SEMERARI (Martina Franca, 1921 – Ottaviano, 1º aprile 1982) è stato un criminologo, psichiatra e politico italiano. Verso la metà degli anni settanta, parallelamente alla sua attività medico-forense, ricoprì un ruolo di cerniera tra formazioni delleversione di destra, degli ambienti della criminalità organizzata e di frange deviate degli apparati di sicurezza, con lobbiettivo di compiere o far compiere atti di violenza strumentali alleversione e alla destabilizzazione dellordine democratico. Personaggio ambiguo che ha legato il suo nome a diverse vicende oscure della storia italiana durante gli anni di piombo e della strategia della tensione: dalla Strage di Bologna, al sequestro del politico democristiano Ciro Cirillo, fino al delitto del giornalista Mino Pecorelli. I suoi propositi ideologico-criminali, spesso perseguiti avvalendosi del supporto di malavitosi comuni, beneficiati attraverso perizie psichiatriche compiacenti, furono la causa del suo assassinio: il 1º aprile 1982, Semerari fu ritrovato decapitato allinterno della sua auto a Ottaviano. Indice [nascondi] 1 Biografia 1.1 I contatti con la Banda della Magliana 1.2 Il Professore Nero 1.3 La morte 1.4 Il professor Sargeni 2 Note 3 Bibliografia 4 Voci correlate Biografia[modifica | modifica sorgente] Professore ordinario di Medicina Criminologia[non chiaro] allUniversità degli Studi di Roma La Sapienza, direttore dellIstituto di Psicopatologia Forense e perito tra i più autorevoli e stimati nei tribunali italiani, Semerari divenne noto soprattutto come autore di perizie psichiatriche dalta scuola e come consulente in molti dei casi giudiziari più rilevanti degli anni settanta come, ad esempio, quello relativo allomicidio dello scrittore e regista Pier Paolo Pasolini, al boia di Alberga Luciano Luberti, ai membri del clan dei Marsigliesi, nonché nei processi a carico di mafiosi e di camorristi della Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo.[1] Ed è proprio attraverso la sua attività professionale medica che Semerari iniziò a prestare i propri servigi scientifici per far ottenere perizie compiacenti a diversi gruppi delinquenziali come la Banda della Magliana. I contatti con la Banda della Magliana[modifica | modifica sorgente] Come ebbe a riferire il pentito Fulvio Lucioli, componente di spicco della banda tra il 1978 e la fine del 1981: « Il prof. Semerari era lo psichiatra di fiducia della banda. Ha fatto perizie per Selis, DOrtenzi e probabilmente anche Colafigli. Un giorno venne da noi DOrtenzi, detto “Zanzarone”, era il 1978, per dirci che Semerari ci proponeva di collocare delle bombe, credo a Roma, e di effettuare alcuni sequestri di persona, dandoci un elenco di nomi. Ci prometteva di far uscire le persone eventualmente arrestate per questi fatti, come del resto era già riuscito a fare con DOrtenzi e con Selis messi fuori grazie alle perizie psichiatriche di favore. Ci fu un periodo, a Roma, in cui Semerari riceveva tutte le nomine di perizie psichiatriche dai giudici. Comunque anche se era perito di parte, il suo giudizio era talmente autorevole che nessun perito di ufficio lo contestava. Probabilmente Semerari, uomo dell’ultradestra, ci propose attentati con bombe per conto della sua area. Io e Selis rifiutammo la proposta che ci fece DOrtenzi per conto di Semerari. I nomi delle persone da sequestrare sarebbero stati riferiti a DOrtenzi da Semerari solo a condizione che avessimo accettato di fare alcuni attentati...