Ho già pubblicato quanto seguirà ma avendo arricchito le mie - TopicsExpress



          

Ho già pubblicato quanto seguirà ma avendo arricchito le mie amicizie con nuove ed interessanti persone, ripropongo un mio pensiero in forma riscritta... DIO ESISTE? Per rispondere ad un simile interrogativo è necessario definire il concetto di “esistenza” e stabilire che cos’è “Dio”. “Esistere”, in logica matematica, significa essere “non contradditori”. Qualsiasi forma o struttura Logica matematica che non conduce a contraddizioni, si può definire “esistente” (“coerente”, in termini matematici). E “Dio”, cos’è? Si potrebbe affermare che Dio è “tutto” ma in questa definizione ci rendiamo autori del trasferimento di significati inestricabili da un concetto ad un altro la cui astrazione ed indescrivibilità è pari al precedente. Possiamo tentare di descrivere “Dio” attraverso gli attributi cui ad Esso siamo soliti conferire: Dio è coscienza (la massima coscienza), è eterno, è onnipotente ed è Genesi della vita. La domanda iniziale diventa simile a: “L’entità cui siamo soliti identificare e caratterizzare come un Dio alberga nelle forme di “coerenza” che usiamo per decretare l’esistenza o meno delle “cose”? Ho provato a rispondere in questo modo: Immaginiamo un universo di tipo A ed un universo di tipo B. L’universo A è ciò che conosciamo, la nostra casa, il nostro habitat in presenza di un Dio ad esso superiore e di esso Creatore. L’universo A non pone alcun problema alla soluzione dell’interrogativo posto: se viviamo in un universo di tipo A, per la definizione data del medesimo, Dio esiste. L’universo B è l’unica possibile alternativa ad un universo di tipo A in funzione della variabile “esistenza di Dio”: l’universo B è ciò che conosciamo, la nostra casa, il nostro habitat ma senza un Dio ad esso superiore. Ma siamo certi che se viviamo in un universo B allora Dio non esiste!? Secondo me, esiste anche in questo universo. 1) Senza un Dio ad esso superiore, l’universo B sarebbe increato (non essendoci, per sua definizione, un Dio Creatore) e quindi è necessario supporre che l’universo B sia sempre esistito e quindi sia esso “eterno”. 2) Senza un Dio ad esso superiore, l’universo B sarebbe artefice, guida, regista della sua stessa esistenza già definita come eterna; paleserebbe la capacità di autoregolarsi per l’eternità, sarebbe alimento, evoluzione e regola di se stesso finalizzata ad una esistenza infinita nel tempo; e chi potrebbe mai fare qualcosa di simili proporzioni se non una entità intrinsecamente “cosciente”? 3) L’universo B, senza un Dio ad esso superiore, sarebbe anche “onnipotente” in quanto esso stesso, la totalità delle “cose”, produrrebbe la totalità degli “eventi” conosciuti e/o conoscibili. 4) Dovessimo vivere in un universo di tipo B, la nostra esistenza ed il suo significato, non sarebbero legati ad un Dio superiore al nostro universo (postulato come inesistente nell’universo B ) e quindi, noi saremmo figli di un universo che ha prodotto vita senza interferenza di alcun Dio esterno al nostro Mondo. L’universo B sarebbe, in tale sintesi, anche “genesi della vita”. L’universo B, sembra quindi incarnare le caratteristiche di Dio nel momento in cui si definisce l’inesistenza di un Dio ad esso superiore e di esso Creatore. L’universo B diviene: cosciente, eterno, onnipotente e genesi della vita. Ma allora, l’universo B, diviene un Dio come da definizione data inizialmente e costruita sugli attributi assegnabili ad un Dio. Se l’universo A, con un Dio la cui presenza è dichiarata porta per definizione che Dio esiste e se l’universo B che è l’unica alternativa all’universo A produce il risultato che l’universo stesso è Dio, allora è corretto affermare che Dio logicamente esiste?
Posted on: Sat, 07 Sep 2013 13:07:04 +0000

Recently Viewed Topics




© 2015