Il Presidente del Consiglio Comunale di Mineo oggi ha presentato - TopicsExpress



          

Il Presidente del Consiglio Comunale di Mineo oggi ha presentato un ordine del giorno straordinario al consiglio comunale di domani sulla vicenda dellemergenza immigrazione e dei fatti accaduti lo scorso 22 ottobre a Mineo. A seguire vi proponiamo il documento che sarà indirizzato: al Presidente della Commissione Europea José Manuel Durao Barroso al Presidente del Consiglio Europeo Herman Achille Herman Van Herman Van Rompuy al Presidente del parlamento europeo Martin Schulz al Commissario Europeo per gli affari interni Cecilia Malmström al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Enrico Letta al Ministro dellinterno On.Angelino Angelino Alfano al Ministro dellIntegrazione Cécile Kyange al governatore di sicilia On. Rosario Crocetta ai Sindaci dei Comuni del Calatino sud Simeto ai Presidenti dei Consigli Comunali dei Comuni del Calatino sud Simeto I tristi fatti del 3 ottobre, che hanno visto l’ennesima tragedia del mare svolgersi sotto gli sguardi impotenti di milioni di Italiani, non possono che mobilitare, oltre alle coscienze dei cittadini, la sensibilità delle istituzioni. E’ stata una tragedia senza precedenti nel pur lungo elenco di drammi dell’immigrazione, decine e decine di migranti, in gran parte di origine somala ed eritrea, erano ammassati su un barcone che si trovava a mezzo miglio dall’isola dei Conigli, al largo di Lampedusa. Circa 500 disperati tutti alla ricerca di un futuro. La gran parte di loro ha trovato invece una morte orribile. Mineo, lungi dal cercare la mediaticità del problema immigrazione , vive tuttavia i problemi connessi alle conseguenze di questi tristi sbarchi della speranza. Dalla primavera del 2011 il nostro territorio ospita il C.A.R.A.; sebbene la nostra popolazione sia storicamente identificata come sensibile all’accoglienza e all’integrazione di diversità, non sono tuttavia ormai minimizzabili i problemi connessi alla convivenza, all’accoglienza, all’ordine e alla sicurezza del territorio e delle popolazioni coinvolte, siano essi migranti o abitanti del posto. Il C.A.R.A di Mineo ospita un numero sempre maggiore di richiedenti asilo (allo stato oltre 4000 ospiti) su una popolazione di meno di 5000 abitanti. Una sola la commissione esamina le richieste di asilo politico, smaltendone circa 30-40 alla settimana. Un tempo stimato intorno ai 18-24 mesi per ottenere il riconoscimento di uno status garantito dalle normative internazionali, che in condizioni normali dovrebbe arrivare entro 20-30 giorni. Una situazione di chiusura ermetica allinterno della struttura che consente agli immigrati di potersi muovere nelle ore giornaliere al di fuori delle recinzioni, ma che per l’ isolamento geografico e per il numero esagerato di ospiti impedisce ogni ragionevole possibilità di conoscenza e integrazione con il territorio. La chiusura degli altri centri di accoglienza e la situazione tragica dei flussi registrati negli ultimi tempi hanno determinato la progressiva crisi del centro, con maggiori difficoltà anche nella gestione dell’ordine pubblico della città sempre più spesso coinvolta, suo malgrado, negli atti di contestazione organizzati dai migranti per rivendicare i propri diritti. Lo scorso 22 ottobre infatti si è registrata l’ultima, per cronologia, protesta degli ospiti che ha provocato scontri con la popolazione e gli addetti alla sicurezza. Sono state bloccate per ore le vie di fuga della città, aggrediti agenti di polizia e civili, vandalizzate proprietà private determinando l’alterazione del vivere civile della nostra piccola comunità. I fondi agricoli e le aziende contigue al centro di accoglienza subiscono, ultimamente, un aumento importante di furti e la popolazione è al limite della tolleranza. E’ evidente che Mineo, sebbene mediaticamente meno esposta di Lampedusa, viva le conseguenze derivanti dalle tristi vicende del mare e della gestione degli sbarchi essendo ormai la struttura più diretta e collegata del sistema di prima accoglienza. Pertanto il Consiglio Comunale che mi pregio di presiedere, riunitosi giorno 29 ottobre 2013 CHIEDE di provvedere, con gli strumenti della decretazione d’urgenza, a tener conto delle richieste di seguito elencate: -una adeguata legislazione in materia di immigrazione in ambito europeo che recepisca la normativa internazionale e nazionale nel rispetto dei diritti dei migranti e della tutela dei territori insistenti nel bacino del mediterraneo; -un sostegno europeo, nazionale e regionale, al nostro territorio, in linea al piano di risarcimento che di recente il governo ha deciso di accordare per l’isola di Lampedusa ; - il rispetto del patto per la sicurezza siglato dai sindaci del territorio interessato il 28.03.2011, all’indomani dell’apertura del C.A.R.A., che impone di non superare il tetto massimo di 2000 unità tra le persone accolte al “villaggio della solidarietà”; - l’individuazione di una Zona Franca deccezione, che consentirebbe compensazioni economiche per la popolazione; - un numero adeguato di commissioni istituite all’interno del C.A.R.A. (non meno di tre) per consentire l’esame delle richieste di asilo politico nei tempi previsti dalla legge; - l’aumento delle forze a presidio del territorio ed interne al C.A.R.A.; - il risarcimento dei danni causati al patrimonio pubblico e privato, alle aziende e agli agricoltori dalla rivolta del 22 ottobre; -l’istituzione di un fondo straordinario di risarcimento per i danni ordinari e straordinari insistenti sul territorio. Il Presidente del Consiglio Dott. Salvatore M. Barbagallo
Posted on: Mon, 28 Oct 2013 21:35:29 +0000

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