I Piloti Italiani volano a portare pace in Afghanistan- “Siamo - TopicsExpress



          

I Piloti Italiani volano a portare pace in Afghanistan- “Siamo lì da così tanto tempo e conosciamo così bene il territorio che uno dei ‘nostri’ potrebbe diventare sindaco di Herat”. Tuta mimetica e sguardo rassicurante, fisico atletico e sorriso di zucchero. E’ uno dei tanti militari italiani che in Afghanistan c’è stato già “cinque o forse sei volte”: “Mesi interi, anni. Una parte della nostra vita” racconta da Viterbo dove ieri si è tenuta la fase conclusiva dell’esercitazione “Tuscia 2013”, attività propedeutica alla validazione dell’Aviation Battalion di prossimo impiego in teatro operativo afghano. “Andare in missione è come una vocazione – racconta il pilota – all’inizio è dura poi diventa tutto più semplice”. I militari in partenza per l’Afganistan si contraddistinguono per la preparazione e quella “tipica scioltezza” che è propria dei membri dell’esercito italiano: “La freddezza chirurgica dei piloti italiani in missione è frutto di un addestramento valido” spiega infatti il generale di Divisione Giangiacomo Calligaris. Dell’importanza dell’addestramento ha parlato ieri – sempre da Viterbo - anche il capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale Claudio Graziano: “Sull’addestramento dei militari, specie quelli destinati alle missioni all’estero come in Afghanistan, non si può risparmiare, sulla sicurezza non si possono fare sconti. Per il successo di una missione – ha precisato - è fondamentale l’addestramento e sull’addestramento non si può risparmiare”. La validazione dell’addestramento per i piloti di elicotteri dell’Esercito da impiegare in Afghanistan si è svolta nel viterbese, dove c’è il “cuore” dell’Aves, l’aviazione dell’Esercito. Alla validazione ha preso parte, ieri, anche il ministro della Difesa, Mario Mauro, accompagnato dal capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli e – appunto - dal capo di Stato maggiore dell’Esercito, il generale Graziano. “Bisogna contribuire alla pace” ha detto il ministro che ha definito le missioni “un volano per la pace”: “E’ giusto intervenire, le missioni sono l’ ostacolo alle guerre”. “Ci sono molti conflitti lontano da casa nostra ma è giusto che noi ce ne interessiamo” ha aggiunto Mauro confermando di non avere dubbi sul fatto che il Parlamento comprenderà “l’esigenza di rifinanziare le missioni militari italiane all’estero”. Ad illustrare la fase conclusiva dell’esercitazione “Tuscia 2013” anche il colonnello Massimo Meola: “Scopo delle esercitazioni è quello di scoprire le attitudini fisiche e psicologiche dei nostri militari. Metterne alla luce limiti e capacità”. Nell’eliporto “D. Chelotti” di Viterbo - sede del Centro addestramento dell’aviazione dell’Esercito - è stato impiegato un simulatore di volo per elicottero da combattimento A 129 “Mangusta” per l’addestramento avanzato dei piloti alla navigazione tattica e all’utilizzo dei sistemi di bordo. Nell’area addestrativa militare di Monteromano, è stato invece riprodotto e simulato uno scenario tipico afgano. Tra gli eventi, anche il recupero di un aeromobile, a mezzo di un elicottero CH-47
Posted on: Sun, 14 Jul 2013 11:55:07 +0000

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