" Dei 106 battelli italiani che andranno perduti, quasi tutti - TopicsExpress



          

" Dei 106 battelli italiani che andranno perduti, quasi tutti scomparendo nelle profondità degli abissi nel corso della seconda guerra mondiale, il Millo sarà il quarantesimo a non rientrare alla base. Nella volontà di contribuire a strappare all’oblio della memoria un frammento della nostra recente storia viene presentata una sintetica ricostruzione documentata di quella che fu la breve vita del sommergibile oceanico Ammiraglio Millo. I dati essenziali della sua attività operativa possono essere così sintetizzati: varato il 31 agosto 1940 a Monfalcone, entrerà in servizio il 1 maggio 1941 e in quello operativo il successivo 14 settembre. Nei suoi 162 giorni operativi effettuerà 6 missioni offensivo-esplorative, 4 per trasporto materiali in Africa settentrionale e altrettante di trasferimento tra porti nazionali. Percorrerà 8.045 miglia in superficie e 532 in immersione. Faceva parte di una classe di 4 unità delle quali solo una, l’Ammiraglio Cagni, sopravviverà al conflitto. Quando il Millo partirà per l’ultima missione, il Caracciolo e il Saint Bon giacevano nel fondo degli abissi. Anche nelle intenzioni dell’Alto Comando Marina (= Supermarina) quella missione doveva essere l’ultima che il Millo avrebbe dovuto compiere in Mediterraneo. Infatti, nel promemoria n. 6 del 13 febbraio 1942 Supermarina aveva deciso che, in considerazione della mutata situazione in Africa settentrionale e nel Pacifico, era giunto il momento di venire incontro alla richiesta giapponese di poter avere alcuni sommergibili italiani e tedeschi in quelle acque. Per questo Supermarina aveva destinato a quel fronte le ultime due unità rimaste della classe Ammiragli, appunto il Millo e il Cagni. L’urgenza del prendere una decisione e i previsti almeno quattro mesi necessari per le modifiche d’apportare alle due unità, rendevano di fatto l’ultima missione del Millo veramente tale e purtroppo lo fu, anche se in un senso totalmente diverso da quello desiderato da Supermarina. (E. Bagnasco, In guerra sul mare, Albertelli 2005, pag. 177) Il grande sommergibile oceanico stava rientrando da una missione di agguato nei pressi di Malta e navigava in superficie lungo le rotte di sicurezza, nel tratto di mare antistante Punta Stilo, a circa 2 miglia dalla spiaggia di Monasterace. Verso le 13,30 del 14 marzo 1942, un sommergibile inglese in agguato poco distante, il P34 Ultimatum, lanciò quattro siluri contro il Millo, due dei quali centrarono il bersaglio, uno a prua, l’altro al centro dello scafo, causandone il rapido affondamento. Per gli uomini che si trovavano sotto coperta non ci fu scampo. Gli altri, che stavano in torretta, furono scaraventati in mare e alcuni di loro vennero in seguito tratti in salvo dal sommergibile attaccante. In totale i sommergibilisti dispersi furono 56. I naufraghi salvati e catturati dal sommergibile inglese furono 14. Un solo marinaio fu recuperato da mezzi di salvataggio e riportato a terra. Foto di Claudio Provenzani, archivio storico della Marina Militare Italiana.
Posted on: Tue, 03 Sep 2013 08:58:51 +0000

Trending Topics



px;">
ANCESTRAL viruses and diseases are micro-embedded in our DNA
Awesome Conversation between God And a Man. Read it and don’t
GOOD BEAUTIFUL MORNING! HAPPY THURSDAY and yes another weekend
Hillcrest Medical Center (Tulsa, OK) is now hiring CLEET Licensed,
Tuve que cambiar mi imagen de perfil por una jirafa. Intenté

Recently Viewed Topics




© 2015