I GRANDI CRU DI SERRALUNGA Data di pubblicazione: 01/10/2013 - TopicsExpress



          

I GRANDI CRU DI SERRALUNGA Data di pubblicazione: 01/10/2013 (Newsletter SEMINARIO PERMANENTE LUIGI VERONELLI) Abbiamo pensato di illustrare i grandi cru di Barolo del comune di Serralunga d’Alba come se fossimo in procinto di fare una gita in questo comune, ritenuto da molti come il più complesso e variegato dei “santuari del Barolo”. Abbiamo così iniziato a spiegare che il territorio di Serralunga d’Alba non costituisce un’unità geologicamente omogenea ma comprende tre diverse unità di produzione, così come sono state definite dallo studio promosso dalla Regione Piemonte una decina d’anni or sono. Per prima cosa si è dovuto chiarire che i confini amministrativi non coincidono quasi mai con la geografia geologica, tanto più quando, in milioni di anni, intervengono molti eventi, cataclismi o semplicemente lo scorrere di un rigagnolo che segna, scava e divide un territorio omogeneo facendocelo sembrare esterno e diverso. Si è così scoperto come buona parte della Formazione di Lequio, cioè la composizione geologica che contraddistingue la collina di Serralunga, sia collocabile solo per i due terzi della sua estensione in comune di Serralunga d’Alba e sconfini oltre la valle del Talloria nel comune di Monforte d’Alba. Dopo queste un poco complicate ma indispensabili premesse siamo partiti per il nostro viaggio e, dai territori ai piedi della collina, formati da Marne di Sant’Agata fossili, abbiamo cominciato a salire incontrando un tratto di territorio formato dalle Arenarie di Diano per giungere finalmente alle laminazioni stratigrafiche delle Formazioni di Lequio. Per rendere più chiara ed esplicita questa separazione avremo bisogno di qualche supporto fotografico e di mappe dettagliate che potremo mostrarvi solo nel prossimo numero de Il Consenso; in questo breve resoconto della serata diremo soltanto che la denominazione Barolo continua ad incontrare i favori più entusiasti del pubblico di appassionati che regolarmente segue le nostre serate di degustazione e che ha seguito con grande attenzione lo sviluppo espressivo di questi vini provenienti dalle migliori vigne di Serralunga d’Alba, ora che le menzioni sono state fissate e disciplinate con precisione. Per cui in attesa di leggere la dettagliata cronaca che Marco Magnoli ci farà della serata, dovrete accontentarvi del nostro spiccio racconto che pone al centro dell’attenzione l’esito dei pareri raccolti tra i degustatori. Anche questa volta possiamo dire che il nostro pubblico ha ben colto le caratteristiche, le sfumature, le peculiarità di queste vigne ed ha poi ha espresso il suo parere basato sulla piacevolezza complessiva dei singoli vini. E qui sono emersi, sopra tutti, due nomi leggendari del Barolo di Serralunga, Margheria e Vigna Rionda, che soltanto Baudana ha cercato di agganciare. Sul gradino più alto del podio è stato posto il Barolo Margheria 2009 di Massolino, mentre al secondo posto si è installato il Barolo Vigna Rionda 2009 di Luigi Pira; un poco più distanziato ma saldamente al terzo posto, troviamo l’originalissimo Barolo Baudana 2009 di Vajra & Baudana. Inutile dire che comunque tutti i vini assaggiati nel corso della serata hanno espresso un altissimo livello qualitativo, ragion per cui ve li vogliamo menzionare tutti, e tutti del 2009: Barolo Serralunga di Fontanafredda, Barolo Sorano di Ascheri, Barolo San Rocco di Azelia, Barolo Cerretta di Scvhiavenza, Barolo Prapò di Germano, Barolo Parafada di Palladino, Barolo Gabutti di Boasso, Barolo Cerrati Valentina Vignali Cucco di Cascina Cucco, e Barolo Ornato di Pio Cesare. Gigi Brozzoni
Posted on: Tue, 01 Oct 2013 14:17:24 +0000

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