Il terzo Consiglio Comunale e’ alle porte, ed ho voglia di - TopicsExpress



          

Il terzo Consiglio Comunale e’ alle porte, ed ho voglia di parlare di Scuola Il Consiglio Comunale e’ convocato per Giovedi 8 Agosto alle ore 21 presso la Sala Rossa del Palazzo del Parco. Luca ed io ci saremo e sara’ un piacere chiacchierare con chi di voi ci cerchera’ prima o dopo la riunione. Nel mio vortice quotidiano di cose di Bordighera, Boston, e Milano si e’ fatto strada con insistenza l’argomento Scuola. Ne scrivo ora, in Agosto, volendo raggiungere chi ha posizione e autorita’ per fare qualcosa in un momento tranquillo. La pausa estiva potrebbe dare il tempo per un ri-esame delle cose e l’elaborazione di qualche piano. La Scuola ha enormi problemi di sicurezza, e sembra incredibile che problemi cosi’ importanti non trovino soluzioni per anni o decenni. Leggo sulla Newsletter di Casaeclima del 26 Luglio 2013 che, a livello nazionale, piu del 70% degli edifici scolastici in Italia non possiede il certificato di prevenzione antincendi, e che un simile 70% non ha adeguamento antisismico nelle zone a rischio sismico! Sembra che la Scuola abbia anche problemi di civilta’: leggo che nel 54% delle Scuole che accolgono disabili non c’e’ l’ascensore per disabili, e che nel 34% non ci sono bagni per disabili. Apro la cartella dove tengo i documenti sulla Scuola a Bordighera, dalla Materna alle Medie, ricevuti da genitori che fanno parte del Consiglio d’Istituto. Sfoglio le copie di lettere che i genitori hanno inviato anno dopo anno alle precedenti Amministrazioni e poi ai Commissari chiedendo chiarimenti e aggiornamenti sull’adeguamento antisismico. Sembra che nessuno abbia mai risposto. E trovo cose piu quotidiane, troppo quotidiane per rimanere ignorate senza ignominia. In un documento intitolato “Criticita’ Plessi Scolastici Istituto Comprensivo Bordighera” elaborato e presentato alla Scuola dai genitori rappresentanti in Consiglio di Istituto leggo che nella Scuola secondaria G. Ruffini l’ascensore per disabili non puo essere usato per assenza di “collaudo”. Leggo, e verifico in conversazioni con insegnanti, che non c’e’ collegamento internet accessibile ai ragazzi, con l’ottimo risultato che ne’ l’aula informatica ne’ le lavagne interattive possono essere usate. E poi leggo che in tutte ed ognuna delle Scuole del comprensorio Materna-Medie di Bordighera, i locali mensa sono insufficienti o inospitali. Questa goccia fa traboccare il vaso, perche’ per bambini e ragazzi il momento del cibo e’ uno dei momenti a cui sono istintivamente legate aspettative di gioia e soddisfazione. La delusione quotidiana, sistematica, potrebbe lasciare segni a lungo termine. Bisogna agire. Per poter agire, chiediamoci perche’ siamo in questa situazione. Per le cose quotidiane citate mi sembra che la diagnosi sia indifferenza o cattiva volonta’ di chi ha avuto il potere di prendere decisioni. I costi per collaudare un ascensore o attivare una rete internet sono facilmente affrontabili. E cosi’ i costi per gettar giu’ o tirar su qualche parete che permette di utilizzare meglio gli spazi, o i costi per “illuminare” attraverso il colore delle pareti o nuovo arredamento una stanza che non si puo’ rendere piu’ ospitale altrimenti. Come sempre, perche’ le cose succedano, bisogna inseguirle e seguirle. Ma non c’e’ merito –ne’ piacere—a far succedere solo le cose che sarebbero successe da sole. Per le spese grosse, la cosa importante e’ non voler ricominciare ancora una volta daccapo con il discorso di ampio respiro che vuole rifare le leggi sui meccanismi di finanziamento, stabilizzarle sul lungo periodo, etc. Se nuove leggi ci vogliono, che siano messe in cantiere, ma intanto che si utilizzino quelle vigenti. Leggo che ci sono nuove leggi (D.L. n.5 del 09.02. 2012, art 53) che sbloccano e stanziano fondi da usarsi ai fini della messa in sicurezza degli edifici scolastici, oltre che al loro ammodernamento. E, soprattutto, chi ha il potere faccia ora tutte le pressioni del caso perche’ gli interventi di edilizia scolastica vengano esentati dal rispetto del patto di Stabilita’. Quest’ultima sembra essere un’ opzione molto desiderata dalle Regioni. Direi che chi governa –in Citta’, in Provincia, in Regione-- deve spingere quella porta senza sosta e, se non riesce ad aprirla, deve farci sapere come possiamo aiutare a sfondarla. La comunita’ vuole mostrare la sua attenzione alla Scuola, che e’ il domani di tutti. E’ venuto il tempo di dare inizio ai lavori. Mara Lorenzi
Posted on: Tue, 06 Aug 2013 08:59:42 +0000

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