E morto a Worms il gemello di Parma Avrebbe compiuto i 70 anni - TopicsExpress



          

E morto a Worms il gemello di Parma Avrebbe compiuto i 70 anni fra una settimana, il 31 ottobre, e aveva già da tempo diramato gli inviti agli amici parmigiani. Purtroppo è un traguardo che non ha tagliato: dopo una vita intensissima, quasi per metà spesa fra Parma e Worms. Hans Joachim Ruhl ha cessato di vivere ieri nell’ospedale della sua città, dove era ricoverato da qualche settimana. A Worms lo conoscevano proprio tutti (è stato per 34 anni consigliere comunale, ed era stato successore di Helmut Kohl alla guida dei giovani della CDU), ma anche a Parma aveva tanti amici. E soprattutto era anche “burocraticamente” uno di noi: Ruhl aveva la residenza a Parma, e nel 2011 era diventato ufficialmente cittadino italiano, in una cerimonia commovente, davanti ai “suoi” ragazzi del liceo di Worms, proprio in contemporanea con l’inaugurazione di via Worms. “Finalmente – aveva commentato commosso – voterò in Italia per le prossime elezioni politiche”. E lo ha fatto nel febbraio 2013. Già dal lontano 1994 Ruhl aveva ricevuto dalle mani del Presidente Oscar Luigi Scalfaro la nomina a Cavaliere della Repubblica Italiana, su segnalazione dell’onorevole Andrea Borri. I suoi legami con la nostra città risalgono al 1983, quando si posero le basi per il gemellaggio fra Parma e la città renana (teatro della celebre Dieta). Il patto prese consistenza con la visita sulle rive del Reno di una delegazione ufficiale composta dall’allora sindaco Lauro Grossi, dal vicesindaco Gianni Cugini e dal leader dell’opposizione Elvio Ubaldi. Il patto di gemellaggio fra i due sindaci fu firmato a Parma il 26 maggio del 1984. Allora “Gianni” – così si faceva chiamare dagli amici italiani – fondò l’Associazione Amicizia Parma Worms, che ha diretto fino all’ultimo istante di vita. Grazie al suo impulso, i contatti fra le due città sono stati in questi 29 anni poliedrici e continuativi: ci sono state tante iniziative turistiche, tantissimi scambi scolastici (si stava progettando un patto di scambio con il Liceo Marconi), sportivi (tante squadre di diverse discipline hanno dato vita a sfide dirette Italia – Germania), e soprattutto c’è stata tanta cultura. Solo per citarne alcuni ricordiamo quelli con la Corale Verdi, Pierino Barbieri, il corpo bandistico Giuseppe Verdi, Enrico e Francesco Tagliavini, il jazz di Alessandrini, e l’elenco potrebbe continuare. “Gianni” ha avuto a che fare con tutte le amministrazioni che si sono succedute nell’ultimo trentennio, e con tutti ha fatto crescere questo ormai inscindibile rapporto di amicizia. Nel febbraio scorso era venuto a Parma per programmare nuove iniziative per far crescere i rapporti fra le due città. La sua ultima visita risale a maggio, con una delegazione della città dei Nibelunghi, capeggiata dal vicesindaco Hans Joachim Koiubek. Ruhl non ha tagliato il traguardo dei 70 anni, ma ha avuto una ultima grande soddisfazione: il 10 agosto scorso , insieme al sindaco della sua città, ha scoperto a Worms la targa di Piazza Parma alla presenza del vicesindaco Nicoletta Paci. E per lui è stata un’altra pietra miliare nel consolidamento dell’amicizia fra le due città. “Negli ultimi tempi – ricorda Nicoletta Paci – ho avuto modo di seguire la sua avventura, e ho scoperto una persona piena di spirito, di entusiasmo, con la capacità di guardare al futuro con fiducia, anche quando il suo stato di salute non era dei migliori . La sua voglia di fare ci mancherà”. A Parma oggi lo piangono in tanti: “Abbiamo perso un sincero amico e un grande sostenitore del’Europa dei popoli – commenta il sindaco Federico Pizarotti – anche in pochi mesi abbiamo avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo e sono convinto che l’amicizia fra Parma e Worms gli sopravviverà. Il nostro pensiero va oggi alla signora Ingrid (anche lei cittadina italiana) e alla città di Worms”. “Dei tedeschi – aveva dichiarato Ruhl in una intervista – mi piace il modo di risolvere i problemi. Sono più chiari. Gli italiani invece sono più improvvisatori. Se si potessero riunire tutte e due le mentalità, organizzazione e improvvisazione, saremmo il più grande popolo del mondo”: e “Gianni” sicuramente le aveva messe insieme.
Posted on: Sat, 26 Oct 2013 10:17:45 +0000

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