Dopo otto mesi di uso, oggi ho buttato un rasoio. Va be, direte - TopicsExpress



          

Dopo otto mesi di uso, oggi ho buttato un rasoio. Va be, direte giustamente voi, dovè la novità? Se ne buttano milioni ogni giorno... certo, otto mesi magari so un po pochini, non fanno più la roba per durare come una volta. Vero, peccato che stia parlando di un rasoio usa e getta, non di un rasoio con testina (o lametta) sostituibile. Già, otto mesi di uso e lho fatto fuori solo oggi, dopo un numero di rasature che si attesta tra le 60 e le 70, barba più, barba meno... Non è un record e non è nemmeno una cosa inaudita per me, almeno non da che ho cominciato ad usare – nel 2010 niente meno – lallora nuovo rasoio quadrilama della Wilkinson Sword® serie Titanium. Per capire al meglio la vicenda, sarà il caso di fare un passo indietro. Ho sempre avuto grossi problemi a radermi, sia a causa della mia vista non eccelsa, sia per la... conformazione e durezza della mia pelliccia, io non ho la barba come i comuni cristiani, cho una distesa di lana dacciaio sul muso, con degli spunzoni che paiono più filo spinato che peli. Essendo poi un tradizionalista per certe cose, per me esistevano solo sapone e pennello e rasoio (cosiddetto) di sicurezza... inutile dire che ogni rasatura era lequivalente di una battaglia campale, con tanto di morti e feriti, anche perché, per colmo di sfiga, la mia scorza non è altrettanto dura: tagli e abrasioni erano allordine del giorno... spendevo più di fermasangue e di mousse emollienti che di lamette e sapone. Fino alluscita dei dopobarba in gel poi, quando esistevano solo i classici dopobarba liquidi a base alcolica non vi dico che gioia e felicità farsi una bella passata sulla faccia irritata... praticamente una bistecca al sangue! È vero che lomo vero ha da odora de sangue e denim ma – porcocane! - dopo ogni rasatura stavo uno straccio per tutta la giornata. Tra laltro, proprio a causa del... supporto inadeguato, non potevo nemmeno radermi tutti i giorni, altrimenti rischiavo veramente di ridurmi la faccia come quella di un Unno, tanto che, dopo apposita visita, ottenni persino lesenzione parziale dalla rasatura dordinanza sotto le armi, pensate un po... Tra laltro, credo di essere un caso più unico che raro di sofferente da auto-allergia, in quanto ogni volta che la mia pellancica viene a contatto con la barba lunga (tipo mentre dormo ovvero se mi do una vigorosa grattata – perché prude anche, la bastarda!) mi ritrovo con lorticaria! Una tragedia!... lunica soluzione – adottata per anni, fintanto che ho potuto permettermelo – farsi radere dal barbiere, come facevano i nostri nonni (almeno il mio lo faceva); di quando in quando i danni cerano ugualmente ma la rasatura più approfondita e professionale di fatto mi durava una settimana, dal martedì pomeriggio a quello della settimana dopo. Purtroppo, col tempo questa soluzione si è fatta sempre meno viabile, soprattutto per ragioni economiche, ed ho quindi cercato delle alternative ricorrendo ai nuovi sviluppi tecnologici nel campo della cosmesi per uomo. Niente di trascendentale, intendiamoci, non sono uso a cremine e lozioni... semplicemente ho cominciato a testare varie tipologie di rasoio, nuove emulsioni e creme da barba e nuovi dopobarba alcool free ad elevato tasso di idratazione, specifici per pelli facilmente irritabili. Premetto, a questo punto, che sono da sempre un utilizzatore dei prodotti della Wilkinson, in quanto trovo che i più blasonati (o meglio, più pubblicizzati) prodotti del principale concorrente – la franciosa Gillette® - non valgano assolutamente i soldi che chiedono. A mio modesto parere, sono la controparte cosmetica dei prodotti della mela smozzicata del fu Stefano Travagli: belli, fighi, trendy e soprattutto costosi, ma per quanto riguarda durata e funzionalità (non funzioni, che spesso ne hanno anche troppe che non si sa a che cacchio servano) sono a dir poco insoddisfacenti... però fanno figo, vuoi mettere?! Dal momento però che la faccia è la mia e che sono un pragmatico per costituzione, a me della fighetteria o della bellezza fine a sé stessa non importa una cippa, sicché mi sono gettato sulle alternative, finché, nel 2010 appunto, ho scoperto questi nuovi Titanium Quattro e li ho sperimentati accoppiandoli ad un gel da barba, abbandonando di fatto il sapone e il pennello tradizionali; sono rimasto letteralmente basito dal risultato: una rasatura liscia (per quanto possibile, non posso forzare la mano più di tanto altrimenti...) e duratura, che mi permetteva di radermi una volta ogni 3 giorni, specie quando lavoravo e quindi dovevo essere in ordine. Dal momento che – in questo Paese – i prodotti validi ancorché economici hanno la sgradevole tendenza a sparire dal mercato dopo poco, mi sono affrettato e – approfittando di una promozione caduta proprio a fagiolo – ho fatto scorta di questi rasoi. Questo accadeva tre anni fa... da allora non ne ho più comprato un altro, perché vado ancora avanti con quelli che presi allora! Di fatto, alla faccia dellusa e getta, la durata media di uno di questi rasoi si è attestata sui sei/nove mesi, secondo la frequenza duso, che incide enormemente sulla durata non perché si rovinino le lame ma perché alla fine si attufano di peli che diventano una massa solida e inamovibile, che ti costringe a gettarlo via altrimenti ti gratti via la pelle (ricordate sempre che la mia pelliccia è fatta di fil di ferro...). Paradossalmente, se li usi con la barba molto corta, quindi più di frequente, possono durare una vita, prima di rovinarsi. I tanto famosi Gillette, specie i nuovi, costosissimi pentalama tanto pubblicizzati in TV, col cazzo che ti permettono di raderti 50 volte... lo so perché li usano amici e conoscenti e tutti (pur proclamandosi pienamente soddisfatti) di fatto usano una testina una ventina di volte, forse qualcosa di più quelli che si fanno la barba tutti i giorni... peccato che una sola lametta di quelle costi in media 5 euro, quanto costa in pratica un pacco di Titanium Quattro con dentro 4 rasoi. Meditate gente, perché in tempi di magra come questi in cui viviamo, anche queste cose contano, a meno di volersi ridurre come il protagonista di 1984 di George Orwell, dove i civili erano alla costante ricerca, perfino al mercato nero, di lamette da barba, che erano altrimenti costretti ad utilizzare per mesi e mesi.
Posted on: Sun, 27 Oct 2013 14:08:02 +0000

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