“Il cane mi domanda ed io non rispondo. Salta, corre pei campi e - TopicsExpress



          

“Il cane mi domanda ed io non rispondo. Salta, corre pei campi e mi domanda senza parlare ed i suoi occhi son due domande umide, due fiamme liquide interroganti ed io non rispondo, non rispondo perché non so e nulla posso dire. In mezzo ai campi andiamo uomo e cane. Luccicano le foglie come se qualcuno le avesse baciate ad una ad una, salgono dal suolo tutte le arance a collocare piccoli planetari in alberi rotondi come la notte e verdi, ed uomo e cane andiamo fiutando il mondo, scuotendo il trifoglio, pei campi del Cile, fra le limpide dita di settembre. Il cane si arresta, corre dietro api, salta l’acqua inquieta, ascolta lontanissimi latrati, orina su una pietra e porta la punta del suo muso a me, come un regalo. Tenera impertinenza per palesare affetto! E fu a quel punto che mi chiese, con gli occhi, perché ora è giorno, perché verrà la notte, perché la primavera non portò nel suo cesto nulla per cani vagabondi, ma inutili fiori, fiori ed ancora fiori. Questo mi chiede il cane ed io non rispondo. Andiamo avanti, uomo e cane, appaiati dal mattino verde, dall’eccitante vuota solitudine in cui solo noi esistiamo, questa coppia di un cane rugiadoso ed io poeta del bosco, perché non esistono uccelli o fiori nascosti, ma profumi e gorgheggi per due compagni, per due cacciatori compagni: un mondo inumidito dalle distillazioni della notte, un tunnel verde e poi una prateria, una raffica di vento aranciato, il sussurro delle radici, la vita che cammina, respira, cresce, e l’antica amicizia, la gioia d’esser cane e d’esser uomo tramutata in un solo animale che cammina movendo sei zampe ed una coda con rugiada.”(Pablo Neruda) con Donato Dodaro Ermanno Dodaro
Posted on: Sat, 17 Aug 2013 06:01:17 +0000

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