GIULS E LE 10 SCUSE SFIGATE PER CUI ESSERE LASCIATI (la verità è - TopicsExpress



          

GIULS E LE 10 SCUSE SFIGATE PER CUI ESSERE LASCIATI (la verità è che non gli piaci abbastanza) Sempre in preparazione alla nostra rubrica settimanale del cuore, per la quale sto sempre aspettando le vostre mail all’indirizzo giuliagiuls@live, dall’alto della mia sapienza e della mia nerdosità vi illustrerò i motivi principali per i quali solitamente si viene piantati come una pianta di pomodori. Ossia le dieci scuse più sfigate del mondo con cui cagne e stronzi vi smollano e cercano di assicurarsi la medaglia d’oro per le olimpiadi di mirror-climbing. 1) SEI CAMBIATO/A, NON SEI QUELLO/A DI UNA VOLTA. Ci frequentiamo da 5 giorni e sono cambiato? Ma il criceto c’era già quando ti ho conosciuto/a oppure l’hai acquistato dopo e non è compatibile con il tuo sistema operativo? La stessa cosa vale se ci conosciamo da 10 anni. Permetti che magari ogni tanto mi girano i coglioni, o semplicemente in dieci anni sono sulla via della maturazione e le mie esigenze cambiano? Cioè è come dire a uno che scopre il mondo dei famosissimi pompinidicosa “No guarda sei cambiato perché non ti ammazzi più di seghe”. Non è che magari sei diventata te una grandissima scassaminchia? Non so perché, ma da un certo punto in poi mi viene bene lanciare delle offese gratuite verso il mondo femminile. Comunque è una scusa utilizzata per la maggiore dalle cagne. 2) NON VOGLIO FARTI DEL MALE. Ma guarda, forse non ci siamo capiti che te ne potrei fare molto di più io. Giro con una mazza da baseball in macchina, non so se rendo. Ora spiegatemi cosa vuol dire una frase tipo “Non voglio ferirti“. Cosa siamo nella guerra del Vietnam, tu sei Charlie mentre io sono Buba e cucino gamberi in tutte le salse? Quando uno ha la malsanissima idea di impiantarsi in una relazione, mette anche in preventivo che le cose potrebbero semplicemente non andare, o ci possano essere dei momenti di alti e bassi. Sembra una cosa ovvia solo a me? Come dice una delle sorelle, se potessi aprire gli occhi più di così per dimostrare il mio disappunto lo farei. 3) SEI TROPPO PER ME, IO NON TI MERITO. Sono troppo intelligente, in effetti, CAGNA di basso rango. Lo vogliamo capire che è finita l’era in cui i Westlife cantavano Uptowngirl sentendosi dei veri back street guys e invece erano solo dei poveretti? Ci fate la stessa figura. Come continuo a ripetere, ogni tanto stare bene ci è concesso. Pigliatevi queste cazzo di attenzioni gratuite e non disinteressate (perché comunque il fine ultimo è sempre quello di copulare, altrimenti uscirei con le mie amiche) e non scassate tanto la minchia, perché poi fate passare la voglia. 4) NON MI CAPISCO, SONO IN UN PERIODO BUIO. Accendi la luce, idiota. Siete per caso il Papa che ha sulle spalle milioni di telefonate da fare o Berlusca che deve cercare modi sempre più eccentrici per rendersi ridicolo? Questi sono periodi bui. A questa scusa c’è solo una cosa da rispondere: “In effetti è un dilemma se è buio e non ti capisci perché potresti avere dei problemi a trovarti il pisello o la lingua che hai sempre in bocca, a meno che tu non l’abbia comprata all’Ikea e sia smontabile. Diventerebbe difficoltoso anche per me farmi dare una botta. Ah non lo sapevi che volevo solo questo?” Anche se eravate innamorate/i persi, dategli questo smacco morale. Fatelo per il vostro bene. Poi chiamatemi e mettetemi in vivavoce mentre urlo “SCEEEEEEEEEMO. SCEEEEEEEEEMO.” 5) HO BISOGNO DI SISTEMARMI, AVERE UNA FAMIGLIA, E POI DEVO PENSARE ALLA MIA CARRIERA. Pronto? Si, salve chiamo per sapere se avete posto all’ospedale psichiatrico. Ah è il club dei sociopatici? Fa uguale, grazie. Fidati, ma dico fidati, potevi anche piacermi, ma dopo questo discorso di merda giusto un po’ incoerente, no grazie, next. 6) SENTO CHE NON PARLIAMO ABBASTANZA. Notate solo i verbi. SENTO che non PARLIAMO abbastanza. Cosa stai cercando di dirmi? Che sei stupida/o di tuo o soffri di demenza indotta perché anche il criceto si è licenziato? Magari se aprissi la bocca non solo per farmi non vi dico cosa (per quanto possa essere anche piacevole), forse SENTIRESTI che parliamo. Caso contrario. Magari se aprissi la bocca solo per farmi non vi dico cos’altro (che è sempre altrettanto piacevole), riuscirei a parlare anche io e avremmo una sorta di comunicazione ORALE. No ecco, ancora non avete capito quello che intendo. Diciamo una comunicazione VERBALE, va meglio? Chiaro il concetto? 