E un quarto dell’energia ora arriva dalla geotermia. IN TOSCANA - TopicsExpress



          

E un quarto dell’energia ora arriva dalla geotermia. IN TOSCANA la produzione geotermica, ovvero l’energia ricavata dal calore della terra, e per questo ritenuta pulita e rinnovabile, supera per la prima volta la quota del 26% dell’intero fabbisogno energetico della regione: 26,5%, per l’esattezza. E la provincia di Pisa, in particolare, ne produce più dell’intero proprio fabbisogno. Numeri record, dunque, che sbucano dai dati della produzione 2012 ufficializzati per la prima volta ieri da Enel Green Power. Nei 33 impianti geotermici dislocati tra le province di Pisa, Grosseto e Siena, la società del gruppo Enel ha dunque prodotto l’anno scorso più di 5.235 GWh. In termini assoluti non è un record (causa diminuzione dei consumi e quindi contrazione del mercato dovuti alla crisi economica), ma lo è in termini percentuali: rappresenta il 26,5% in quanto a capacità di soddisfare il fabbisogno energetico regionale su un totale di consumi pari a circa 19.964 GWh. La percentuale di fabbisogno energetico coperto dalla geotermia cresce costantemente in Toscana dal 1990: 20,7% allora, 23,74% nel 2000, 24,82% nel 2010. Delle 33 centrali geotermoelettriche di Enel Green Power, 15 sono in provincia di Pisa con «capitale » a Larderello per un totale di 16 gruppi di produzione (10 sono nella provincia di Siena per 11 complessivi gruppi di produzione, 8 si trovano nella provincia di Grosseto). E questa speciale concentrazione determina l’altro singolare primato che fa di Pisa e della sua provincia territori completamente rinnovabili. I dati di produzione relativi al 2012 rivelano infatti che gli impianti geotermici di Enel Green Power nel pisano hanno prodotto 2.879,8 GWh a fronte di consumi elettrici che nella provincia di Pisa si sono attestati ad un livello più basso, intorno ai 2.096 Gwh. Quindi, secondo Enel, la geotermia da sola corrisponde al 137,3% del fabbisogno elettrico provinciale. Più di quanto serva, insomma. I 5 miliardi e 235 milioni di KWh prodotti in Toscana corrispondono al consumo medio di oltre 2 milioni di famiglie. Il vapore è utilizzato anche a fini termici: 5 i comuni teleriscaldati col calore geotermico (Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Santa Fiora e Monteverdi Marittimo, mentre altri impianti sono in costruzione come quello di Montieri) e circa 250mila i metri quadrati di serre, caseifici e salumifici che utilizzano il vapore geotermico per lo svolgimento dell’attività industriale. Anche il turismo geotermico fa registrare oltre 50.000 visite l’anno al Museo della geotermia, alle terme etrusco romane di Sasso Pisano, alle manifestazioni naturali e al Parco geotermico delle Biancane a Monterotondo Marittimo. Enel, per giunta, sembra intenzionata a spingere sull’acceleratore dello sfruttamento geotermico, nonostante le perplessità e le proteste che salgono da una delle aree interessate, l’Amiata, dove da anni parte della popolazione lamenta dissesti idrogeologici come conseguenza della geotermia e persino inquinamento, che autorità pubbliche e Enel smentiscono. Recentemente Enel ha annunciato un piano di investimenti per il prossimo quinquennio in Toscana da 900 milioni di euro, 500 dei quali destinati allo sviluppo proprio della geotermia.
Posted on: Fri, 27 Sep 2013 06:39:45 +0000

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