Interrogazione scritta su dichiarazioni pentito Schiavone Al - TopicsExpress



          

Interrogazione scritta su dichiarazioni pentito Schiavone Al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Per sapere premesso che nel 2012, secondo il Rapporto Ecomafia 2013 curato da Legambiente, il giro d’affari della “filiera criminale del ciclo dei rifiuti ” viene stimato in 16,7 miliardi di euro e risulta essenzialmente in linea con il 2011, quando era stato di 16,6 miliardi. Nonostante i colpi assestati anche recentemente dalle Direzioni Distrettuali Antimafia d� �Italia la criminalità organizzata non accenna a mollare la presa sulla gestione dei rifiuti sempre nel 2012 sono stati registrati 34.120 reati ambientali, 28.132 persone denunciate, 161 ordinanze di custodia cautelare per crimini di natura ambientale, 8.286 sequestri, per un giro di affari di 16,7 miliardi di euro gestito da numerosi clan: di cui 302 tra quelli censiti nel 2012; dall’entrata in vigore del delitto di attività organizzata di traffico illecito di rifiuti (l’attuale articolo 260 del decreto legislativo 152/2006), le persone arrestate sono state ben 1.367, oltre 4.000 quelle denunciate e 698 le aziende coinvolte. Significativo è anche il numero relativo ai procedimenti penali aperti presso le Direzioni distrettuali antimafia: 253, iscritti tra l� �agosto del 2010 (data in cui è entrata in vigore la norma che assegna la competenza delle indagini alle DDA) e il 31 dicembre 2012; come emerso poi da vari articoli e campagne di inchiesta su stampa locale e nazionale, internet, proteste di spontanei comitati di cittadini, l’area compresa tra le province di Napoli e Caserta , ovvero la cosiddetta «Terra dei Fuochi» per i nocivi roghi di rifiuti illegali che la interessano, è un vasto territorio della provincia di Napoli e Caserta, compresa tra i comuni di Qualiano, Giugliano, Villaricca, Casal di Principe, Villa Literno, interessato da un fortissimo inquinamento ambientale poiché caratterizzato da sversamento illegale di rifiuti della più varia provenienza e perlopiù fortemente tossici da parte di organizzazioni criminali senza scrupoli. Questo fenomeno illegale interessa una terra di alcuni milioni di abitanti ed è alimentato dal nocivo smaltimento criminale di rifiuti tossici, quasi sempre di natura industriale; le ultime dichiarazioni rese qualche giorno fa a SkyTG24 e pubblicate anche dal Fatto Quotidiano, lo scorso 31 agosto, dal collaboratore di giustizia Carmine Schiavone tengono ancor più viva l’attenzione sulla drammatica situazione dell’emergenza rifiuti in Campania e suscitano nei territori interessati e in generale nell’opinione pubblica del Paese ancora forte allarme. In particolare Schiavone asserisce nell’intervista di aver precisamente reso edotti i commissari, in sede di audizione tenutasi nel 1997 presso la Commissione Bicamerale d’Inchiesta sul Ciclo dei Rifiuti nella XIII Legislatura, circa l’esatta localizzazione degli sversamenti criminali. ad oggi non risulta peraltro possibile avere accesso allo stenografico e ai materiali depositi in sede di audizione perché a suo tempo “segretati” per tutelare esigenze investigative, ora però completamente esaurite; se il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sia a conoscenza della vicenda e se, anche per tramite degli istituti specializzati del suo Dicastero e territorialmente competenti, voglia verificare la veridicità delle dichiarazioni e delle localizzazioni di interramenti tossici del pentito Schiavone; se non ritenga poi utile disporre immediate azioni di caratterizzazione delle zone indicate al fine di avviare da subito le opportune bonifiche di territori devastati dall’inquinamento. Roma, 4 settembre 2013 Ermete Realacci, Massimiliano Manfredi
Posted on: Wed, 04 Sep 2013 14:08:26 +0000

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