Diario bomba 22 luglio corleone dumilatredici Oggi doppio lavoro - TopicsExpress



          

Diario bomba 22 luglio corleone dumilatredici Oggi doppio lavoro per i nostri eroi. Ammazza che fatica! Dopo la classica sveglia alle 6.30 della mamma della camera (Giulia) tutti nel campo a zappare, con la zappa naturalmente… C’era un bel venticello ma il caldo ci ha sopraffatto. Tommy e Neri si sono scatenati con delle alghe trovate alla fontana: che macello! Nel mentre i ragazzi addetti alla casa si sono fatti un mazzo tanto: le pulizie di primavera, a luglio, impazzano (resisti Maria Teresa! ). Pranzetto agile e, dopo una fugace pausa, tutti sul furgoncino di Franchino per andare a Portella della Ginestra, in prossimità di Piana degli Albanesi. Questa cittadina è stata fondata 500 anni orsono da una colonia albanesi che tuttora, nonostante siano oramai cittadini italiani da diverse generazioni, parlano l’ arbëreshë, un mix tra siciliano e albanese. A Portella è stata scritta una delle più vergognose pagine della storia italiana. Per la festa dei lavoratori del primo maggio 1947 come ogni anno, da tradizione, i contadini di varie località circostanti si sono recati in questa piccola vallata a festeggiare. Uno spirito di euforia e ottimismo aleggiava in quanto circa un mese prima una coalizione di sinistra aveva vinto le elezioni regionali, ed i contadini auspicavano quindi una riforma agraria. In quel periodo (solamente 70 anni fa!) l’economia agricola sicula era gestita da pochi latifondisti, ovviamente in combutta con i mafiosi, ovviamente in combutta con apparati dello stato. Durante i festeggiamenti da una delle due colline che sovrastano la valle una mitragliatrice aprì il fuoco: la festa si trasformò in tragedia. A sparare furono i componenti di una banda mafiosa, ma i mandanti della strage sono ignoti alla giustizia ma noti alla gente del posto. I morti furono 11, di cui molti giovani. Tre sopravvissuti alla strage sono venuti a parlarci; nonostante loro stessi fossero ancora visibilmente emozionati, sono riusciti con efficacia a rifarci vivere le sensazioni di quel giorno. Dalle loro parole traspiravano dolore e rabbia ma anche un certo orgoglio in quanto tutti e tre ci hanno spiegato come in un epoca assai più ardua e pericolosa della nostra siano riusciti a combattere e a ottenere diritti per loro impensabili. Ci hanno inoltre incoraggiato a fare lo stesso anche grazie al nostro livello di istruzione che ci può aiutare a comprendere meglio il mondo e la realtà in cui viviamo. Nonostante siano eventi che ci sembrano così distanti, nel parlare con QUELLE persone in QUEL luogo siamo tutti riusciti a sentirci partecipi di questa grande battaglia che la Sicilia e altre persone in tutta Italia stanno combattendo oramai da decenni, contro la mafia e contro le atrocità che questa ha organizzato con la complicità della classe politica. Dopo 5 minuti di riflessione ancora zappa in spalla e, tra un cannolo e l’altro, abbiamo ripulito il piccolo parco adibito alla memoria degli 11 caduti. Tornati a casa, esausti, abbiamo accolto il nuovo gruppo di ragazzi appena giunti da Follonica arrivati tra vari travagli, tra cui una valigia atterrata ad Abu Dhabi. Adesso cerchio di presentazione, poi boscata. Salutiamo e facciamo i nostri più sentiti auguri ai ragazzi calabresi che sono dovuti partire improvvisamente per inderogabili problemi personali. Siamo un po’ assonati ma ogni giorno più uniti e convinti. BELLAPETTUTTI! FIRME Alessandro Calbi Filippo Procopio
Posted on: Mon, 22 Jul 2013 22:15:16 +0000

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