I Forconi ci riprovano dal 9 dicembre. Sarà la (ri)volta - TopicsExpress



          

I Forconi ci riprovano dal 9 dicembre. Sarà la (ri)volta giusta? By FranP – Posted 25 minutes agoPosted in: Attualità, Politica Fb-Button Mariano Ferro, leader del Movimento dei Forconi annuncia per l’8 dicembre una mobilitazione in tutta Italia. forconi1“A partire dalle 22 dell’8 dicembre - dichiara Mariano Ferro, leader del movimento Forconi - l’Italia delle piccole e medie imprese, dei commercianti, degli artigiani, degli agricoltori, del trasporto, gli studenti, i giovani, i disoccupati, i precari, e quanti hanno voglia di dire basta scenderanno sulle strade per riprendersi la sovranità del popolo” “Sono anni – continua Ferro – che chiediamo provvedimenti per difendere e sostenere il lavoro delle piccole e medie imprese di tutti i settori: la risposta è stata una sequela di tasse crescenti per foraggiare una spesa pubblica insostenibile ed una arrogante sistema indifferente nei confronti del disastro che stanno attraversando centinaia di migliaia di imprese con maestranze a seguito. Andare avanti così non è possibile per questo rilanciamo una mobilitazione sul modello di quanto avvenuto in Sicilia nel gennaio dl 2012 ma che, questa volta, interesserà tutto il territorio nazionale”. “In un momento così drammatico per milioni di italiani un governo ed un parlamento di nominati non può permettersi di chiedere ad un popolo stremato, sacrifici impossibili – aggiunge il leader dei Forconi - così come non può consentire che mezza Italia sia pignorata per la colpa grave di non riuscire a rispettare gli impegni con le banche e col fisco in considerazione di una pressione fiscale tra le più alte del pianeta. Forse la crisi non investe tutti alla stessa maniera ma ormai siamo tanti a non farcela ed a preferire la chiusura delle attività per evitare ulteriori indebitamenti”. Lo scorso anno avete bloccato i caselli autostradali siciliani, ferrovie e porti. Stavolta rilanciate in tutta Italia… Il precedente era finito nel nulla perché abbiamo accettato di sederci al tavolo con uomini che non ci rappresentavano. Stavolta non ci fermeremo. Affermazione impegnativa…. Siamo governati da una massa di ladri e abbiamo al governo qualche condannato. Vogliamo riappropriarci del nostro Paese e cambiare la legge elettorale. La vostra protesta quindi non si ferma più nel settore agricoltura e autostrasporti? No. Eravamo partiti per difendere gli agricoltori ma adesso la nostra è diventata una lotta di popolo. Per mettersi contro l’esercito ci vuole un esercito di gente..A suon di forconi… Che alternativa abbiamo? Lo Stato non ci fa scegliere chi ci governa, ci tartassa di tasse, le grandi aziende finiscono all’asta, hanno tolto l’assistenza ai disabili mentre le pensioni d’oro e i costi della politica restano uguali. Bisogna passare ai fatti. Che ci mandino l’esercito a fermarci, vedremo chi vincerà. Quando sali in auto bastano due dita per girare la chievetta e accendere il motore. Noi siamo le due dita ma il motore della macchina è già in moto ed è già caldo. Dopo l’esperienza fatta in Sicilia, questa volta la protesta si allargherà a tutto il territorio nazionale, evitando di ricadere in alcuni errori di inesperienza commessi: l’8 dicembre prossimo, alle 22 in punto – spiega il leader dei Forconi – bloccheremo l’Italia, dalla Sicilia fin su a Pordenone”. E già si prevedono forti disagi, ma Ferro non si scompone: “Può darsi che creeremo qualche disagio alla popolazione, ma l’unica arma che abbiamo è il popolo che, come accaduto in Sicilia, è sceso con noi per le strade e ci ha sostenuto. Adesso faremo di più, molto di più. Stiamo organizzando in dettaglio l’azione che porteremo a termine. Ci diranno che non è legale? Beh, quello che sta facendo lo Stato italiano a tutti noi è legale? Qui c’è gente che si uccide, non ce la fa ad andare avanti, gli viene pignorata la casa dopo 50 anni di lavoro, viene massacrata di tasse”. Il coordinamento dei movimenti avrà un responsabile che si occuperà di comunicazione. Già oggi, però, le idee sono chiarissime: “Noi contiamo sul sostegno della gente – ribadisce Mariano Ferro – , di chi lavora e produce, studia, della gente comune, di chi non ce la fa più per mille motivi legati alle pretese di questo Stato vergognoso, di questo modello di Europa burocratica. L’8 dicembre sarà solo l’inizio e non si tornerà più indietro”. Ferro: “Diremo le nostre richieste solo quando la politica si metterà in ginocchio” “A coloro che l’8 dicembre si presenteranno scortati dalle Forze dell’ordine diremo quali sono le nostre richieste solo quando saranno in ginocchio – afferma il leader dei Forconi –: non iniziamo questa rivolta, perché di rivolta si tratta, per accontentarci di un tozzo di pane. Mancano 35 giorni alla data prescelta, il coordinamento si allargherà anche ad altri soggetti, rigorosamente apartitici, nessuna bandiera di forze politiche o sindacato è ammessa. Questo paese così com’è non va. Adesso, la pazienza è finita, finita”. Nei prossimi giorni saranno resi noti altri dettagli dell’iniziativa. downloadEcco il coordinamento che sta organizzando la protesta: Mariano Ferro, Presidente de “I Forconi” (Sicilia); Lucio Chiavegato, presidente Life (Veneto); Giorgio Bissoli, Azione rurale Cerea (Verona); Augusto Zaccardelli, Segr. naz. Movimento Autonomo Trasportatori (Frosinone); Umberto Gobbi, NVPP (Non vogliamo più pagare); Paolo Bini, Italia Celtica; Eugenio Rigodanzo, Cobas Latte Veneto; Franco Paoletti, Cobas Latte Pordenone; Danilo Calvani Presidente del CRA Dignità Sociale (Lazio) e delegato a rappresentare il coordinamento nazionale preesistente formato già da alcune decine di gruppi e movimenti, Salvatore Bella, presidente Aitras Ass. Naz. Trasporti (Campobello di Licata AG). Tags: crisi, Dignità Sociale, Forconi, rivoluzione, sovranità popolare
Posted on: Wed, 13 Nov 2013 17:30:32 +0000

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