7) TI AMO, NON VOGLIO SOFFRIRE, MEGLIO FINIRLA QUI. Oh. My. Glob. I casi sono due, o sei un/a figlio/a di troia, o sei suo/a nipote. Ora mi trasformerò per un secondo in Barbara d’Urso, che il Signore me ne scampi. Cioè lei mi sta veramente dicendo che lo/a ama e lo/a sta piantando? Incredibile. Che nobile gesto (lacrima che scende, sipario si chiude vergognosamente, pubblicità d’imbarazzo). MA SEI COGLIONE? A meno che io non sia un grandissimo stronzo o una cagna gigantesca, se esco con te e ti sto dietro, magari cosa ne pensi che possa anche provare lo stesso? Chiaro, dopo questa scusa mi scendono i coglioni come la neve a Natale. E a questo proposito, ciao grazie e allora buon Natale. 8) HO PAURA, STO TROPPO BENE CON TE. Aspetta, fammi capire. Quando è il tuo compleanno e ti regalano una cosa che ti piace tantissimo, tu rispondi con “No guarda, l’ho sempre desiderato, non lo voglio“? Ah no? Allora sento come un cigolio fastidioso nella tua voce, segno di una scalata davvero impegnativa sugli specchi a cui ti sta aggrappando. E aggiungerei un grandissima faccia di merda. 9) NON POSSIAMO STARE INSIEME, SONO IN PARTENZA. Ah già, dimenticavo che ti sto giust’appunto mandando a fanculo. Questa è una delle scuse peggiori, perché a meno che non abbiate preso un biglietto solo andata per l’ultima isola della Nuova Zelanda, di sicuro prima o poi tornerete. O al massimo potreste semplicemente chiedermi se voglio venire anche io. O comunque, se state partendo per qualche meta ignota di sicuro non l’avete deciso il giorno prima e potevate avvertirmi nel momento in cui abbiamo cominciato ad uscire insieme. Se non vi scoccia eh. Per di più se aggiungete un NON SO ANCORA COSA CI VADO A FARE IN BURUNDI, MA LA SENTO DA SUBITO COME CASA MIA vuol dire che siete delle grandissime teste di cazzo e non sapete cosa fare della vostra vita. E non so voi, ma a me non interessa stare con una persona che non sa cosa vuole diventare. 10) Ultima scusa, secondo me utilizzata solo una volta nella storia dell’umanità e con la sottoscritta (la verità è che la più sfigata sono io), è SEI UNA DONNA. Oh, scusami tanto eh. Ma senti. Intanto ti linko GIULS E LE INVERTITE, scegli tu se essere nella categoria due, tre o quattro. E poi, mi sfugge giusto una cosa. Te ne sei accorta ora? No perché hai dei problemi a livello visivo e anche tattile, mi dicono. Va bene che esistono i peni invisibili e puoi esserti confusa, ma vogliamo parlare del fatto che quanto meno ho un paio di tette e sono senza barba? Parliamone. Non ti sei nemmeno mai chiesta come mai non ti abbia parlato minimamente di usare della contraccezione? Va bene che per fare un figlio basta tanto amore (la uso come scusa per provarci e riprovarci e riprovarci ancora, perché fidati tesoro, prima o poi riesco a ingravidarti, nel dubbio tu intanto dammela), però non ti è mai sembrato un po’ strano? E comunque vogliamo anche parlare del fatto che IO HO DEI CAZZO DI CAPELLI? Ok, questo non c’entra una merda, però visto che ci sono è bene rimarcare certe cose. Si, sono una donna. A volte sembro un tredicenne, ma sono una donna. Magari di discutibile bellezza e femminilità, però ho tutti i miei organi a posto. Per me non è mai stato un problema e per te nemmeno mi sembra (if you know what I mean), quantomeno fino ad ora che hai deciso di battere il record di velocità nella specialità del mirror-climbing e quello della fantasia nella gara di minchiate. Insomma, vi fa tanto brutto dire la verità? Vi siete rotti il cazzo, semplicemente. Capita a tutti. Ci si sta male, poi ci si riprende. Nulla di tragico. La cosa peggiore comunque dopo aver tirato fuori una scusa di merda e che usino la loro peggiore faccia da culo e vi dicano: “Però se vuoi rimaniamo amici.” Ripeto. Se potessi aprire gli occhi più di così per dimostrare il mio disappunto lo farei. E se telefonandoti io potessi dirti SUCAMELA… Aspetta, ma io posso. SUCAMELAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.
Posted on: Thu, 21 Nov 2013 15:58:16 +0000

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