[2] » Circostanze, quelle messe a verbale da Lucioli, confermate anche dal terrorista di destra Paolo Aleandri, il quale ebbe a raccontare dei collegamenti tra Semerari e gli ambienti della malavita organizzata romana. « Listituzione di collegamenti tra gruppi eversivi dellestrema destra e la malavita organizzata romana rientrava in un disegno strategico comune al Prof. Aldo Semerari e al Prof. Fabio De Felice, convinti che per il finanziamento dellattività eversiva non fosse necessario creare una struttura finalizzata al reperimento programmatico di fondi, quando, senza eccessive compromissioni, si poteva svolgere unattività di supporto di tipo informativo e logistico rispetto a strutture di criminalità comune già esistenti e operanti, onde garantirsi, lo storno degli utili derivanti dalle operazioni rispetto alle quali si forniva un contributo. Il primo collegamento venne realizzato attraverso Alessandro DOrtenzi detto zanzarone, in un incontro che, se mal non ricordo, si svolse presso la villa del Prof. De Felice. Per quanto ho potuto constatare di persona, i rapporti che intercorrevano tra il gruppo criminale denominato Banda della Magliana, o per meglio dire, tra i suoi esponenti, e il Prof. Semerari, era quello di una sorta di sudditanza dei primi al secondo, il quale esercitava su di loro una notevole influenza in forza dei benefici che costoro si aspettavano di conseguire per effetto delle sue prestazioni professionali. Con il passar del tempo, probabilmente, in considerazione di aspettative frustrate dai fatti, ho potuto constatare un progressivo raffreddamento di rapporti degli uni verso laltro. » (Interrogatorio di Paolo Aleandri dell8 agosto 1990) Il Professore Nero[modifica | modifica sorgente] Propugnatore di teorie antisemite, dichiaratamente pagano e adoratore del Sole (consumatore di fegato crudo in occasione dei riti del solstizio), Semerari, che era solito dormire su un letto in metallo nero, sormontato da una bandiera con la svastica e protetto dai suoi dobermann, cui impartiva solo ordini in tedesco, politicamente, fin dai primi anni cinquanta, fu un convintissimo militante della corrente stalinista del Partito Comunista Italiano[3], prima di convertirsi dimprovviso, a partire dai primi anni sessanta, alla destra post-fascista, suggestionato dalluniverso dei movimenti politici extraparlamentari come il Movimento Rivoluzionario Popolare, Ordine Nuovo e Costruiamo lazione, lorganizzazione dispirazione neofascista nata da unidea dellideologo Paolo Signorelli e di cui Semerari diviene uno dei principali artefici.[4] Collaboratore del Sismi, il servizio segreto dinformazione militare, il Professore Nero, come era soprannominato Semerari dalla stampa del tempo, grazie allintervento del Gran Maestro Gamberin, si iscrisse poi alla Loggia P2, stringendo ancor più i rapporti con il Venerabile maestro Licio Gelli.[5] Questo suo attivismo fece si che, verso la fine degli anni settanta, la sua professione di criminologo andò ad intrecciarsi sempre più alla sua prospettiva ideologico-criminale e lo portò quindi a contornarsi di ambigue frequentazioni pericolose legate al mondo della malavita comune e politica e a chiunque potesse concretamente contribuire alla riuscita del suo piano eversivo che consisteva nel creare in Italia un fortissimo clima di tensione e di destabilizzazione finalizzata ad una svolta autoritaria e alla distruzione del sistema democratico. A tal fine, nel 1978, organizzò anche una serie di riunioni politiche nella villa del professor Fabio De Felice a Poggio Catino, con alcuni componenti della Banda della Magliana a cui Semerari illustrò la sua strategia eversiva basata sulla collaborazione fattiva tra estremismo di destra e malavita comune: bombe e attentati ad obbiettivi precisi in cambio di perizie e consulenze tecniche al fine di ammorbidire le sentenze in caso di arresti e detenzioni. Questa sua operosità non rimase però impunita e così, nei suoi confronti, il 28 agosto 1980, la Procura di Bologna su segnalazione del Sisde emise un ordine di cattura a cui seguì il suo arresto per associazione sovversiva e per un presunto coinvolgimento nella Strage di Bologna.