Dieci anni fa, Washington e Londra nervosamente previdero che - TopicsExpress



          

Dieci anni fa, Washington e Londra nervosamente previdero che Saddam Hussein potesse usare armi chimiche. Tra l’altro, la produzione di armi chimiche per uso militare richiede una grande capacità industriale. Le comunità d’intelligence inglese e statunitense dissero a Bush e Blair che gli agenti tossici che Hussein usò nel 1988 contro i curdi nella città di Halabja avevano origine straniera. Esperti inglesi cercarono di scoprire da dove provenissero, ma rimase un mistero. Tuttavia Washington e Londra ritennero necessario attaccare l’Iraq, così dissero al mondo che era urgentemente necessario salvarsi dalle ADM irachene, armi chimiche incluse. Per cominciare, nel febbraio 2003, il segretario di Stato Colin Powell al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, mostrò delle immagini di alcune inesistenti unità mobili presumibilmente utilizzate per la fabbricazione di armi chimiche e la fermentazione dei batteri dell’antrace, poi l’invasione dell’Iraq venne avviato in primavera. Per inciso, Powell poi chiese scusa al Consiglio di Sicurezza per il suo “show”, dicendo di esser stato fuorviato dai rapporti d’intelligence degli Stati Uniti. E i suoi “quadri” furono disegnati da alcuni studenti di Londra e passati alla CIA dagli inglesi come “prove”. Ora il vecchio spettacolo chiamato “Minaccia chimica da un sanguinario dittatore” è stato ripreso. Tipicamente, gli inglesi sono di nuovo tra i registi dello show, e fonti militari nei Paesi del Golfo Persico hanno fatto “trapelare” informazioni secondo cui tutte le armi chimiche sono state concentrate in cinque basi aeree e tenute sotto controlli speciali. La guerra delle informazioni della televisione statunitense e britannica, e di al-Jazeera del Qatar, di conseguenza è stata rilanciata. Le agenzie stampa e i media elettronici hanno iniziato a parlare di quanto sia necessario fermare il “dittatore” siriano. L’isteria ha chiaramente un obiettivo, preparare l’opinione pubblica all’azione militare contro la Siria perché la Russia impedisce al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di adottare risoluzioni che diano il permesso d’imporre una no-fly zone nello spazio aereo siriano e di stabilire regioni protette umanitarie per i profughi in Siria. Senza un’aggressione militare diretta della NATO e delle diverse monarchie del Golfo Persico (Qatar e Arabia Saudita, disposti a finanziare l’invasione occidentale della Siria), l’opposizione non ha la capacità di rovesciare il legittimo governo di Assad. Così, il mistero delle armi chimiche siriane è facilmente risolvibile.
Posted on: Tue, 04 Jun 2013 10:46:05 +0000

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