Il premier israeliano nella Santa Sede tra strette misure di - TopicsExpress



          

Il premier israeliano nella Santa Sede tra strette misure di sicurezza. Il volume, sul periodo più cupo della Chiesa, scritto dal padre di Netanyahu, sostiene che quelle vicende non toccarono gli ebrei. Si è parlato dei negoziati con i palestinesi e del rapporto tra Stato dIsraele e comunità cattoliche. Confermato linvito al Pontefice a recarsi in Israele Invia per email Stampa 02 dicembre 2013 Vaticano, Netanyahu da Papa Francesco. E gli dona un libro sullInquisizionePapa Francesco a colloquio col premier israeliano Benjamin Netanyahu (ap)CITTA DEL VATICANO - Nel secondo giorno della sua visita ufficiale in Italia, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha varcato assieme alla sua delegazione i confini del Vaticano per essere ricevuto in udienza da Papa Francesco. Ieri Netanyahu aveva visitato la sinagoga di Roma accompagnato dal presidente del Consiglio Enrico Letta, che rivedrà oggi pomeriggio a Villa Madama. Questa mattina, il corteo di auto della delegazione israeliana ha attraversato una via della Conciliazione chiusa al traffico e controllata da strette misure di sicurezza, come anche le vie limitrofe a piazza San Pietro. Lincontro nel Palazzo Apostolico, fissato per le 11, era accompagnato da grande attesa, dopo che Papa Bergoglio aveva ricevuto il presidente dIsraele Shimon Peres il 30 aprile e il presidente dellautorità palestinese Mahmoud Abbas il 17 ottobre. Netanyahu è giunto al palazzo Apostolico assieme a una delegazione che comprendeva la consorte Sarah ma in cui spiccavano soprattutto molte divise militari, che non varcano varcano il portone di bronzo. Il faccia a faccia privato tra il Pontefice e luomo forte di Tel Aviv è durato 25 minuti, nella biblioteca privata, alla presenza di un interprete. Un comunicato della Sala Stampa ha svelato successivamente i contenuti del dialogo. Durante i cordiali colloqui - informa la nota - è stata affrontata la complessa situazione politica e sociale del Medio Oriente, con particolare riferimento alla ripresa dei negoziati tra Israeliani e Palestinesi, auspicando che si possa giungere quanto prima ad una soluzione giusta e duratura, nel rispetto dei diritti di entrambi i Paesi. Oltre al progetto di pellegrinaggio del Papa in Terra Santa, informa ancora la nota, nei colloqui si sono affrontate anche questioni riguardanti i rapporti tra le autorità statali israeliane e le comunità cattoliche locali, e tra lo Stato di Israele e la Santa Sede, con lauspicio di una pronta conclusione dellAccordo da tempo in preparazione. A proposito del pellegrinaggio di Papa Francesco, Netanyahu ha confermato al Pontefice linvito a compiere la visita in Terra Santa nella prossima primavera. Non vediamo lora che accada, ha detto a Bergoglio la moglie del premier. La data della visita non è ancora stata resa nota, ma si suppone che essa potrà avvenire nella terza settimana del prossimo maggio. Qualche perplessità ha suscitato sulle prime uno dei doni di Netanyahu a Papa Francesco: un libro sullInquisizione, uno dei periodi più bui e controversi della storia della Chiesa. Poi sono emersi altri dettagli. Il volume, intitolato Le origini dellInquisizione nella Spagna del XV secolo, è stato scritto in lingua spagnola da Ben Zion Netanyahu, il padre del premier israeliano. Alcuni giornalisti israeliani al seguito della delegazione, a cui il premier lo aveva spiegato nel viaggio verso Roma, hanno poi rivelato che in quel libro il padre del premier afferma una precisa tesi: durante lInquisizione, i cattolici non recarono offesa agli ebrei. Il mio spagnolo è praticamente nullo, ma mio padre, che è morto lanno scorso, era uno storico e conosceva questa lingua, ha spiegato Netanyahu presentando il dono al Pontefice. Il libro recava anche la dedica al grandissimo custode e pastore della nostra eredità comune. Laltro presente offerto a Papa Francesco è stato un vassoio dargento con sopra una Menorah e un vasetto per versare lolio. Anche in questo caso, la dedica incisa: A Sua Santità Papa Francesco con grande stima. Il Papa ha ricambiato con una formella in bronzo raffigurante San Paolo. Dopo lincontro, Netanyahu è sceso alla prima loggia del Palazzo Apostolico per il colloquio con il segretario di Stato, monsignor Pietro Parolin. Noi ci conosciamo già, ha detto il prelato accogliendo il premier. Parolin, riferiscono i giornalisti presenti allincontro, appariva in buona salute. Tags Argomenti:città del vaticanoMedio OrienteProtagonisti:IsraelepalestinaBenjamin Netanyahupapa Francescopapa Bergoglio Invia per email Stampa © Riproduzione riservata 02 dicembre 2013
Posted on: Mon, 02 Dec 2013 13:00:39 +0000

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