[6] Durante le istruttorie i neofascisti pentiti lo individuarono come un elemento di spicco del vertice dei gruppi della destra eversiva di quegli anni. Dopo un anno fu comunque scarcerato e poi prosciolto per mancanza di prove. Ma quellarresto suonò per lui come un campanello dallarme, un primo avvertimento per metterlo definitivamente a tacere. Nel carcere, infatti, il criminologo aveva cominciato a dare segni di cedimento psicologico ed aveva minacciato più volte di vuotare il sacco se i servizi segreti non lo avessero aiutato ad uscire di galera. Molto probabilmente Semerari, grazie soprattutto alla vasta rete delle sue conoscenze, custodiva molte informazioni legate agli anni di piombo e della strategia della tensione, inenarrabili e indicibili segreti che, se rivelati, avrebbero avuto effetti quantomeno devastanti. Il criminologo riuscì così nel suo scopo e venne quindi dapprima ricoverato a Villa Mafalda per essere tenuto sotto controllo e, successivamente, scarcerato decretando inconsapevolmente la propria condanna a morte.[7] La morte[modifica | modifica sorgente] Il 26 marzo del 1982, Aldo Semerari scomparve misteriosamente dallhotel Royal di Napoli, ove soggiornava da qualche tempo. Tre giorni dopo arrivarono due telefonate alla redazione del quotidiano «Il Mattino», che ne rivendicavano il sequestro. Il 1º aprile 1982, in viale Elena, a Ottaviano, un passante notò uno strano liquido rossastro fuoriuscire dalla portiera di una Fiat 128, parcheggiata proprio di fronte all’abitazione del camorrista Vincenzo Casillo, «braccio destro» del boss Raffaele Cutolo. I carabinieri del maresciallo Armando M. che intervennero sul posto, notarono sul sedile anteriore, lato guida, una busta di plastica insanguinata contenente la testa mozzata del criminologo, tagliata con una sega, mentre invece il suo corpo fu rinvenuto nel bagagliaio posteriore dellauto. Come si apprese in seguito, il movente del suo omicidio era da ricercarsi in un episodio avvenuto poco tempo prima il sequestro: il professore, infatti, nella sua qualità di psichiatra forense, si era adoperato per la scarcerazione di un boss della Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo, per poi accettare lincarico come consulente anche per la fazione opposta, la Nuova Famiglia di Umberto Ammaturo. Una errata mossa strategica che, molto probabilmente, gli costò la vita[8]. In unintervista del maggio 2010, Ammaturo, oramai pentitosi, confessò di aver ucciso Semerari e di aver successivamente depositato la sua testa mozzata davanti al castello di Cutolo: Gli tagliai io la testa (...) perché si era impegnato con noi della Nuova Famiglia a seguire le nostre cose, ed era ben remunerato da me personalmente, ma Cutolo fece ammazzare uno giù alle camere di sicurezza del tribunale e Semerari gli fece una perizia falsa per farlo assolvere. Era un traditore, chi prende un accordo e non lo mantiene è un traditore.[9] Lo stesso giorno del ritrovamento del corpo di Semerari, a Roma, anche la sua collaboratrice e compagna Maria Fiorella Carraro, si tolse la vita (secondo gli investigatori) sparandosi in petto con una pistola 357 Magnum. Pochi giorni dopo, una banda di scassinatori mai identificati, ruppe i sigilli della mansarda della Carraro, sita in via Damiano Chiesa a Roma, mettendo a soqquadro tutte e dieci le stanze. A tuttoggi si ritiene che la donna possa essere stata uccisa per nascondere una serie di informazioni riservate.[10] Il professor Sargeni[modifica | modifica sorgente] La figura di Semerari ha ispirato il personaggio del professor Sargeni (Cervellone) nel libro Romanzo criminale, scritto nel 2002 da Giancarlo De Cataldo e ispirato alla vicende realmente avvenute della banda della Magliana, un ideologo di estrema destra che vorrebbe coinvolgere la banda nel suo disegno eversivo in cambio di perizie psichiatriche compiacenti. Morirà ucciso da Donatella, autorizzata dal Dandi, su richiesta della camorra. Nellomonima serie televisiva, diretta da Stefano Sollima, il personaggio compare nella nona puntata della prima stagione e i suoi panni verranno vestiti da Duccio Camerini.[11] it.wikipedia.org/wiki/Aldo_Semerari
Posted on: Wed, 06 Nov 2013 10:08:45 +0000

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