Il tutto, mentre si scatena una campagna mediatica di proporzioni - TopicsExpress



          

Il tutto, mentre si scatena una campagna mediatica di proporzioni rare persino nel nuovo ordine orwelliano. Tutte le cancellerie occidentali, e l’Unione Europea, si dicono orripilati, e assumono toni di minaccia contro il regime di Damasco, sicuri che sarà lui il colpevole. Non c’è un solo Tg che non accusi Assad di «massacrare il suo stesso popolo», come avesse già la verità in tasca. L’Unicef -Unhcr (quello della Boldrini) di colpo rivela che «un milione di bambini» siriani sono rifugiati all’estero: anche se non c’entra nulla coll’avvelenamento presunto e si sapeva (dopo tre anni di guerra), sottintende che «non si può continuare così, l’Occidente deve fare qualcosa e subito». Financo a Lampedusa, i minori che arrivano sui barconi sono ribattezzati «bambini che fuggono dalla Siria». La Bonino parla di «escalation drammatica»: ma sono tre anni che la Siria è così, la sola escalation è quella mediatico-politica. A Parigi, Alain Juppé (ex ministro Esteri), Bernard Kouchner e Bernard Henry Lévy (il filosofo ebreo che si è distinto nella propaganda bellica che ha portato all’invasione della Libia) convocano conferenze stampa unificate per urlare: «Bisogna aiutare militarmente la resistenza siriana, superare i blocchi dell’Onu, con le armi chimiche Assad ha superato la ‘linea rossa’..». Chiara allusione alla promessa di Obama: Assad avrà conseguenze se supera la linea rossa. lefigaro.fr/politique/2013/08/23/01002-20130823ARTFIG00286-syrie-juppe-bhl-et-kouchner-appellent-a-intervenir.php
Posted on: Sun, 25 Aug 2013 20:35:50 +0000

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