Eco doppler Ho la metro vicino a casa e alle 8 ero al Policlinico - TopicsExpress



          

Eco doppler Ho la metro vicino a casa e alle 8 ero al Policlinico in via Lancisi dove ho abitato per molti anni da studente universitario. Era comodissimo, una passeggiata e mi trovavo a lezione all’istituto di Fisica, facevo un figlio e me lo trovavo pronto nella clinica che vedevo dalle mie finestre, insomma una sistemazione perfetta salvo le autoambulanze che mi svegliavano qualche volta di notte. La casa sempre piena di amici, poco tempo per lo studio che infatti è durato a lungo, però ho anche lavorato per pagare l’affitto e le ottime cene. Il Policlinico è una città tutta da scoprire, non credo esista qualcuno che la conosca interamente. Per fortuna ai cancelli esistono custodi abbastanza intelligenti occupati prevalentemente a fermare le macchine che vorrebbero entrare. Seppi dove dovevo registrare la mia richiesta per il doppler e l’indicazione sbagliata dove dovevo recarmi poi. La registrazione era organizzata come gli uffici postali con il numero che appare sul display . Trovai un posto a sedere e ebbi il tempo di leggere tutto il giornale gratuito della metro. Seppi così che i parlamentari del Pdl si dimetteranno per solidarietà con Berlusconi. Che fine farà il governo ? A meno che Grillo non si converta all’ultimo momento una brutta fine perché la maggioranza sarà sparita. Meraviglioso cinematografo all’italiana. Letta potrà vantarsi di non essere stato mai sfiduciato, ha solo perso tutti i parlamentari che lo sostenevano magari pure i Renzini. Leggendo mi sono tutto ringalluzzito perché ho trovato il mio giornale on-line molto migliore. Allo sportello ho avuto la soddisfazione di non pagare niente, sono vecchio, povero, sordo e pure stupido, e vidi la mia richiesta coperta da timbri, numeri e numerose firme. Chiesi dove dovevo andare e non capii la risposta perché l’impiegata era protetta da una spessa lastra di vetro a prova di proiettile. Allora uscendo chiesi notizie a un gruppo di infermieri. C’erano anche dei medici ma evitai di chiedere informazioni perché sapevo che non erano per niente interessati a sapere dove lavoravano i loro colleghi cardiologi. Gli infermieri si consultarono a vicenda e dopo ampia ed esauriente discussione dissero che forse dovevo andare a destra e forse avrei trovato quello che cercavo. Naturalmente l’informazione era esattamente dal lato opposto di quella ricevuta all’entrata. Il fatto è che i cardiologi lavorano in due cliniche che si trovano ai lati opposti del Policlinico. Questo è dovuto forse al fatto che fanno capo a Primari che si odiano a vicenda e che è opportuno collocare a debita distanza. Gli infermieri avevano ragione e trovai sotto terra il punto dove mi aspettavano. Prodigio dell’informatica, sapevano tutto, e dopo aver verificato con un bravissimo impiegato che non mancava nessun timbro ,nessuna firma, era tutto regolare, mi sedetti. Il giornale della metro l’avevo letto tutto e mi annoiavo a morte. Dopo più di un’ora di attesa cominciò a girarmi un poco la testa. Era la noia o la scarsa irrigazione del cervello ? Feci presente la situazione all’infermiera e dopo poco mi venne a prendere una persona tutta vestita di verde. Mi portò nel suo studio con la macchina doppler. Ed ecco come si svolse il colloquio : - Lei è un medico o un tecnico di questa macchina ? - Sono un medico, chirurgo cardiologo. Lei è straniero ? - Si, i miei genitori erano polacchi. E sono un fisico molto interessato alla sua macchina. - Anche io sono straniero , cosa la interessa ? - L’effetto doppler avviene quando un segnale è emesso da un corpo in movimento. Che segnale capta la sua macchina ? - Il segnale emesso dai globuli rossi. - ( pensai : e che fanno i globuli rossi , cantano per caso ? e dissi ) Non mi sembra che i globuli rossi emettano alcun segnale. - Si, la sonda manda un segnale e la macchina capta il segnale riflesso. - Ecco, adesso ci siamo, il segnale riflesso dovrebbe avere una frequenza più bassa di quello inviato e permettere il calcolo della velocità. Con quali frequenze lavora ? - Con diverse frequenze . ( ma quando si è trattato di precisare quali il tentativo fallì miseramente. ) - Lei non ha studiato con il Professor Ageno vero ? - No, volevo fare il chirurgo , la fisica non mi interessava troppo. - Però ormai non potete fare a meno degli strumenti inventati dai fisici. Una infermiera anziana mi disse una volta che il proliferare degli esami era secondo lei eccessivo : i nuovi medici chiedono un diluvio di esami e poi non riescono ad arrivare a nessuna conclusione. Ai vecchi medici bastava uno sguardo per diagnosticare la malattia. Mi sembra un poco esagerato. - Certamente, oggi abbiamo una maggiore sicurezza nelle diagnosi rispetto alle intuizioni utilizzate in passato. Si vuole accomodare sul lettino ? Fantastica la macchina dell’eco doppler ! L’altoparlante permetteva di sentire il cuore che pompava con un rumore simile alle onde del mare e sullo schermo si vedevano le vene con il sangue che scorreva dentro. Due piccole placche una che riduce il flusso del 10% e l’altra del 25% . Niente di preoccupante, si interviene quando il flusso diminuisce del 60% . Il cardiologo disse che dovevo tornare ogni anno per fare il bollino blu.. Vista la mia perplessità disse : “ Preferisce aspettare l’ictus ? “ Ci tornerò, in fondo mi piace fare l’esamino ai professori universitari. Il vostro Wojciech, oggi un pochino stanco. mensile-choopin.it
Posted on: Thu, 26 Sep 2013 19:06:28 +0000

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