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Ieri al Congresso Comunale di Foligno abbiamo presentato un documento sui principi su cui rilanciare il PD, chiedendo a chi si candidava alla segreteria di assumerlo e subordinando a ciò il sostegno. Prima dei nomi la sostanza. Questi i punti: autonomia; partecipazione; ruolo rinnovato e centrale dei Circoli; definizione programma amministrativo e candidature; investire su una squadra, con la ricchezza della pluralitá; una segreteria a tempo pieno. Poi lassemblea ha votato una sintesi che abbiamo condiviso con i rappresentanti di tutte le mozioni (nazionali). In uno spirito costruttivo e di unità nella pluralità. Documento di mandato per gli organismi dirigenti proposto allAssemblea Congressuale Cittadina del PD di Foligno – 23 novembre 2013 La situazione cittadina pone lesigenza di rilanciare e di costruire il Partito Democratico nella nostra città che finalmente sia fondato sui seguenti principi: 1) autonomia. Il Partito deve acquisire una autonomia politica e culturale. Ció significa costruire ed essere un soggetto collettivo ampio, diffuso, radicato nella societá, aperto alle istanze sociali, capace di stare nei luoghi dei conflitti sociali stessi e nei luoghi dellinnovazione avanzata economica, sociale e culturale. Significa essere un soggetto collettivo in grado di avere una conoscenza costantemente aggiornata della realtá locale nella sua dimensione sociale, economica, culturale; significa avere una propria lettura delle sue problematiche, del suo sviluppo e proprie proposte. Tutto ciò deve essere finalizzato a realizzare una trasformazione che renda quella realtà sempre piú prossima ai valori che ci contraddistinguono di giustizia sociale, uguaglianza, solidarietà, per una valorizzazione di tutte le persone per le loro specificità e capacità , della comunità sociale nelle sue articolazioni e per una crescita sostenibile socialmente, economicamente, ambientalmente, fondata sul laccesso e la permanenza al lavoro per tutte e tutti, a partire dai giovani e nelle diverse etá della vita, che favorisca linnovazione, la creativitá e l impresa socialmente responsabile. Autonomia per il partito significa essere un soggetto collettivo in grado poi di portare a sintesi conoscenza delle realtá, prospettive e valori, delineando una visione della società che vorremmo realizzare, e definendo un progetto politico e culturale della città per i prossimi venti anni. Un progetto per realizzare il quale si lavora innanzitutto con liniziativa politica, il confronto con iscritti elettori cittadini e cittadine nei territori negli concretizzandolo in proposte per ambiti e luoghi. Dobbiamo quindi costruire un partito forte, forte per lidea di cittá e di paese, fatto di persone che si impegnano, in grado di avere relazioni proprie con le diverse realtà sociali ed economiche, con le persone, non in modo personalistico ma per risponder ai bisogni in modo duraturo, in termini di diritti e possibilità effettive. Nel rapporto con le istituzioni, con il Sindaco, amministratori e amministratrici gruppo consiliare a partire da quelli comunali (e quindi provinciali e regionali) va rilanciato un rapporto di autonomia che riconoscendo i ruoli distinti sia volto ad alimentare una dialettica costruttiva e arricchente in termini di proposta verso lamministrazione e di partecipazione degli iscritti ed degli elettori alle scelte amministrative. 2) Partecipazione. É necessario creare le condizioni affinchè gli iscritti e le iscritte possano contare e svolgere una funzione protagonista nellanalisi delle problematiche, nei progetto innovativi e nella definizione delle proposte a livello comunale e di circolo rispetto alla cittá e alle diverse tematiche. Inoltre é fondamentale aprirsi alla partecipazione e al coinvolgimento delle persone che possono essere interessate a dare il loro contributo ed impegnarsi in politica, anche rispetto solo ad un tema. A questo fine é necessario applicare percorsi modalitá che si possono riprendere dalle prassi di democrazia deliberativa e dai contributi sui processi partecipativi nei partiti così come proposti da vari studiosi o esponenti tra cui Fabrizio Barca. É necessario rendere il partito agibile a tutte le persone anche ricorrendo alle tecnologie, informatiche, e introdurre prassi basilari come la verbalizzazione delle discussioni e delle decisioni assunti con la successiva pubblicizzazione a partire dal sito internet. Quindi partire da: verbalizzazione di utte le riunioni, diretta streaming e digitalizzazione e messa in condivisione 3) Ruolo rinnovato e centrale dei Circoli e dei gruppi di lavoro: i circoli devono svolgere un ruolo rispetto