Il potere del fare…..niente Si sente spesso in questi ultimi - TopicsExpress



          

Il potere del fare…..niente Si sente spesso in questi ultimi tempi lo slogan del “Governo del fare”, ma poi a bocce ferme non si vede fatto niente. E pensare che di cose concrete nel “Bel Paese” di cose da fare c’è ne sarebbero moltissime. In Italia secondo un indagine effettuata a livello nazionale i terremoti dal 21 giugno al 4 settembre sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2012. Nel 2013 abbiamo avuto 7116 scosse, circa cento al giorno, insomma in Italia non trema solo il Governo e l’economia ma anche il patrio suolo che calpestiamo ogni giorno. Questo mi fa pensare che siamo sempre in ritardo, se penso che in altre zone del Pianeta dove a causa di fenomeni naturali, intere regioni rischiano di essere sommerse dalla acque dei mari, si costruiscono dighe e altre opere idrauliche. Se il fenomeno esiste è giusto prevenire in quanto non abbiamo la sfera di cristallo per prevedere quando avverranno i fenomenici maturali. Eppure qui nel Bel Paese continuiamo a dormire e ci disinteressiamo dei gravi problemi ambientali fino alla prossima inondazione, terremoto o a qualche altro disastro. Certo per la messa in sicurezza del Paese servono tantissimi soldi, soldi pubblici, i nostri soldi, ma sarebbero soldi ben spesi perché daremmo finalmente del lavoro, ma forse la soluzione è troppo semplice come abrogare almeno l’attuale legge elettorale. E allora che cosa si fa per fare ripartire l’economia, si cementifica sempre di più il territorio, inasprendo i problemi dello stesso di fronte agli eventi meteo-climatici, si condonano gli evasori del gioco d’azzardo e si vende pezzi del demanio pubblico. Pensare che attuando un serio piano di intervenendo in tutto il territorio si risolverebbero molti problemi delle Comunità e noi cittadini vivremmo con una maggiore sicurezza. Ma certo è più semplice ed ottuso bloccare con un “patto di stabilità” la capacità di un Comune di poter fare degli investimenti, impedirgli di usare i propri soldi, più che patto di stabilità lo chiamerei “pinza di stabilità”. Se il Governo dovesse intervenire con una politica di messa in sicurezza del territorio, un nostrano “New Deal”, un nuovo corso , come quello promosso dal presidente americano Franklin Delano Roosvelt fra il 1933-1937 per risollevare il nostro paese, in una realtà come quella che vivo si dovrebbe rifare, ad esempio, l’intera rete della roggia che passa nel centro abitato, ormai vetusta e che ritengo in certi punti troppo piena di rena e di rifiuti trasportati dall’acqua e sedimentatesi. Una roggia di difficile manutenzione in alcuni punti del centro abitato e che con un suo rifacimento completo nel centro abitato. metterebbe in sicurezza anche tutti i concittadini da eventuali esondazioni, magari con una canale scolmatore all’ingresso della roggia in Favria e un rinforzamento delle sponde vicino al sedime stradale in tutto il territorio agricolo. . Le mie sono solo delle supposizioni da profano, ma ritengo che ogni Comunità ha i suoi punti deboli, con movimenti franosi o zone che rischiano esondazioni delle acque in caso di forti pioggi ed un intervento su tutto il territorio con ununica cabina di regia darebbe come conseguenza una ripresa effettiva del lavoro e la messa in sicurezza di chi abita in quelle zone. Essendo un inguaribile ottimista nutro la speranza che tra gli eletti al Governo del paese ci siano ancora delle persone dotate di buon senso e non degli squallidi parolai che scaldano i banchi delle due camere senza concludere nulla ma solo vendendo dell’inutile fumo, ma questo non è forse proibito? Favria, 16.10.2013 Giorgio Cortese
Posted on: Wed, 16 Oct 2013 04:36:03 +0000

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