GRANDE SIENA In varie campagne elettorali del passato ci sono stati progetti forti, che andavano oltre la corretta gestione del Comune, disegnando la città futura. Alcuni sono stati realizzati completamente, magari in un arco di anni abbastanza lungo, altri in parte, altri sono rimasti sospesi nel mondo delle idee. Per fare degli esempi, appartiene alla prima categoria il sistema delle scale mobili (ricordiamo che porta nel centro storico un paio di milioni di persone all’anno), alla seconda il S. Maria della Scala (il cui problema, a questo punto, più che di investimenti è di programmazione e di gestione), alla terza la metropolitana leggera. L’unico progetto forte della campagna elettorale in corso è quello della Grande Siena, cioè dell’unione amministrativa di Siena con i comuni limitrofi. Una vecchia, ottima idea l’abbiamo definita in un articolo di qualche settimana fa. Vecchia perché risale almeno agli anni ’70 del secolo scorso, quando si parlava di programmazione comprensoriale e si dava vita alle associazioni intercomunali, e perché fece capolino nel programma del PDS del 1993. Poi più nulla, purtroppo. Oggi la rilancia con convinzione e nuove motivazioni (prima o poi le Province saranno abolite e per pesare nel quadro dei progetti regionali, nazionali ed europei una dimensione urbano-rurale di circa 100.000 abitanti è il minimo indispensabile) Bruno Valentini. Se vincerà il ballottaggio e, fra cinque anni, la renderà concreta, avrà ottenuto uno di quei risultati che potranno vantare una valenza storica. wp.me/p2UAnj-91
Posted on: Thu, 06 Jun 2013 13:38:54 +0000