al territorio di propria competenza analogo a quello delineato al punto 1) per il livello comunale. Da subito è necessario promuovere rapporti e dialogo rinnovato e diffuso con i cittadini e le cittadine. Allo stesso tempo si devono promuovere gruppi di lavoro per temi a partire dalla questione del lavoro, del sociale, della scuola, ecc. 4) definizione del programma amministrativo e delle candidature a tutti i livelli. Si deve immediatamente mettere in campo in vista delle elezioni amministrative un percorso di incontri aperti alla cittadinanza ed ai contributi per temi e territori, per la costruzione partecipata del progetto futuro della cittá per le prossime amministrative. Ciò va fatto facendo tesoro di quanto fatto fino ad oggi e dei percorsi già avviati nel partito e nelle sedi istituzionali. Sulla base di questo progetto si dovrá giungere alla costruzione della coalizione e alla definizione delle candidature a partire da quella a Sindaco che meglio interpretino il progetto in questa fase, discutendone nellassemblea comunale e con percorsi chiari negli organismi preposti . Questa prassi va riproposta nella scelta delle candidature per tutti i livelli (regionale, parlamentare) con tempi congrui a consentire una riflessione seria allinterno anche dei contesti e del ruolo da svolgere nellambito di regionale, di area vasta e nazioanle. Non deve accadere ancroa che si decida nellemergenza e quindi sulla base di orientamenti precostituiti, decisi altrove e da altri. 4) Investire su una squadra, con la ricchezza della pluralitá. La situazione attuale ha evidenziato nellambito delle aree identificate dalle mozioni congressuali (riconducibili ai candidati a segretario nazionale nei congressi tra gli iscritti per la convenzione conclusi il 17 novembre) un equilibrio di pluralitá tra le diverse aree che invita a una salvaguardia di tale pluralitá se si vuole davvero agire in una logica costruttiva per il bene della politica, della città, del progetto del Partito Democratico. Nella definizione degli organismi dirigenti ovvero direttivo e segreteria é bene che quellequilibrio venga assunto come garanzia di autorevolezza e forza rispetto a tutto il Pd. Si deve dunque andare ad una composizione che dia spazio a tale pluralitá cosi come evidenziata il 17 novembre (50% mozione Renzi, 40% mozione Cuperlo, 10% mozione Civati). Per assicurare che si investa in una squadra plurale si conviene di eleggere nellassemblea comunale una direzione politica di almeno 10 membri, con quegli equilibri, di cui possano far parte anche persone non già membri dellassemblea comunale, in una logica di allargamento. Alla direzione saranno invitati alloccorrenza sindaco capogruppo assessori e consiglieri provinciali e regionali, parlamentari e i segretari di circolo. La segreteria snella e operativa sebbene di nomina del segretario/a va definita preservando quella pluralità e lequilibrio suddetto. Ad essa si affiancheranno i segretari di circolo. Nello stesso spirito va inoltre avanzato dallassemblea comunale il riequilibrio della propria composizione innanzitutto nellambito del previsto riequilibrio di genere il ristabilimento di quellequilibrio tra mozioni congressuali al fine di armonizzare il principio suddetto e condividere il patto di valorizzazioen dlela pluralità. Va verificata la praticabilità dellampliamento dellassemblea comunale al fine di compiere il riequilibrio tra le aree per garantire la pluralità secondo lo statuto o nellambito dellautonomia dellassemblea cittadina stessa. Nella definizione delle nomine di segno politico ai vari livelli va tenuto conto del rispetto di tale equilibrio, nel rispetto dlele competenze, presupposto indispensabile. Nelle nomine tecniche o nelle partecipate si dovrà procedere alla emanazione di bandi pubblici per la raccolta dei curricula tra cui scegliere nellautonomia istituzionale chi nominare. Ciò al fine di arpie laccesso a quesi ruoli a nupve energie che altrimenti possono non essere considerate se non apaprtenenti a sistemi di relazioni. 5) una segreteria a tempo pieno. Lincarico di segretaria o segretari va inteso come esclusivo rispetto ad altri impegni di carattere ammistrativo elettivi o nominati. Chi assumerà questa carica si impegna a non candidarsi a Sindaco o a ruoli assessorili o in società partecipate come daltra parte previsto dallo statuto. Ciò a garanzia del suo essere arbitro e autonomo nella direzione politica, nei rapporti con la città, nelle scelte sulle candidature. Chi farà il/la segretaria/o si impegna a svolgere questo ruolo per il mandato congressuale.
Posted on: Sun, 24 Nov 2013 23:59:39 +0000

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